Testo integrale della sentenza n. 24510 del 17 giugno 2010 – depositata il 30 giugno 2010.
Martedi 20 Luglio 2010
Cassazione Penale: non è reato la molestia via email
Di Anna Andreani.

Reato molestia o disturbo alle persone utilizzazione di messaggi di posta elettronica insussistenza.

La Corte di Cassazione ha puntualizzato che la disposizione di cui all'art. 660 cod. pen. la quale punisce la molestia e il disturbo arrecati con il mezzo del telefono o altri analoghi mezzi di comunicazione non può essere interpretata estensivamente in modo da ricomprendere l'invio di un messaggio di posta elettronica che provochi turbamento o fastidio nel destinatario, condotta non prevista dalla legge come reato. …
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Sentenza n. 25385 udienza del 11 maggio 2010 - depositata il 5 luglio 2010 - (Terza Sezione Penale, Presidente Ernesto Lupo, Relatore Giulio Sarno)
Mercoledi 14 Luglio 2010
Diritto d'autore, marchi e brevetti - vendita e promozione, a fini fraudolenti, di parti di apparati (splitter o splitty) per decodificare trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato
Di Anna Andreani.
Con la decisione in esame la Corte ha affermato che integra il delitto previsto dall'art. 171-octies della L. 22 aprile 1941, n. 633, la messa in vendita e la promozione per la vendita dell'apparato denominato splitter o splitty, in quanto lo stesso costituisce parte di un apparato atto alla decodificazione delle trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato della Sky Italia s. r. l. , idoneo a replicare illegalmente le credenziali contenute all'interno della smart card inserita nell'unità principale e, di conseguenza, a consentire illegalmente a più decoder, privi di autonoma smart card, di ottenere le credenziali di accesso per la decodifica del segnale satellitare.

Testo Completo:

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Sentenza n. 12028 udienza del 19 febbraio 2010 - depositata il 26 marzo 2010.
Lunedi 21 Giugno 2010
Cassazione Penale: Delitti Contro il Patrimonio, Usura, Determinazione del Tasso Usuraio
Di Anna Andreani.
La Corte ha affermato che, in tema di usura, ai fini della valutazione dell'eventuale carattere usuraio del tasso effettivo globale (TEG) di interesse praticato da un istituto di credito deve tenersi conto anche della commissione di massimo scoperto praticata sulle operazioni di finanziamento per le quali l'utilizzo del credito avviene in modo variabile, costituendo lo stesso il corrispettivo per l’onere, a cui l’intermediario finanziario si sottopone, di procurarsi la necessaria provvista di liquidità da tenere a disposizione del cliente e come tale rientra nella tipologia degli elementi presi in considerazioni dall’art. 644, comma quarto, cod. pen. , ai fini della determinazione del tasso d’interesse usuraio. Testo Completo:

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