Continuando il percorso relativo al sovraindebitamento e composizione della crisi, dopo il breve cenno rispetto ai criteri di ammissione al piano del consumatore, è opportuno individuare quelli relativi al debitore - non consumatore – non fallibile, categoria in cui si annoverano : - imprenditori commerciali non fallibili; - imprenditori commerciali cessati da oltre un anno; - ...
Con l’ordinanza n. 13006/2019, pubblicata il 15 maggio 2019, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sull’efficacia probatoria delle buste paga in sede di ammissione al passivo fallimentare del credito del lavoratore.
I Giudici di legittimità, con la suddetta decisione, hanno ribadito che le buste paga hanno piena efficacia probatoria della sussistenza del rapporto ...
Con la sentenza n. 10215/2019, pubblicata l’11 aprile scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al valore da attribuire, nell’ambito della verifica dello stato passivo di una società fallita, all’atto di riconoscimento del debito effettuato dall’imprenditore, successivamente dichiarato fallito. Secondo i giudici di legittimità: ...
Non ha diritto a ricevere il trattamento di fine rapporto da parte del Fondo di Garanzia Inps il lavoratore che non deposita l’istanza di ammissione al passivo nel fallimento del proprio datore di lavoro e a seguito della chiusura della procedura fallimentare non procede con il tentativo del pignoramento nei confronti del datore di lavoro tornato in bonis. Questo è quanto affermato ...
Con l’ordinanza n. 6978/2019, pubblicata l’11/03/2019, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alla revocabilità o meno del fallimento nel caso in cui l’unico creditore istante deposita l’atto di desistenza dopo l’emissione della sentenza dichiarativa della procedura concorsuale, ribadendo che il suddetto deposito non ne comporta la ...
Decisione: Ordinanza n. 1234/2019 Cassazione Civile - Sezione VI.
Venerdi 22 Febbraio 2019
Di Fulvio Graziotto.
Il socio illimitatamente responsabile dichiarato fallito ai sensi dell'art. 147 della legge fallimentare non è legittimato a contestare il fondamento della dichiarazione di fallimento della società, ma solo le condizioni che attengono alla sussistenza del vincolo sociale, e, quindi, alla sua personale fallibilità.
Nel fallimento di un imprenditore individuale la cui l'impresa ...
Di seguito 3 questioni di diritto risolte dalla Corte d’Appello di Catania:
1) alla cancellazione ed estinzione di una s.r.l., in assenza di un riparto e di un attivo riscosso dai soci, consegue il venir meno delle obbligazioni sociali?
2) quali sono i presupposti per la compensazione tra i crediti, ex art.1243 c.c.?
3) sussiste la legittimazione attiva del creditore in sede prefallimentare, ex art. 6 L.Fall., se è titolare di un credito contestato giudizialmente?
IL CASO Una S. p. A. - di seguito la società Alfa ...
Decisione: Ordinanza n. 1233/2019 Cassazione Civile - Sezione VI.
In tema di privilegio per prestazioni d'opera professionale, la domanda di insinuazione al passivo fallimentare proposta da uno studio associato fa presumere l'esclusione della personalità del rapporto d'opera professionale da cui quel credito è derivato, salvo che l'istante dimostri che il credito si riferisca ad una ...
Il contributo affronta il tema della Riforma fallimentare, rivolgendo particolare attenzione al neo-istituto dell'OCRI (Organismo di composizione della crisi delle imprese): l'elaborato esamina le modalità di applicazione, struttura e funzionamento dell'OCRI nonché le varie ipotesi prospettabili a seguito della sua attivazione. Il disegno di Legge recante il “Codice della ...
Con l’ordinanza n. 21734/2018, pubblicata il 6 settembre scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito ai presupposti necessari affinché possa intervenire il Fondo di Garanzia dell’INPS per il pagamento del trattamento di fine rapporto al lavoratore di una società quando quest’ultima è insolvente, ribadendo la necessità della ...
