Con l’ordinanza n. 1672/2022, pubblicata il 19 gennaio 2022, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla perentorietà o meno del termine concesso dal Giudice nel giudizio di opposizione allo stato passivo al creditore per procedere alla notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell’udienza al curatore.
IL CASO: Nell’ambito di una procedura fallimentare un creditore al ...
Secondo quanto disposto dall’articolo 98 della legge fallimentare, il creditore o il titolare di diritti su beni mobili o immobili possono contestare l’accoglimento parziale o l’esclusione della propria domanda di ammissione al passivo di un fallimento entro il termine di trenta giorni decorrenti dal ricevimento della comunicazione ex art. 97 legge fallimentare con il decreto che rende esecutivo ...
Nell'ordinanza n. 26501/2021 la Corte di Cassazione chiarisce i termini entro cui deve essere presentata la domanda di ammissione allo stato passivo nel caso in cui l'udienza dei creditori sia stata fissata oltre i 120 giorni perentori.
Il caso: Tizia impugnava il decreto del Tribunale Palermo reiettivo della sua opposizione avverso il decreto di esecutività dello stato passivo del Fallimento Delta con ...
Con la sentenza n. 24634/2021, pubblicata il 13 settembre 2021, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sui requisiti richiesti per essere considerato valido ed efficace il disconoscimento di un documento prodotto in copia nell’ambito di un giudizio civile.
NORMA DI RIFERIMENTO: ARTICOLO 2719 CODICE CIVILE
Le copie fotografiche di scritture hanno la stessa efficacia delle ...
Con l’ordinanza n. 24191/2021, pubblicata l’8 settembre 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla questione relativa ai casi in cui il decreto ingiuntivo opposto è opponibile alla massa fallimentare.
IL CASO: La vertenza esaminata nasce dall’istanza di ammissione al passivo di un fallimento depositata da una creditrice sulla scorta di due decreti ingiuntivi ottenuti ...
Nel giudizio di opposizione allo stato passivo, la mancata comparizione alle udienze da parte dell’opponente, regolarmente costituitosi, non comporta la dichiarazione di improcedibilità del giudizio, come avviene, invece nel giudizio di appello. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 21991/2021, pubblicata il 30 luglio 2021.
Nel caso in cui nel corso del giudizio di appello promosso da un creditore, rimasto soccombente all’esito del giudizio di primo grado avente ad oggetto l’accertamento del proprio credito, la debitrice viene dichiarata fallita e il giudizio interrotto, cosa deve fare il creditore per far accertare il suo credito?
Deve riassumere il giudizio di appello o deve depositare la domanda di ammissione al ...
Non è improcedibile l’opposizione allo stato passivo se il creditore opponente non produce la copia del provvedimento impugnato. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 9339/2021, pubblicata il 7 aprile 2021.
IL CASO: Nell’ambito di una procedura fallimentare, un creditore il quale era stato ammesso al passivo del fallimento per una somma inferiore a quella richiesta ...
Ai fini della prova della sussistenza dei requisiti di non fallibilità di cui all'art. 1, comma 2, della legge fallimentare, è sufficiente il deposito da parte dell’imprenditore dei bilanci degli ultimi tre esercizi, costituendo essi strumento privilegiato, in quanto idonei a chiarire la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. Non è necessario, invece, il deposito, anche, ...
E’ abbastanza frequente che successivamente al deposito di un’istanza di fallimento nei confronti dello stesso debitore vengano depositate altre istanze da parte di altri creditori. Una volta che il debitore sia venuto a conoscenza dell’esistenza della pendenza della prima istanza di fallimento attraverso la regolare notifica nelle forme previste dall’art. 15 della legge fallimentare, ...
Con la sentenza n. 9593/2021, pubblicata il 12 aprile 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla necessità o meno del deposito da parte del creditore nel giudizio di opposizione allo stato passivo della documentazione allegata nella fase sommaria di verifica.
IL CASO: La vicenda nasce dall’opposizione allo stato passivo promossa da una banca che si era visto rigettare la domanda ...
Con la sentenza n. 9370/2021, pubblicata l’8 aprile 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul dies a quo del termine per la riassunzione del processo nel caso di sua interruzione per l’intervenuta dichiarazione di fallimento di una parte.
IL CASO: La vicenda esaminata trae origine dal ricorso promosso da una società avverso una cartella esattoriale avente ad oggetto la ...
Con l’ordinanza n. 2308/2021, pubblicata il 2 febbraio 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul termine entro il quale può essere depositata, a pena di inammissibilità, l’istanza di ammissione al passivo di una società fallita per i crediti sorti nel corso di una procedura fallimentare, affermando che il limite è quello di un anno decorrente dal momento in ...
Secondo quanto disposto dall’art. 18 della legge fallimentare, contro la sentenza dichiarativa di fallimento, il debitore o qualunque interessato può proporre reclamo alla Corte di Appello che decide con sentenza. Avverso la sentenza che rigetta il reclamo, il reclamante può proporre ricorso per cassazione.
Sulla decorrenza del termine breve per proporre il ricorso per cassazione si ...
Con l’ordinanza n. 281/2021, pubblicata il 12 gennaio 2021, la Corte di Cassazione si è occupata dei requisiti che la ditta artigiana deve avere per essere ammessa in via privilegiata al passivo di una società fallita.
Normativa di riferimento: ART. 2751 BIS N. 5 CODICE CIVILE – Crediti per retribuzioni e provvigioni, crediti dei coltivatori diretti, delle società o enti ...
Con l’ordinanza n. 74/2021, pubblicata il 7 gennaio 2021, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa all’efficacia probatoria delle buste paga ai fini dell’ammissione del lavoratore di una società fallita al passivo del fallimento di quest’ultima.
IL CASO: A seguito dell’intervenuto fallimento del proprio datore di lavoro, un lavoratore ...
Con la sentenza n. 23138/2020, pubblicata il 22 ottobre 2020, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa alle conseguenze derivanti dal mancato deposito nel giudizio di opposizione allo stato passivo della copia autentica del provvedimento impugnato.
IL CASO: Una società, quale procuratrice di una banca, depositava istanza di ammissione al passivo per un credito ...
Con la sentenza n. 22047/2020, pubblicata il 13 ottobre 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla sussistenza o meno dell’interesse dell’opponente al decreto ingiuntivo a riassumere il giudizio nel caso in cui lo stesso venga interrotto a seguito della sua dichiarazione di fallimento e sulla sua capacità processuale alla riassunzione.
Una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord, nel confermare l’orientamento costante della giurisprudenza di legittimità, ha statuito che, in tema di revocatoria fallimentare, l’oggetto della prova è costituito non dalla mera conoscibilità, secondo i parametri oggettivi riconoscibili da un soggetto di media diligenza ed avvedutezza, ma da una concreta situazione psicologica ...
Secondo quanto disposto dal comma 1 dell’art. 9 della legge fallimentare, competente per la dichiarazione di fallimento di un imprenditore è il Tribunale dove quest’ultimo ha la sede principale dell’impresa.
Dalla lettura della suddetta disposizione si presume che la sede principale dell’impresa coincide con la sede legale. Si tratta di un presunzione iuris tantum che, ...