Con l’ordinanza n. 24399/2018, pubblicata il 4 ottobre scorso, la Corte di Cassazione si è occupata nuovamente della questione, relativa al dies a quo del termine per impugnare una delibera condominiale da parte di un condomino assente all’assemblea, nel caso in cui la raccomandata a lui diretta, contenente il verbale della suddetta assemblea, non viene recapitata per la sua temporanea assenza e ...
Con l’ordinanza n. 22166/2018, pubblicata il 12 settembre scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dal mancato la rispetto, nel rito del lavoro, del termine non minore di venticinque giorni dalla notifica dell’appello e dell’udienza di discussione, previsto dal 3° comma dell’articolo 435 c. p. c. , ribadendo che la suddetta violazione ...
Ai fini del riconoscimento dell’indennità risarcitoria prevista dalla legge Pinto, il termine per il computo della ragionevole durata di una procedura fallimentare decorre dalla data di ammissione al passivo del credito e non dalla data del deposito della domanda di ammissione.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 21200/2018, pubblicata il 27 agosto ...
Con la sentenza n. 15193 del 12/06/2018 la Corte di Cassazione ha chiarito da quando inizia a decorrere il termine per proporre opposizione agli atti esecutivi nel caso in cui la comunicazione della cancelleria tramite PEC non contenga il testo integrale dell'atto da opporre.
Il caso: P. A. proponeva opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell'art. 617 c. p. c. , avverso l'ordinanza con la quale il ...
Con l’ordinanza n. 15780/2018, pubblicata il 15 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa all’individuazione del termine entro il quale deve essere disconosciuto, a pena di decadenza, un documento prodotto dalla controparte nel corso di un giudizio con la memoria ex articolo 183, VI° comma c. p. c. , secondo termine, affermando il seguente principio di ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 14478/2018 individua il dies a quo da cui far decorrere il termine per proporre appello avverso l'ordinanza pronunciata in udienza ex art. 702 ter c. p. c.
Il caso: la Corte d'appello di Napoli dichiarava inammissibile, in quanto tardivo, l'appello proposto da un condominio nei confronti di altro condominio avverso l'ordinanza, emessa ai sensi dell'art. 702 ter ...
Nel giudizio innanzi al Giudice di Pace non si applica l’articolo 166 c. p. c. , secondo il quale il convenuto deve costituirsi almeno venti giorni prima dell’udienza, sotto pena di decadenza ex art. 167, secondo comma c. p. c.
Pertanto, il convenuto può costituirsi in giudizio alla prima udienza e può formulare la domanda riconvenzionale fino a tale udienza e non oltre.
Ai fini di individuare il tipo di impugnazione di una decisione e determinare l’applicabilità o meno della sospensione feriale dei termini processuali, non si deve tener conto del rito che si sarebbe dovuto applicare ma della qualificazione che il giudice a quo ha dato all’azione proposta in giudizio. Questo è il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. ...
Molte volte il contribuente che riceve una cartella di pagamento avente ad oggetto il mancato versamento dei contributi previdenziali propone ricorso avverso la suddetta cartella facendo valere sia vizi formali sia vizi sostanziali. Il problema che si pone, in questi casi, è quello relativo ai termini entro i quali i suddetti vizi devono essere fatti valere.
A mente del terzo comma dell’articolo 435 c. p. c, per la notifica dell’appello nelle controversie di lavoro, tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di venticinque giorni.
L’appello notificato senza il rispetto del suddetto termine e’ improcedibile?
Il ricorso per Cassazione contro la sentenza di appello emessa nell’ambito di un giudizio relativo al rito Fornero deve essere notificato entro il termine breve di sessanta giorni decorrenti dalla comunicazione del provvedimento impugnato a mezzo pec dalla Cancelleria, pena l’inammissibilità.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 8686/2018 del 9 ...
Con l’ordinanza n. 5052/2018, pubblicata il 5 marzo scorso, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa all’applicabilità o meno della sospensione feriale dei termini dei sei mesi previsti dalle legge Pinto per il deposito del ricorso per l’equa riparazione.
Secondo i Giudici di Piazza Cavour anche per il suddetto procedimento è applicabile ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 3237/2018 chiarisce quale sia il termine entro cui proporre l'opposizione al decreto di liquidazione delle spese di giistizia.
Il caso: Una società proponeva opposizione avverso il decreto di liquidazione dei compensi in favore del notaio B. P. , in qualità di delegata dal G. E. presso il Tribunale di Velletri; In particolare l'opponente lamentava la ...
Con l’ordinanza n. 3436/201, pubblicata il 13 febbraio scorso, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione concernente l’assoggettabilità o meno al regime della sospensione feriale dei termini processuali prevista dalla legge 7 ottobre 1969 n. 742 delle cause relative all’ammissione allo stato passivo del fallimento dei crediti nascenti dal rapporto di lavoro. Secondo i Giudici di ...
Con l'ordinanza n. 817 del 16 gennaio 2018, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa alla decorrenza del termine dei venti giorni previsto dall’art. 369 cpc per il deposito del ricorso per Cassazione notificato a mezzo del servizio postale, affermando che ai fini dell’osservanza del suddetto termine si deve guardare alla data di ricezione dell’atto da parte del ...
Con ordinanza del 6 dicembre 2017 il Tribunale di Reggio Emilia si pronuncia in merito al “quando” deve essere presentata l'istanza di liquidazione del compenso del legale della parte ammessa la patrocinio a spese dello Stato.
Il caso: l'avvocato V. B. , nell'ambito di un giudizio di separazione personale ove difendeva una parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato, presentava l'istanza di ...
Da quando decorre il termine breve per impugnare una sentenza notificata a mezzo pec e successivamente a mezzo dell’Ufficiale Giudiziario?
La questione è molto attuale e di particolare importanza in quanto, dall’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto agli avvocati la facoltà di notificare gli atti giudiziari anche a mezzo pec, si è diffusa tra gli stessi legali la ...
A mente del n. 3 dell’art. 395 cpc, le sentenze pronunciate in grado d'appello o in un unico grado possono essere impugnate per revocazione anche se dopo la sentenza sono stati trovati uno o più documenti decisivi che la parte non ha potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario.
Il termine per proporre la domanda di revocazione, come previsto dall’art. ...
La scadenza fissata dall’art. 1 del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, intitolato “Estensione della definizione agevolata dei carichi”, avvertiva che le domande per la rottamazione dovevano essere presentate entro il 31 dicembre 2017, con definite modalità e pagamenti a partire dal 31 maggio 2017. Ma quanto innanzi è tutto da rivedere perché sono stati presentati ...
Ai sensi dell’art. 479 c. p. c. , così come modificato dall’articolo 13, comma 1, lett. D) del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83, “il pignoramento perde efficacia quando dal suo compimento sono trascorsi quarantacinque giorni senza che sia stata richiesta l’assegnazione o la vendita”.
Qual è il dies a quo per calcolare il suddetto termine?