Diritto Bancario - Commento alla Sent. Cass. Civ., Sez. I, n. 22380 del 06.09.2019.
Mercoledi 15 Luglio 2020
Di Massimo Di Rocco.
Interessantissima pronunzia della Suprema Corte in materia di inquadramento del “mutuo per stati di avanzamento lavori”, laddove la Cassazione riformula e, per taluni versi, motiva adeguatamente sui requisiti, parametri ed elementi sulla scorta dei quali individuare la collocazione del “mutuo ipotecario per SAL” nella categoria dei “mutui” e non nella residuale degli ...
Con la sentenza n. 10820/20, depositata il 5 giugno 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sugli effetti della dichiarazione di fallimento del debitore intervenuto dopo l’emissione dell’ordinanza di assegnazione delle somme pignorate in favore del creditore all’esito di un pignoramento presso terzi e nelle more del giudizio di opposizione promosso dal terzo pignorato avverso la ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 10511 del 3 giugno 2020 chiarisce termini e limiti entro cui la cancelleria fallimentare sia tenuta a notificare il ricorso per la dichiarazione di fallimento.
Normativa di riferimento: art. 15 terzo co. L. F. : “Il ricorso e il decreto devono essere notificati, a cura della cancelleria, all'indirizzo di posta elettronica certificata del debitore. . . L'esito ...
Con la sentenza n. 3872/2020, pubblicata il 17 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sui tempi e sulle modalità del deposito dell’istanza di ammissione al passivo per i crediti sorti successivamente alla dichiarazione del fallimento del debitore.
IL CASO: La vicenda esaminata nasce dalla domanda di insinuazione tardiva al passivo del fallimento ex art. 101 della legge ...
E’ noto che una volta intervenuto il fallimento di una società, i creditori di quest’ultima possono chiedere di essere ammessi al passivo del suddetto fallimento. La domanda deve essere trasmessa a mezzo pec all’indirizzo di posta elettronica certificata del curatore indicato nell’avviso che quest’ultimo deve inviare ai creditori ai sensi dell’art. 92 della legge ...
Tribunale di Rieti – Sentenza n. 3/2019 del 7. 08. 2019 – giudice est. dott. ssa Roberta Della Fina - Rif. Normativi: art. 147 co. 5 R. D. n. 267 del 16 marzo 1942 – 2297 c. c. – 2497 c. c.
L’art. 147, L. Fall. , comma 5, trova applicazione anche alle ipotesi di estensione del fallimento di una società di capitali ad altre società di capitali che, con la prima, ...
Con l’ordinanza n. 30445/2019, pubblicata il 21 novembre scorso, la Corte di Cassazione, si è pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dalla mancata comparizione del creditore all’udienza fissata per la discussione dell’istanza di fallimento da lui stesso proposta.
IL CASO: La vicenda esaminata dai Giudici di Piazza Cavour, nasce dalla sentenza con la quale il Tribunale ...
Con la sentenza n. 29327 del 13/11/2019 la Corte di Cassazione si pronuncia sulla questione se la curatela del fallimento abbia la legittimazione per proseguire un giudizio di opposizione al precetto iniziato dalla società poi fallita.
Il caso: Una banca intimava alla A. C. s. r. I. , con vincolo di solidarietà nei confronti dei due soci, il pagamento della somma complessiva di euro 6. 222. ...
All’imprenditore che non deposita i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi non è preclusa la possibilità di dimostrare con altri documenti la sussistenza dei requisiti di non fallibilità previsti dall’art. 1 della legge fallimentare.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 24138/2019, pubblicata il 27 settembre scorso.
Com’è noto, a norma dell’art. 93 della legge fallimentare la domanda di ammissione al passivo va proposta con ricorso da trasmettere, almeno trenta giorni prima dell’udienza di verifica dello stato passivo, a mezzo pec all’indirizzo di posta elettronica certificata indicata dal curatore nella lettera di cui all’articolo 92 della suddetta legge.
