La pronuncia d’appello in commento tratta due interessanti temi in materia di successione a titolo particolare nel diritto controverso e di possibilità di rimessione al primo giudice per vizio di notifica a mezzo pec.
In primo grado una società ha chiesto ed ottenuto la declaratoria di legittimità del proprio recesso da un contratto di locazione con una società di gestione ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 14478/2018 individua il dies a quo da cui far decorrere il termine per proporre appello avverso l'ordinanza pronunciata in udienza ex art. 702 ter c. p. c.
Il caso: la Corte d'appello di Napoli dichiarava inammissibile, in quanto tardivo, l'appello proposto da un condominio nei confronti di altro condominio avverso l'ordinanza, emessa ai sensi dell'art. 702 ter ...
Alcune osservazioni sulla Sentenza emessa dalla Cassazione a Sezioni Unite, n. 1914 del 9. 2. 2016, che finalmente sancisce la impugnabilità dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello civile, ex artt. 348 bis e 348 ter c. p. c. per vizi propri della stessa, ai sensi dell'art. 111, 4° comma Cost.
In particolare, la precisazione, ad opera delle SS. UU. di quando l'ordinanza possa dirsi ...
Con la sentenza n. 13535 del 30/05/2018 la Corte di Cassazione interviene nuovamente in tema di requisiti dell'atto di appello che sono richiesti a pena di immmissibilità.
Il caso: A. E. proponeva due distinte opposizioni, dinanzi al Giudice di pace, avverso altrettante cartelle di pagamento, notificatele dalla società di riscossione Equitalia Sud s. p. a. , ed aventi ad oggetto la ...
Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 150/2011 (Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell’articolo 54 della Legge 18 giugno 2009, n. 69), avverso la sentenza di primo grado emessa nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto l’opposizione ad ordinanza di ingiunzione o ...
Decisione: Sentenza n. 1963/2018 Cassazione Civile - Sezione V.
Nel processo tributario il giudice d'appello può fondare la propria decisione sui documenti tardivamente prodotti in primo grado, purché acquisiti al fascicolo processuale in quanto tempestivamente e ritualmente prodotti in sede di gravame entro il termine perentorio di venti giorni liberi prima dell'udienza, applicabile in secondo ...
Nelle controversie tra avvocato e cliente relative alla liquidazione dei compensi professionali in favore del primo, l’ordinanza con la quale si conclude il procedimento ex articolo 14 del decreto legislativo n. 150/2011, deve essere impugnata, a prescindere se le contestazioni riguardano l’an o il quantum, solo con il ricorso straordinario per Cassazione, non essendo possibile proporre appello.
A mente del terzo comma dell’articolo 435 c. p. c, per la notifica dell’appello nelle controversie di lavoro, tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di venticinque giorni.
L’appello notificato senza il rispetto del suddetto termine e’ improcedibile?
Il legale della parte munito dei poteri anche per gli altri gradi di giudizio è legittimato, in virtù del principio dell’ultrattivita’ del mandato, a proporre le impugnazioni in sua rappresentanza, anche se la parte è deceduta o è divenuta incapace.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 8953/2018, pubblicata il 11 aprile ...
Con l’ordinanza n. 5133/2018, pubblicata il 5 marzo scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alle conseguenze giuridiche derivanti dalla notifica dell’appello al primo difensore revocato e sostituito con un nuovo difensore nel corso del giudizio di primo grado. Secondo i giudici di legittimità, la notifica è nulla e non inesistente e quindi può essere ...
Nel nostro ordinamento giuridico non si rinvengono norme che limitano il numero dei difensori che ogni parte può nominare per essere rappresentata in un giudizio.
E’ quindi frequente che nei giudizi una parte affidi la rappresentanza processuale a due avvocati con domicilio in due studi distinti. In questi casi, una delle questioni affrontate dalla giurisprudenza riguarda le modalità di ...
Con l’ordinanza n. 27311/2017, la Corte di Cassazione si è occupata delle modalità di impugnazione del provvedimento con il quale il Giudice istruttore in funzione di Giudice Unico dichiara l’estinzione del giudizio ai sensi degli artt. 181-309 cpc.
Secondo i Giudici di legittimità l’impugnazione deve essere effettuata tramite l’appello e non con il reclamo, anche ...
L’omessa indicazione della data dell’udienza di comparizione nella copia notificata dell’atto di citazione in appello rende il gravame inammissibile con il passaggio in giudicato della sentenza impugnata o l’atto è nullo con la possibilità di sanatoria con la costituzione dell’appellato o il rinnovo della notifica in caso di mancata costituzione di ...
Il difetto di legittimazione passiva può essere eccepito dal convenuto per la prima volta anche nel giudizio di appello. Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 30545/2017, pubblicata il 20 dicembre 2017.
IL CASO: A seguito della caduta su un marciapiede, il danneggiato conveniva in giudizio un condominio al fine di vedersi riconoscere il diritto al ...
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la importante sentenza n. 27199 del 16/11/2017 fa chiarezza in merito al contenuto dell'atto di appello in relazione all'obbligo di specificità dei motivi ex art. 342 cpc.
Il caso: una società di leasing proponeva appello avverso la sentenza di primo grado, che, in accoglimento dell'opposizione a decreto ingiuntivo, aveva revocato il decreto ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 24660 del 19 ottobre 2017 si pronuncia in merito alla ammissibilità o meno di un atto di appello notificato al domiciliatario, che nelle more ha mutato il proprio indirizzo di studio.
Il caso: la Corte d'Appello dichiarava inammissibile, perché tardivo, l'appello proposto dal Comune di Busnago avverso la sentenza del Tribunale di Monza: il Collegio ...
La Corte d Cassazione con la sentenza n. 4183/2017 chiarisce i limiti e la ampiezza dei poteri di rappresentanza processuale dell'amministratore di condominio.
Nel caso in esame, un condomino citava avanti al Tribunale il Condominio G. e impugnava due delibere approvate dall'assemblea, contestando i criteri da questa adottati per ripartire le spese relative ad alcuni lavori realizzati all'interno del palazzo. ...
Il Tribunale di Brescia con la sentenza n. 3653/2016 chiarisce le modalità di proposizione dell'appello nel giudizio di opposizione al verbale di accertamento di violazioni al codice della strada.
In primo grado il Giudice di Pace accoglieva parzialmente il ricorso proposto avverso alcuni verbali di accertamento nei quali si contestava la violazione dell'art. 146 3° comma C. d. S. ; veniva proposto ...
Con la recente sentenza n. 18121 del 14 settembre 2016 le Sezioni Unite della Cassazione si sono pronunciate in ordine alle conseguenze della notifica di un atto di impugnazione incompleto perché mancante, nella fattispecie in esame, di tutte le pagine pari.
Nell’ambito di una complicata vicenda condominiale, per quel che qui interessa, la parte vittoriosa si vedeva notificare a mezzo posta una ...
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 19663/2016 interviene in tema di nullità della procura nel caso in cui essa non sia estesa anche al grado di appello.
Il Tribunale di Afragola rigettava in primo grado la domanda del ricorrente volta ad ottenere il rilascio di un appartamento occupato dalla di lui figlie, sussistendo un comodato per ragioni familiari e non ricorrendo alcuna necessità per ...