Il condomino non è legittimato a proporre opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del condominio di cui fa parte, spettante la legittimazione attiva all’amministratore.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 15567/2018, pubblicata il 15 giugno scorso.
IL CASO: una società di costruzioni non avendo ottenuto il saldo ...
Con la sentenza del 18 maggio 2018 il Tribunale di Reggio Emilia si pronuncia in merito al potere del giudice adito di decidere la causa di opposizione a decreto ingiuntivo nonostante che il decreto, notificato tardivamente, venga dichiarato inefficace.
Il caso: Una finanziaria in liquidazione otteneva nei confronti di G. C. , un decreto ingiuntivo per il pagamento dei ratei mensili non onorati relativi ...
L’arbitro ha il diritto di percepire il compenso per l’attività svolta anche se la clausola compromissoria è nulla con conseguente dichiarazione della nullità del lodo arbitrale.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 15420/2018, pubblicata il 13 giugno scorso.
IL CASO: La vicenda esaminata dai Giudici di Piazza Cavour prende ...
Con la sentenza n. 16415/2018, pubblicata il 21 giugno scorso, le Sezioni Unite della Cassazione hanno affrontato la questione relativa al rimedio esperibile nel caso in cui nell’emettere la sentenza il giudice ometta di liquidare le spese del giudizio nel dispositivo, sebbene abbia nella motivazione espresso la propria volontà di porle a carico della parte soccombente.
Con l’ordinanza n. 15780/2018, pubblicata il 15 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa all’individuazione del termine entro il quale deve essere disconosciuto, a pena di decadenza, un documento prodotto dalla controparte nel corso di un giudizio con la memoria ex articolo 183, VI° comma c. p. c. , secondo termine, affermando il seguente principio di ...
Nel giudizio di opposizione allo stato passivo non è necessario che il creditore opponente depositi il fascicolo relativo al giudizio di verifica, essendo sufficiente indicare specificatamente i documenti di cui intende avvalersi. Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 15627/2018, pubblicata il 14 giugno scorso.
Con l'ordinanza n. 14369 del 5 giugno 2018 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alle conseguenze di una notifica a mezzo PEC mancante dell'indicazione del nome del file.
Il caso: il Tribunale di Napoli, in riforma della sentenza del giudice di pace della stessa città, respingeva la domanda proposta dal perito assicurativo Q. B. nei confronti della compagnia Fondiaria Sai Assicurazioni s. p. a. ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 14478/2018 individua il dies a quo da cui far decorrere il termine per proporre appello avverso l'ordinanza pronunciata in udienza ex art. 702 ter c. p. c.
Il caso: la Corte d'appello di Napoli dichiarava inammissibile, in quanto tardivo, l'appello proposto da un condominio nei confronti di altro condominio avverso l'ordinanza, emessa ai sensi dell'art. 702 ter ...
La notifica di un atto al portiere dello stabile dove si trova il domicilio del destinatario si perfeziona al momento della spedizione della raccomandata c. d “informativa” prevista dall’articolo 139, comma 3 e 4, c. p. c (nel caso di notifica a mezzo ufficiale giudiziario) e dall’articolo 7 comma 3-6 della legge n. 890/1982 (nel caso di notifica a mezzo del servizio postale) e non al ...
Con la sentenza n. 13535 del 30/05/2018 la Corte di Cassazione interviene nuovamente in tema di requisiti dell'atto di appello che sono richiesti a pena di immmissibilità.
Il caso: A. E. proponeva due distinte opposizioni, dinanzi al Giudice di pace, avverso altrettante cartelle di pagamento, notificatele dalla società di riscossione Equitalia Sud s. p. a. , ed aventi ad oggetto la ...
Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n. 150/2011 (Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell’articolo 54 della Legge 18 giugno 2009, n. 69), avverso la sentenza di primo grado emessa nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto l’opposizione ad ordinanza di ingiunzione o ...
Il professionista non è responsabile qualora non vi sia prova da parte del cliente che la proposizione di un atto tempestivo avrebbe avuto esito positivo, ovvero sarebbe stato accolto.
Recentemente la Corte di Cassazione con un’ordinanza la n. 10586 del 04/05/2018, sez III civile, è tornata a discutere su un tema spinoso per i professionisti, quello della responsabilità civile ...
Il caso: S. P, N. D. , C. P. e V. P. convenivano dinanzi al Tribunale la società Generali Assicurazioni s. p. a. per sentirla condannare al risarcimento dei danni da essi attori rispettivamente patiti in conseguenza della morte del proprio congiunto, V. P. , il quale era deceduto a causa di un sinistro stradale provocato da un veicolo non identificato.
Con l’ordinanza n. 12658/2018 pubblicata il 23 maggio scorso, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa alla validità o meno, ai fini dell’interruzione della prescrizione, della notifica di un atto ad un soggetto che si trova nello status giuridico di incapacità naturale, affermando il seguente principio di diritto: “l’atto interruttivo della ...
Il legale che promuove un giudizio privo di un’effettiva e valida procura conferita dal soggetto per il quale dichiara di agire può essere condannato personalmente al pagamento delle spese di lite.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 11930/2018 del 16 maggio scorso, non trovando, secondo i giudici di legittimità, nel caso di specie ...
Nelle controversie tra consumatore e professionista, la competenza per territorio va individuata nel luogo dove il primo ha la residenza al momento della proposizione della domanda, essendo irrilevante il luogo di residenza al momento della conclusione del contratto, in quanto la tutela del consumatore si realizza attraverso la prossimità del giudice al luogo di residenza del contraente, mentre il luogo di ...
E’ nulla e non inesistente la notifica di un atto eseguita in un luogo diverso dalla residenza del destinatario.
Questo è quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 10846/2018, pubblicata il 4 maggio scorso, con la quale i Giudici di Piazza Cavour hanno ribadito quanto chiarito dalle Sezioni Unite con la sentenza nr. 14916 del 20/07/2016 secondo la quale:
In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla questione di legittimità costituzionale (sollevata dalla Corte di Appello di Milano con ordinanza del 16 ottobre 2017) dell’articolo 16 septies del decreto legge n. 179/2012, convertito con la legge n. 221/2012, introdotto dall’articolo 45 bis della legge n. 114/2014, nella parte in cui prevede che “la disposizione dell’articolo ...
Con l'ordinanza n. 9642/2018 la Corte di Cassazione si pronuncia in tema di validità o meno di una notifica per posta nell'ipotesi in cui al mittente sia restituito un avviso di ricevimento privo delle prescritte annotazioni.
Il caso: Il sig. M. L. e l'avv. D. D. M. convenivano davanti al Giudice di Pace la società Poste Italiane spa: il sig. L. deduceva: a) che aveva notificato con ...
Con l’ordinanza n. 9819/2018, pubblicata il 20 aprile scorso, la Corte di Cassazione si è occupata delle conseguenze a cui va incontro la parte che, una volta interrotto il processo, nel riassumerlo nel rispetto dei termini previsti dall’articolo 305 c. p. c. ( tre mesi dall'interruzione), non riesce a reinstaurare il contraddittorio per un vizio di notifica del ricorso e del decreto di ...