Una contestazione del convenuto solo generica ed anzi contraddittoria in primo grado comporta una acquiescenza che non può essere poi messa in discussione con l'appello.
In tal senso si è espressa la Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 27624/2020, in cui chiarisce anche la differenza tra documenti giuridicamente tali, da contestare, e documenti non giuridici.
Il rito camerale previsto per l'appello avverso le sentenze di divorzio e di separazione personale esclude la piena applicabilita' delle norme che regolano il processo ordinario.
In tal senso si è espressa la Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 27234 del 30 novembre 2020.
Il caso:La Corte d'appello di Firenze riformava parzialmente la decisione di primo grado, che aveva dichiarato lo ...
La 3° Sezione civile della Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 26304 del 18/11/2020 chiarisce le conseguenze derivanti dalla notifica di un atto di appello effettuata nei confronti dell'originario difensore poi revocato.
Il caso: Gli architetti F. S. E F. P. citavano davanti al Tribunale di Matera la società S. srl reclamandone la condanna al pagamento dei compensi maturati per ...
Con l'ordinanza n. 25155 del 10 novembre 2020 la Corte di Cassazione torna a pronunciarsi in merito alla individuazione del giudice competente a conoscere della domanda di risarcimento danni connessa ad un contratto di locazione e ai poteri del giudice di appello in relazione al procedimento di mediazione.
Il caso: Il Giudice di Pace di Milano accoglieva la domanda di risarcimento dei danni ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 9664 del 26 maggio 2020 si pronuncia in merito alle conseguenze connesse al mancato deposito della marca da bollo da € 27. 00 sulla nota di iscrizione a ruolo di un giudizio di appello. Il caso:Un istituto bancario chiedeva ed otteneva un decreto ingiuntivo con cui il Tribunale di Rovigo ingiungeva a F. M. e M. B. il pagamento di euro 7134,63 per ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 8441 del 4 maggio 2020 torna ad occuparsi della questione dell'ammissibilità o meno di nuovi documenti in grado di appello, anche alla luce del criterio della indispensabilità. Il caso: la Corte d'appello di Roma, in parziale riforma della pronuncia di primo grado, condannava la società T. s. p. a. a pagare all'INPS la somma di ...
Con l'ordinanza n. 4624 del 21/02/2020 la Corte di Cassazione si occupa nuovamente delle conseguenze derivanti da una notifica PEC effettuata all'indirizzo del destinatario con allegato risultato “illeggibile”.
Il caso: Nell'ambito di una causa di lavoro avente ad oggetto la asserita illegittimità del licenziamento di O. H. , giunta la controversia in Cassazione, la difesa ...
Con l’ordinanza n. 4433/2020, pubblicata il 20 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla natura del termine per il deposito dei documenti nel processo tributario.
IL CASO: La vicenda esaminata dai giudici di legittimità nasce dall’impugnazione di una comunicazione di iscrizione ipotecaria derivante da cartelle di pagamento per crediti diversi, anche non ...
Con l’ordinanza n. 4001/2020, pubblicata il 18 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla possibilità o meno di impugnare, con il regolamento di competenza, le sentenze del Giudice di Pace con le quali quest’ultimo, pronunciandosi in materia di opposizione a sanzioni amministrative si dichiara territorialmente incompetente. IL CASO: Nella ...
Con l’ordinanza n. 2764/2020, pubblicata il 6 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sui casi in cui è ammissibile la produzione nel giudizio di appello di nuovi documenti, ribadendo il seguente principio di diritto: "Nel giudizio di appello, la nuova formulazione dell'art. 345 c. p. c. , comma 3, quale risulta dalla novella di cui al D. L. n. 83 del 2012, ...
Con l’ordinanza n. 453/2020, pubblicata il 14/01/2020, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dalla mancata notifica nel rito del lavoro del ricorso in appello e del decreto di fissazione dell’udienza.
IL CASO: La vicenda trae origine dalla sentenza con la quale la Corte di Appello dichiarava improcedibile il gravame promosso da un ...
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 32797 del 13 dicembre 2019 delimita i poteri del giudice di appello in materia di mediazione.
Il caso: Tizio conveniva in giudizio innanzi al Tribunale Caia chiedendo la condanna al pagamento di Euro 17. 532,00, pari a trentasei mensilita' dell'ultimo canone corrisposto, a titolo risarcitorio ai sensi della L. n. 431 del 1998, articolo 3, commi 3 e 5, per non ...
La Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione relativa al caso in cui il mancato perfezionamento della notifica di un atto per il trasferimento dello studio dell’avvocato destinatario della suddetta notifica sia imputabile o meno al notificante e sulla possibilità da parte di quest’ultimo di riprendere il procedimento notificatorio.
Con la sentenza n. 21055/2019 la Corte di Cassazione ha chiarito la natura pubblicistica e autonoma della sanzione della condanna alle spese di cui all'art. 96 terzo comma c.p.c.
Il caso: Nell'ambito di un procedimento di opposizione ad un decreto ingiuntivo emesso per Euro 50. 000 in favore degli intimanti, A, B e C, e fondato su un assegno bancario n. t. emesso in favore del dante causa dei ...
Con la sentenza n. 23391/2019 la Corte di Cassazione ha risolto la questione della individuazione della data effettiva da cui far decorrere il termine per l'appello quando la sentenza di primo grado rechi due diverse date di deposito.
Il caso: Nell'ambito di procedura esecutiva immobiliare veniva avviato procedimento di divisione avanti il Tribunale di Bologna, sede distaccata di Porretta ...
Decisione: Ordinanza n. 21824/2019 Cassazione Civile - Sezione 2.
Massima: E' inammissibile l'appello nel quale le doglianze proposte dall'appellante "non dialoghino" con la pronuncia di primo grado poiché le deduzioni sono del tutto inconferenti rispetto al decisum e non sono pertinenti rispetto alle soluzioni accolte dal primo giudice. Osservazioni. La Corte di Appello aveva ...
Con l’ordinanza n. 19517/2019, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito all’ammissibilità o meno della notifica a mezzo pec della sentenza emessa dal Giudice di Pace, stante la mancata attivazione presso il suddetto ufficio del processo civile telematico.
IL CASO: La vicenda che ha portato i giudici della Suprema Corte ad affrontare la questione nasce ...
Com’è noto con la legge 18 giugno 2009 n. 69, nel nostro ordinamento giuridico è stato introdotto il c.d. processo sommario di cognizione. A mente dell’articolo 702 bis c.p.c., nelle cause in cui il Tribunale giudica in composizione monocratica la domanda giudiziale può essere proposta con ricorso al tribunale competente.
Con la sentenza n. 21964 del 3 settembre 2019 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla decorrenza del termine per proporre l'impugnazione allorchè la comunicazione dell'ordinanza dichiarativa dell' inammissibilità dell'appello sia stata effettuata a mezzo PEC.
Il caso: Una società S. r. l. ricorre per la cassazione - ex art. 348-ter, comma 3, cod. proc. civ. - della ...
Per verificare il colpevole inadempimento dell'avvocato al mandato ricevuto ed il conseguente diritto del cliente al risarcimento del danno subito, è necessario effettuare un calcolo probabilistico sull'esito favorevole della decisione.
Questo principio è stato ribadito dalla Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 17414/2019.
Il caso: M. , in proprio e quale erede del coniuge ...