La III Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 54141/2017 torna a pronunciarsi in un caso di mancata ricezione dell'avviso dell'udienza camerale da parte del difensore la cui casella di posta elettronica certificata risultava “piena”.
Il caso: il Tribunale, in funzione di giudice del riesame, confermava l'ordinanza emessa dal g. i. p. di convalida del sequestro preventivo, ...
Con l’introduzione del domicilio digitale, previsto dall’art. 16 sexies del decreto legge 18 ottobre 2012 n. 170, come modificato dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014 n. 114, corrispondente all’indirizzo PEC che ogni avvocato deve indicare al Consiglio dell’Ordine di appartenenza, è stata depotenziata la portata ...
Da quando decorre il termine breve per impugnare una sentenza notificata a mezzo pec e successivamente a mezzo dell’Ufficiale Giudiziario?
La questione è molto attuale e di particolare importanza in quanto, dall’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto agli avvocati la facoltà di notificare gli atti giudiziari anche a mezzo pec, si è diffusa tra gli stessi legali la ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 26488 dell'8 novembre 2017 si pronuncia in merito alle conseguenze derivanti dalla notifica di un atto mediante deposito in cancelleria e non alla pec del procuratore costituito.
Il caso: la Corte d'Appello, investita del gravame proposto dal Ministero dell'interno, riformava la pronuncia resa dal Tribunale e per l'effetto rigettava la domanda di protezione ...
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24292 del 16 ottobre 2017, si è nuovamente occupata della questione relativa alle modalità di deposito, al momento dell’iscrizione al ruolo del ricorso per Cassazione, della sentenza di appello notificata a mezzo pec, confermando il principio già affermato dagli stessi giudici di legittimità con la sentenza n. 17450 del 14/07/2017, ...
Si segnala l'ordinanza n. 23289 del 5 ottobre 2017 con cui la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla validità di una notifica presso la cancelleria qualora l'avvocato nel proprio atto abbia dichiarato la PEC al fine di ricevere le comunicazioni di cancelleria (e non le notificazioni).
Il caso: Un avvocato proponeva ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost. , comma 7, ...
E’ possibile procedere alla notifica dell’intimazione di sfatto a mezzo pec senza il successivo invio della lettera raccomandata prevista dall’art. 660 cpc, qualora il soggetto intimato (società, ditte individuali, professionisti, ecc), è obbligato a dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata?
La questione è sorta con l’introduzione nel nostro ...
Qualora nel corso di un giudizio si verifichi un evento che comporti l’interruzione (es. morte, perdita della capacità di stare in giudizio, fallimento di una delle parti), la comunicazione del suddetto evento effettuata a mezzo pec dal legale della parte costituita al legale della controparte è idonea a far decorrere i termini per la riassunzione del processo?
E’ valida la notifica della sentenza presso la Cancelleria del Tribunale qualora la parte non abbia eletto domicilio nel luogo dove ha sede l’autorità giudiziaria presso la quale il giudizio è pendente e negli atti processuali non è stato indicato l’indirizzo di posta elettronica certificata.
Questo è quanto statuito dalla Sesta Sezione Civile della Corte di ...
Come è noto dal 1° luglio scorso, oltre alle cartelle di pagamento, anche gli avvisi di accertamento possono essere notificati a mezzo della posta elettronica certificata (Pec). Sulle modalità di notifica degli atti tributari a mezzo della posta elettronica certificata è intervenuta recentemente un’importante e interessante decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio ...
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 17048/2017, pubblicata il 11 luglio 2017, è stata chiamata nuovamente ad occuparsi della questione relativa alla validità o meno della notifica degli atti in Cancelleria, qualora la parte non abbia eletto domicilio nel comune dove si trova l’ufficio giudiziario davanti al quale è pendente il giudizio.
E’ nulla e non inesistente la notifica dell’atto di appello eseguita presso la Cancelleria anziché presso l’indirizzo di posta elettronica certificata del procuratore costituito nel giudizio di primo grado, né l’impugnazione è inammissibile.
Questo è quanto statuito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14958/2017, pubblicata il 15 giugno ...
Con la sentenza n. 20854 del 2 maggio 2017 la III° Sezione Penale della Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla validità o meno della comunicazione inviata al difensore a mezzo PEC all'indirizzo di posta elettronica certificata errato.
Nel caso in esame, la Corte d'Appello confermava la sentenza del Tribunale di Benevento che aveva condannato l'imputata, ritenuta la continuazione con i ...
La notifica di un atto alla pec del domiciliatario è valida anche se nell’elezione di domicilio non è stato indicato il suo indirizzo di posta elettronica certificata, non essendo necessaria la previa trascrizione dello stesso. La notifica al domiciliatario è condizionata solo dal fatto che l’indirizzo pec risulti da pubblici elenchi.
La relata di notifica del ricorso al difensore della controparte a mezzo pec priva della firma digitale è valida. Lo ha precisato la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 6518/2107, pubblicata il 14 marzo scorso.
Nel caso esaminato dai Giudici di Piazza Cavour era stata eccepita l’inammissibilità del ricorso per cassazione per nullità della notificazione eseguita a mezzo pec ...
Si segnala l'ordinanza del Tribunale di Torino del 10 febbraio 2017 che si pronuncia in tema di momento perfezionativo del deposito telematico degli atti, aderendo ad una tesi che si discosta dall'orientamento prevalente.
Il difensore depositava in data 12 ottobre 2016, in allegato ad una memoria istruttoria, una serie di documenti; la cancelleria, il giorno successivo, 13 ottobre 2016, rifiutava alcuni ...
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 1156 del 18 gennaio 2017 si pronuncia in tema di notifica tramite PEC, ai sensi dell’art. 15, comma 3, l. fall. , del ricorso per la dichiarazione di fallimento e del decreto di convocazione del debitore.
Nel caso in esame, la Corte d'Appello respingeva il reclamo proposto da R. W. , in proprio e nella qualità di socia unica e liquidatrice di (OMISSIS) s. ...
La Corte di Cassazione ha stabilito che per contestare la ricezione delle comunicazioni a mezzo pec inviate dalla cancelleria non e’ necessaria la querela di falso, essendo sufficiente la prova contraria.
L’attestazione telematica della Cancelleria fondata su dati desunti dai registri della cancelleria è idonea a provare sia l’avvenuta ricezione della comunicazione telematica sia il ...
La Corte di Cassazione, sezione Lavoro, nella sentenza n. 22486/2016 si occupa degli effetti delle comunicazioni via PEC da parte della cancelleria sul decorso del termine per impugnare.
Nell'ambito di una causa di lavoro proposta da un dipendente dell'Agenzia del Demanio volta a far dichiarare illegittimo il licenziamento e ottenere la reintegra nel posto di lavoro, la Corte di Appello, in riforma della ...
Si segnala l'ordinanza n. 19814/2016 con la quale la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla validità della notifica a mezzo PEC di un atto privo della dicitura nell'oggetto del messaggio: “Notificazione ai sensi della L. n. 53 del 1994".
Il caso: il sig. R. G. citava in giudizio la Provincia di Viterbo per sentirla condannare al risarcimento dei danni patiti in conseguenza di una insidia ...