Ai fini del riconoscimento dell’indennità risarcitoria prevista dalla legge Pinto, il termine per il computo della ragionevole durata di una procedura fallimentare decorre dalla data di ammissione al passivo del credito e non dalla data del deposito della domanda di ammissione.
Così si è espressa la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 21200/2018, pubblicata il 27 ...
Con l’ordinanza n. 16103/2018, pubblicata il 19 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è nuovamente occupata della questione, abbastanza frequente, relativa all’individuazione dei presupposti per l’ammissibilità dell’istanza di ammissione al passivo (c. d. Ultratardiva) depositata oltre il termine di 12 mesi dal decreto di esecutività dello stato ...
Nel giudizio di opposizione allo stato passivo non è necessario che il creditore opponente depositi il fascicolo relativo al giudizio di verifica, essendo sufficiente indicare specificatamente i documenti di cui intende avvalersi.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 15627/2018, pubblicata il 14 giugno scorso.
Decisione: Ordinanza n. 4508/2018 Cassazione Civile - Sezione I.
Mercoledi 13 Giugno 2018
Di Fulvio Graziotto.
In tema di revocatoria fallimentare di compravendita stipulata in adempimento di contratto preliminare, l'accertamento dei relativi presupposti va compiuto con riferimento alla data del contratto definitivo, momento in cui il bene, uscendo dal patrimonio, viene sottratto alla garanzia dei creditori, rendendo irrilevante lo stato soggettivo con cui è assunta l'obbligazione, di cui l'atto ...
Decisione: Ordinanza n. 4218/2017 Cassazione Civile - Sezioni Unite.
Se, dopo la stipula di un contratto con una società estera, la società italiana costituisce una società da essa interamente partecipata, la quale presta al cliente estero alcuni servizi precedentemente resi dalla capogruppo, non può parlarsi di automatico subentro in via di fatto nel contratto, che si ...
Con l’ordinanza n. 3436/201, pubblicata il 13 febbraio scorso, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione concernente l’assoggettabilità o meno al regime della sospensione feriale dei termini processuali prevista dalla legge 7 ottobre 1969 n. 742 delle cause relative all’ammissione allo stato passivo del fallimento dei crediti nascenti dal rapporto di lavoro. Secondo ...
Decisione: Sentenza n. 52542/2017 Cassazione Penale - Sezione IV.
Martedi 13 Febbraio 2018
Di Fulvio Graziotto.
L'ordine del giudice che impone di non pagare i crediti sorti in data anteriore alla proposta di concordato costituisce una scriminante ed esclude la punibilità dell'eventuale reato per mancato versamento dei tributi. Massima: Nel caso in cui la domanda di concordato preventivo - presentata prima del termine ultimo previsto per il versamento dell'IVA scaduta - sia accolta, l'ordine del ...
Decisione: Cassazione Civile Sezioni Unite Sentenza n. 5054/2017.
Nei trasferimenti di azienda, la responsabilità per i debiti prevista dall'art. 2560 codice civile non può essere dilatata includendo obbligazioni non ancora venute alla luce, sulla sola base di un mero rischio di sopravvenienza passiva, anziché un debito già maturato e annotato nei libri contabili. ...
Il decreto ingiuntivo non opposto e non dichiarato esecutivo o dichiarato esecutivo successivamente alla dichiarazione di fallimento non è opponibile alla procedura concorsuale. Questo è quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 29975/2017, pubblicata il 13 dicembre scorso, la quale ha confermato il dominante orientamento degli stessi giudici di ...
Decisione: Sentenza n. 49507/2017 - Cassazione Penale - Sezione V.
Lunedi 18 Dicembre 2017
Di Fulvio Graziotto.
La coscienza e volontà di compiere un atto in pregiudizio dei creditori deve essere valutata in relazione al contesto specifico, allargando l’indagine all’accertamento - ove così dedotto - di essersi adoperato con risorse finanziarie personali per tentare di appianare la situazione debitoria della società. Massima: E' certamente astrattamente possibile che un ...