Con la sentenza n. 47550/2023 la Quinta Sezione penale della Corte di Cassazione, nel pronunciarsi in merito alla tardività di una istanza di rimessione in termini, coglie l'occasione per chiarire la distinzione tra le nozioni di forza maggiore e caso fortuito.
Il caso: La Corte d'appello di Roma confermava la decisione di primo grado che aveva condannato Tizio alla pena di giustizia, avendolo ritenuto ...
Per il CNF, la casella di posta elettronica certificata piena, non è valido motivo per ottenere la richiesta di rimessione in termini per la notifica di un atto.
Un' avvocata, con istanza depositata attraverso PEC, aveva chiesto al CNF di sospendere la decisione del Consiglio di disciplina emessa nei suoi confronti, di sospensione dalla professione di sei mesi, chiedendo di restituire il termine per ...
La rinuncia al mandato difensivo da parte del difensore di fiducia non fa venir meno l'efficacia dell'elezione di domicilio presso il suo studio eseguita dall'imputato, se essa non viene espressamente revocata.
In tal senso ha deciso la Seconda sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 21098/2023.
Il caso: Tizio depositava una istanza di rimessione in termini per la proposizione ...
Con l'ordinanza n. 6944/2023 la Corte di Cassazione si pronuncia in favore della rimessione in termini allorchè il ricorso risulti depositato telematicamente pochi minuti dopo la scadenza del termine ultimo a causa della lentezza del sistema informatico imprevista e imprevedibile.
Il caso: Tizio, cittadino della Nigeria, formulava istanza di protezione internazionale. ; la competente Commissione ...
Con l’ordinanza n. 20054/2022, pubblicata il 21 giugno 2022, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sulla questione relativa al termine entro il quale va proposta l’opposizione contro il decreto di liquidazione dei compensi spettanti al consulente tecnico d’ufficio.
IL CASO: Nella vicenda esaminata, un C. T. U. proponeva opposizione avverso il capo della sentenza emessa ...
Niente rimessione in termini se dalla documentazione medica prodotta non risulta un impedimento assoluto dell'avvocato. In tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 15300/2022.
Il caso: La CTR della Lombardia respingeva l'appello proposto da Mevio avverso la decisione di Milano con cui era stato dichiarato inammissibile per tardività il ricorso del contribuente nei ...
Secondo quanto disposto dall’articolo 98 della legge fallimentare, il creditore o il titolare di diritti su beni mobili o immobili possono contestare l’accoglimento parziale o l’esclusione della propria domanda di ammissione al passivo di un fallimento entro il termine di trenta giorni decorrenti dal ricevimento della comunicazione ex art. 97 legge fallimentare con il decreto che rende esecutivo ...
Con l'ordinanza n. 22342/2021 la Corte di Cassazione delinea i presupposti e le circostanze ricorrendo le quali è ammissibile l'istanza di rimessione in termini nel caso sia eccepita la tardività della costituzione in giudizio.
Il caso: Tizio presentava domanda di ammissione in via di privilegio artigiano nel passivo fallimentare della s. r. l. Alfa in liquidazione; il giudice delegato ammetteva ...
Con l’ordinanza n. 25289/2020, pubblicata l’11 novembre 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla legittimità o meno della rimessione i termini della parte nel caso in cui la cancelleria rifiuti la costituzione telematica in giudizio per il mancato versamento del contributo unificato.
IL CASO: La vicenda nasce dal giudizio avente ad oggetto la richiesta di risarcimento ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 9664 del 26 maggio 2020 si pronuncia in merito alle conseguenze connesse al mancato deposito della marca da bollo da € 27. 00 sulla nota di iscrizione a ruolo di un giudizio di appello.
Il caso:Un istituto bancario chiedeva ed otteneva un decreto ingiuntivo con cui il Tribunale di Rovigo ingiungeva a F. M. e M. B. il pagamento di euro 7134,63 per scoperto di ...
Con l’ordinanza n. 5490/2020, pubblicata il 28 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata su cosa deve fare il soggetto notificante, al fine di conservare gli effetti collegati all’originaria richiesta di notifica, nel caso in cui la notifica di un atto ha esito negativo per ragioni a lui non imputabili.
IL CASO: Nella vicenda esaminata dai giudici di ...
Com’è noto a mente dell’art. 369 c. p. c. , l’originale del ricorso per Cassazione con le relazioni di notifica deve essere depositato nella cancelleria della Corte, a pena di improcedibilità, entro il termine di venti giorni dall’ultima notifica. La suddetta declaratoria di improcedibilità può essere in qualche modo evitata?
Con l’ordinanza n. 15662/2019, pubblicata l’11 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulle conseguenze derivanti dal deposito telematico di un atto avvenuto tempestivamente e rifiutato dalla Cancelleria a distanza di giorni dall’invio e oltre il termine perentorio previsto per il deposito.
IL CASO: La vicenda approdata all’esame della Suprema Corte di Cassazione ...
Con l’ordinanza n. 29920/2018, pubblicata il 20/11/2018, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dal mancato rispetto nella fase di appello nel rito del lavoro del termine di venticinque giorni tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione come previsto dal terzo comma dell’articolo 435 c. ...
Decisione: Ordinanza n. 25631/2018 Cassazione Civile - Sezione VI.
Nei giudizi soggetti al rito del lavoro, costituisce implicita istanza di rimessione in termini il deposito, con le note conclusive, di documenti formati successivamente tanto alla domanda, quanto al maturare delle preclusioni istruttorie; il giudice deve valutare se ricorrano i presupposti di cui all'art. 153 c. p. c. , ed in caso affermativo ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 26488 dell'8 novembre 2017 si pronuncia in merito alle conseguenze derivanti dalla notifica di un atto mediante deposito in cancelleria e non alla pec del procuratore costituito.
Il caso: la Corte d'Appello, investita del gravame proposto dal Ministero dell'interno, riformava la pronuncia resa dal Tribunale e per l'effetto rigettava la domanda di protezione ...
Si segnala l'ordinanza del Tribunale di Torino del 10 febbraio 2017 che si pronuncia in tema di momento perfezionativo del deposito telematico degli atti, aderendo ad una tesi che si discosta dall'orientamento prevalente.
Il difensore depositava in data 12 ottobre 2016, in allegato ad una memoria istruttoria, una serie di documenti; la cancelleria, il giorno successivo, 13 ottobre 2016, rifiutava alcuni ...
Qualora in pendenza del termine per la riassunzione di un giudizio interviene la morte del difensore della parte, tale evento interrompe o meno il processo? La questione è stata affrontata recentemente dalla Corte di Cassazione con la sentenza nr. 4242/2017 depositata in data 17/2/2017.
Nel caso sottoposto all’esame dei Giudici di Piazza Cavour, una società impugnò l’avviso ...
Il Tribunale delle Imprese di Bologna, con decreto del 04/07/2016, aderisce all'orientamento più “restrittivo” in tema di deposito telematico di un atto con l'indicazione di R. G. errata.
Il caso: una società s. r. l. , con ricorso depositato telematicamente in data 9/6/2015, proponeva opposizione avverso il decreto con cui, in data 8/5/2015, il G. D. dell'adito Tribunale, rendendo ...