Decisione: Sentenza n. 8373/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Le garanzie degli artt. 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori operano esclusivamente con riferimento all'esecuzione della attività lavorativa in senso stretto, non estendendosi agli eventuali comportamenti illeciti commessi dal lavoratore in occasione dello svolgimento della prestazione che possono essere liberamente accertati dal ...
Il datore di lavoro è tenuto ad evitare tali situazioni "stressogene" sul posto di lavoro, che incidano sul diritto alla salute anche in mancanza di un preciso intento persecutorio; e quindi a evitare che si manifestino azioni ostili, anche se numericamente limitate e in parte distanziate nel tempo, ma comunque tali da provocare una modificazione negativa, costante e permanente, della situazione lavorativa. ...
La Corte di Cassazione, nell'ordinanza n. 21984/2018 si pronuncia in merito alle conseguenze derivanti dal mancato invio da parte del CTU della bozza della relazione peritale ai consulenti delle parti.
Il caso: D. P. propone ricorso avanti alla Corte di Cassazione avverso la sentenza del Tribunale che ha rigettato il ricorso ex art. 445 c. p. c. , comma 6 proposto per ottenere il riconoscimento delle ...
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 21517/2018, si pronuncia in merito alla possibilità per il lavoratore in malattia di svolgere altra attività lavorativa, ricorrendo determinate condizioni.
Il caso: D. veniva destituito dal lavoro secondo la previsione di cui al R. D. n. 148 del 1931 sulla base di una contestazione disciplinare avente ad oggetto il fatto che il medesimo, durante un ...
Le modifiche apportate ai buoni lavoro - più noti come Voucher - (art. 54 bis D. L. 50/2017) dalla legge di conversione del D. L. 87/2018 creano poche certezze e lasciano molti dubbi soprattutto per le novità introdotte nel comparto turistico.
La prima incertezza è la definizione non espressa nel testo di legge “delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive che opero nel ...
Con l’ordinanza n. 21734/2018, pubblicata il 6 settembre scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito ai presupposti necessari affinché possa intervenire il Fondo di Garanzia dell’INPS per il pagamento del trattamento di fine rapporto al lavoratore di una società quando quest’ultima è insolvente, ribadendo la necessità della preliminare verifica da ...
La questione di diritto in esame riguarda la normativa vigente in tema di concorrenza per l’ex dipendente che intende avviare una propria attività autonoma, avente un oggetto similare all’impresa con cui ha interrotto il rapporto di lavoro subordinato.
Ciò detto, occorre innanzitutto premettere che la disciplina applicabile è alquanto eterogenea e va selezionata in funzione ...
Con la sentenza emessa dal Tribunale di BARI, Sezione Lavoro, pubblicata il 26. 4. 2018, vengono riconosciuti i principi di parità di trattamento e divieto di discriminazione sanciti nella Direttiva 1999/70/CE.
FATTO. Una docente con oltre 10 anni di professione mediante contratti a tempo determinato chiede al Tribunale di Bari una serie di diritti e fra questi, l'assunzione a tempo indeterminato e la ...
Secondo la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, in composizione monocratica di Giudice Unico della Pensioni (sentenza n. 303 depositata il 15. 05. 2018), spettano al dipendente pubblico che svolga attività lavorativa e titolare di pensione privilegiata, l’indennità integrativa speciale e la tredicesima mensilità sul trattamento pensionistico per i periodi in cui ...
Decisione: Sentenza n. 29753/2017 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Per il licenziamento durante il periodo di prova non è richiesto per legge l'atto scritto.
Il requisito della comunicazione per iscritto del licenziamento deve ritenersi assolto, in assenza della previsione di modalità specifiche, con qualunque modalità che comporti la trasmissione al destinatario del documento ...
Le condizioni migliorative dei trattamenti contrattuali, concesse spontaneamente dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti dell’azienda (e reiteratesi per anni, in modo tale da originare un beneficio da cd. “uso aziendale”), non si inseriscono, ex articolo 1340 codice civile nei contratti individuali dei singoli (con l’effetto di divenire irrevocabili), ma acquisiscono ...
Occorre ricordare come, la Corte Costituzionale recentemente investita della questione di costituzionale sul Dl 95/2012 convertito dalla legge 135/2012 che, in piena spending review, ha vietato la monetizzazione delle ferie maturate e non godute dai dipendenti pubblici, ne ha dichiarato la piena legittimità costituzionale nei termini che seguono.
A mente del terzo comma dell’articolo 435 c. p. c, per la notifica dell’appello nelle controversie di lavoro, tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di venticinque giorni.
L’appello notificato senza il rispetto del suddetto termine e’ improcedibile?
IL CASO: Un contribuente, nella fattispecie un datore di lavoro impugnava “estratti di ruolo” contenenti iscrizioni a ruolo di cartelle di pagamento relative a crediti vantati dall’INPS e che, a suo dire, non gli erano mai state notificate.
L’Ente Impositore (INPS) e la Riscossione Sicilia S. p. A. , si costituivano in giudizio chiedendo che il ricorso venisse rigettato per difetto ...
Il ricorso per Cassazione contro la sentenza di appello emessa nell’ambito di un giudizio relativo al rito Fornero deve essere notificato entro il termine breve di sessanta giorni decorrenti dalla comunicazione del provvedimento impugnato a mezzo pec dalla Cancelleria, pena l’inammissibilità.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 8686/2018 del 9 ...
Decisione: Sentenza n. 27669/2017 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
In tema di infortunio sul lavoro o malattia professionale, la richiesta del lavoratore di risarcimento dei danni, patrimoniali e non, derivanti dall'inadempimento datoriale, è idonea a fondare una domanda rispetto al quale il giudice dovrà applicare il meccanismo legale previsto dall'art. 10 D. P. R. n. 1124/65 anche ...
Decisione: Sentenza n. 26676/2017 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Venerdi 6 Aprile 2018
Di Fulvio Graziotto.
Lo scarso rendimento posto a base del licenziamento deve essere imputabile al lavoratore, provato dal datore di lavoro con riferimento alla media dei dipendenti, e connotato da enorme sproporzione e negligenza del lavoratore.
Il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento è legittimo solo qualora risulti provato, sulla scorta della valutazione complessiva dell'attività resa dal ...
E' legittimo il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo nei casi in cui la riorganizzazione delle attività - dettata dall'esigenza di incrementare i profitti aziendali - determini la soppressione di una posizione lavorativa, senza che necessiti che il presupposto di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo debba essere uno stato di crisi aziendale o una situazione di effettiva ...
Decisione: Sentenza n. 146/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Mercoledi 28 Febbraio 2018
Di Fulvio Graziotto.
Non è ipotizzabile un obbligo di sicurezza e prevenzione a carico del datore di lavoro per condotte del dipendente, poste in essere dopo il compimento della prestazione lavorativa richiesta, senza preventiva comunicazione secondo le direttive ricevute.
Principio: «Alla stregua dell'art. 2087 c. c. non è ipotizzabile a carico dell'imprenditore un obbligo di sicurezza e prevenzione anche in ...
Con l’ordinanza n. 3436/201, pubblicata il 13 febbraio scorso, la Corte di Cassazione ha affrontato la questione concernente l’assoggettabilità o meno al regime della sospensione feriale dei termini processuali prevista dalla legge 7 ottobre 1969 n. 742 delle cause relative all’ammissione allo stato passivo del fallimento dei crediti nascenti dal rapporto di lavoro. Secondo i Giudici di ...