La Corte d’Appello di Napoli in data 8/7/2019, ha accolto il reclamo proposto dalla fallita contumace nel giudizio prefallimentare.
La Sentenza in esame, resa dalla V Sezione Civile – VG della Corte d’Appello di Napoli in data 8/7/2019, ha accolto il reclamo (ex art. 18 LF: “contro la sentenza che dichiara il fallimento può essere proposto reclamo dal debitore e da qualunque ...
Continuando il percorso relativo al sovraindebitamento e composizione della crisi, dopo il breve cenno rispetto ai criteri di ammissione al piano del consumatore, è opportuno individuare quelli relativi al debitore - non consumatore – non fallibile, categoria in cui si annoverano :
- imprenditori commerciali non fallibili;
- imprenditori commerciali cessati da oltre un anno;
Con l’ordinanza n. 13006/2019, pubblicata il 15 maggio 2019, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sull’efficacia probatoria delle buste paga in sede di ammissione al passivo fallimentare del credito del lavoratore.
I Giudici di legittimità, con la suddetta decisione, hanno ribadito che le buste paga hanno piena efficacia probatoria della sussistenza del rapporto di lavoro ...
Con la sentenza n. 10215/2019, pubblicata l’11 aprile scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al valore da attribuire, nell’ambito della verifica dello stato passivo di una società fallita, all’atto di riconoscimento del debito effettuato dall’imprenditore, successivamente dichiarato fallito.
Non ha diritto a ricevere il trattamento di fine rapporto da parte del Fondo di Garanzia Inps il lavoratore che non deposita l’istanza di ammissione al passivo nel fallimento del proprio datore di lavoro e a seguito della chiusura della procedura fallimentare non procede con il tentativo del pignoramento nei confronti del datore di lavoro tornato in bonis.
Con l’ordinanza n. 6978/2019, pubblicata l’11/03/2019, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alla revocabilità o meno del fallimento nel caso in cui l’unico creditore istante deposita l’atto di desistenza dopo l’emissione della sentenza dichiarativa della procedura concorsuale, ribadendo che il suddetto deposito non ne comporta la revoca in quanto ...
Decisione: Ordinanza n. 1234/2019 Cassazione Civile - Sezione VI.
Venerdi 22 Febbraio 2019
Di Fulvio Graziotto.
Il socio illimitatamente responsabile dichiarato fallito ai sensi dell'art. 147 della legge fallimentare non è legittimato a contestare il fondamento della dichiarazione di fallimento della società, ma solo le condizioni che attengono alla sussistenza del vincolo sociale, e, quindi, alla sua personale fallibilità.
Nel fallimento di un imprenditore individuale la cui l'impresa risulti ...
Di seguito 3 questioni di diritto risolte dalla Corte d’Appello di Catania: 1) alla cancellazione ed estinzione di una s. r. l. , in assenza di un riparto e di un attivo riscosso dai soci, consegue il venir meno delle obbligazioni sociali? 2) quali sono i presupposti per la compensazione tra i crediti, ex art. 1243 c. c. ? 3) sussiste la legittimazione attiva del creditore in sede prefallimentare, ex ...
Decisione: Ordinanza n. 1233/2019 Cassazione Civile - Sezione VI.
In tema di privilegio per prestazioni d'opera professionale, la domanda di insinuazione al passivo fallimentare proposta da uno studio associato fa presumere l'esclusione della personalità del rapporto d'opera professionale da cui quel credito è derivato, salvo che l'istante dimostri che il credito si riferisca ad una prestazione ...
Decisione: Ordinanza n. 1236/2019 Cassazione Civile - Sezione VI.
Nei giudizi di opposizione allo stato passivo, l'omessa notifica del ricorso e del decreto di fissazione d'udienza entro il termine assegnato dal giudice non comporta l'inammissibilità dell'impugnazione; a differenza che nel giudizio a cognizione ordinaria, nel procedimento regolato dall'art. 99 legge fallimentare la tempestività ...