Non è improcedibile l’opposizione allo stato passivo se il creditore opponente non produce la copia del provvedimento impugnato. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 9339/2021, pubblicata il 7 aprile 2021.
IL CASO: Nell’ambito di una procedura fallimentare, un creditore il quale era stato ammesso al passivo del fallimento per una somma inferiore a quella richiesta ...
Ai fini della prova della sussistenza dei requisiti di non fallibilità di cui all'art. 1, comma 2, della legge fallimentare, è sufficiente il deposito da parte dell’imprenditore dei bilanci degli ultimi tre esercizi, costituendo essi strumento privilegiato, in quanto idonei a chiarire la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. Non è necessario, invece, il deposito, anche, ...
E’ abbastanza frequente che successivamente al deposito di un’istanza di fallimento nei confronti dello stesso debitore vengano depositate altre istanze da parte di altri creditori. Una volta che il debitore sia venuto a conoscenza dell’esistenza della pendenza della prima istanza di fallimento attraverso la regolare notifica nelle forme previste dall’art. 15 della legge fallimentare, ...
Con la sentenza n. 9593/2021, pubblicata il 12 aprile 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla necessità o meno del deposito da parte del creditore nel giudizio di opposizione allo stato passivo della documentazione allegata nella fase sommaria di verifica.
IL CASO: La vicenda nasce dall’opposizione allo stato passivo promossa da una banca che si era visto rigettare la domanda ...
Con la sentenza n. 9370/2021, pubblicata l’8 aprile 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul dies a quo del termine per la riassunzione del processo nel caso di sua interruzione per l’intervenuta dichiarazione di fallimento di una parte.
IL CASO: La vicenda esaminata trae origine dal ricorso promosso da una società avverso una cartella esattoriale avente ad oggetto la ...
Con l’ordinanza n. 2308/2021, pubblicata il 2 febbraio 2021, la Corte di Cassazione si è pronunciata sul termine entro il quale può essere depositata, a pena di inammissibilità, l’istanza di ammissione al passivo di una società fallita per i crediti sorti nel corso di una procedura fallimentare, affermando che il limite è quello di un anno decorrente dal momento in ...
Secondo quanto disposto dall’art. 18 della legge fallimentare, contro la sentenza dichiarativa di fallimento, il debitore o qualunque interessato può proporre reclamo alla Corte di Appello che decide con sentenza. Avverso la sentenza che rigetta il reclamo, il reclamante può proporre ricorso per cassazione.
Sulla decorrenza del termine breve per proporre il ricorso per cassazione si ...
Con l’ordinanza n. 281/2021, pubblicata il 12 gennaio 2021, la Corte di Cassazione si è occupata dei requisiti che la ditta artigiana deve avere per essere ammessa in via privilegiata al passivo di una società fallita.
Normativa di riferimento: ART. 2751 BIS N. 5 CODICE CIVILE – Crediti per retribuzioni e provvigioni, crediti dei coltivatori diretti, delle società o enti ...
Con l’ordinanza n. 74/2021, pubblicata il 7 gennaio 2021, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa all’efficacia probatoria delle buste paga ai fini dell’ammissione del lavoratore di una società fallita al passivo del fallimento di quest’ultima.
IL CASO: A seguito dell’intervenuto fallimento del proprio datore di lavoro, un lavoratore ...
Con la sentenza n. 23138/2020, pubblicata il 22 ottobre 2020, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione relativa alle conseguenze derivanti dal mancato deposito nel giudizio di opposizione allo stato passivo della copia autentica del provvedimento impugnato.
IL CASO: Una società, quale procuratrice di una banca, depositava istanza di ammissione al passivo per un credito ...
Con la sentenza n. 22047/2020, pubblicata il 13 ottobre 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla sussistenza o meno dell’interesse dell’opponente al decreto ingiuntivo a riassumere il giudizio nel caso in cui lo stesso venga interrotto a seguito della sua dichiarazione di fallimento e sulla sua capacità processuale alla riassunzione.
Una recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord, nel confermare l’orientamento costante della giurisprudenza di legittimità, ha statuito che, in tema di revocatoria fallimentare, l’oggetto della prova è costituito non dalla mera conoscibilità, secondo i parametri oggettivi riconoscibili da un soggetto di media diligenza ed avvedutezza, ma da una concreta situazione psicologica ...
Secondo quanto disposto dal comma 1 dell’art. 9 della legge fallimentare, competente per la dichiarazione di fallimento di un imprenditore è il Tribunale dove quest’ultimo ha la sede principale dell’impresa.
Dalla lettura della suddetta disposizione si presume che la sede principale dell’impresa coincide con la sede legale. Si tratta di un presunzione iuris tantum che, ...
Con la sentenza n. 11364/2020 la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla sussistenza o meno del reato di inadempimento degli obblighi di assistenza familiare nei confronti del figlio minore allorchè sopravvenga il fallimento del padre imprenditore, obbligato al mantenimento.
Il caso: La Corte di appello di Firenze confermava la sentenza con cui Tizio era stato ...
Diritto Bancario - Commento alla Sent. Cass. Civ., Sez. I, n. 22380 del 06.09.2019.
Mercoledi 15 Luglio 2020
Di Massimo Di Rocco.
Interessantissima pronunzia della Suprema Corte in materia di inquadramento del “mutuo per stati di avanzamento lavori”, laddove la Cassazione riformula e, per taluni versi, motiva adeguatamente sui requisiti, parametri ed elementi sulla scorta dei quali individuare la collocazione del “mutuo ipotecario per SAL” nella categoria dei “mutui” e non nella residuale degli ...
Con la sentenza n. 10820/20, depositata il 5 giugno 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sugli effetti della dichiarazione di fallimento del debitore intervenuto dopo l’emissione dell’ordinanza di assegnazione delle somme pignorate in favore del creditore all’esito di un pignoramento presso terzi e nelle more del giudizio di opposizione promosso dal terzo pignorato avverso la ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 10511 del 3 giugno 2020 chiarisce termini e limiti entro cui la cancelleria fallimentare sia tenuta a notificare il ricorso per la dichiarazione di fallimento.
Normativa di riferimento: art. 15 terzo co. L. F. : “Il ricorso e il decreto devono essere notificati, a cura della cancelleria, all'indirizzo di posta elettronica certificata del debitore. . . L'esito ...
Con la sentenza n. 3872/2020, pubblicata il 17 febbraio 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sui tempi e sulle modalità del deposito dell’istanza di ammissione al passivo per i crediti sorti successivamente alla dichiarazione del fallimento del debitore.
IL CASO: La vicenda esaminata nasce dalla domanda di insinuazione tardiva al passivo del fallimento ex art. 101 della legge ...
E’ noto che una volta intervenuto il fallimento di una società, i creditori di quest’ultima possono chiedere di essere ammessi al passivo del suddetto fallimento. La domanda deve essere trasmessa a mezzo pec all’indirizzo di posta elettronica certificata del curatore indicato nell’avviso che quest’ultimo deve inviare ai creditori ai sensi dell’art. 92 della legge ...
Tribunale di Rieti – Sentenza n. 3/2019 del 7. 08. 2019 – giudice est. dott. ssa Roberta Della Fina - Rif. Normativi: art. 147 co. 5 R. D. n. 267 del 16 marzo 1942 – 2297 c. c. – 2497 c. c.
L’art. 147, L. Fall. , comma 5, trova applicazione anche alle ipotesi di estensione del fallimento di una società di capitali ad altre società di capitali che, con la prima, ...