Non ha diritto a ricevere il trattamento di fine rapporto da parte del Fondo di Garanzia Inps il lavoratore che non deposita l’istanza di ammissione al passivo nel fallimento del proprio datore di lavoro e a seguito della chiusura della procedura fallimentare non procede con il tentativo del pignoramento nei confronti del datore di lavoro tornato in bonis.
Decisione: Sentenza n. 31495/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Nel licenziamento per soppressione del posto di lavoro, il datore di lavoro deve provare che non sussisteva alcuna posizione di lavoro alla quale avrebbe potuto essere assegnato il lavoratore licenziato per l'espletamento di mansioni equivalenti a quelle svolte, e di non avere effettuato - per un congruo periodo di tempo successivo - alcuna ...
Decisione: Sentenza n. 31872/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Mercoledi 16 Gennaio 2019
Di Fulvio Graziotto.
Ove la realtà produttiva aziendale sia caratterizzata da una particolare specializzazione, il criterio dell'alta specializzazione non può ritenersi generico o arbitrario se giustificato nel peculiare e delicato contesto produttivo in cui esso è chiamato ad operare.
In materia di licenziamenti per riduzione di personale l'accordo sindacale raggiunto al termine della procedura di ...
Decisione: Sentenza n. 31487/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Massima:
Il licenziamento per cosiddetto scarso rendimento costituisce un'ipotesi di recesso del datore di lavoro per notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore, che, a sua volta, si pone come specie della risoluzione per inadempimento di cui agli artt. 1453 e segg. cod. civ. sicché, fermo restando che ...
Decisione: Sentenza n. 21036/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
L'eventuale assegnazione del lavoratore a mansioni non rispondenti alla qualifica rivestita non autorizza lo stesso a rifiutarsi aprioristicamente, e senza un eventuale avallo giudiziario, di eseguire la prestazione lavorativa richiestagli, in quanto egli è tenuto ad osservare le disposizioni per l'esecuzione del lavoro impartito ...
Con l’ordinanza n. 29920/2018, pubblicata il 20/11/2018, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dal mancato rispetto nella fase di appello nel rito del lavoro del termine di venticinque giorni tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione come previsto dal terzo comma dell’articolo 435 c. ...
Decisione: Sentenza n. 8373/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Le garanzie degli artt. 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori operano esclusivamente con riferimento all'esecuzione della attività lavorativa in senso stretto, non estendendosi agli eventuali comportamenti illeciti commessi dal lavoratore in occasione dello svolgimento della prestazione che possono essere liberamente accertati dal ...
Il datore di lavoro è tenuto ad evitare tali situazioni "stressogene" sul posto di lavoro, che incidano sul diritto alla salute anche in mancanza di un preciso intento persecutorio; e quindi a evitare che si manifestino azioni ostili, anche se numericamente limitate e in parte distanziate nel tempo, ma comunque tali da provocare una modificazione negativa, costante e permanente, della situazione lavorativa. ...
La Corte di Cassazione, nell'ordinanza n. 21984/2018 si pronuncia in merito alle conseguenze derivanti dal mancato invio da parte del CTU della bozza della relazione peritale ai consulenti delle parti.
Il caso: D. P. propone ricorso avanti alla Corte di Cassazione avverso la sentenza del Tribunale che ha rigettato il ricorso ex art. 445 c. p. c. , comma 6 proposto per ottenere il riconoscimento delle ...
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 21517/2018, si pronuncia in merito alla possibilità per il lavoratore in malattia di svolgere altra attività lavorativa, ricorrendo determinate condizioni.
Il caso: D. veniva destituito dal lavoro secondo la previsione di cui al R. D. n. 148 del 1931 sulla base di una contestazione disciplinare avente ad oggetto il fatto che il medesimo, durante un ...
Le modifiche apportate ai buoni lavoro - più noti come Voucher - (art. 54 bis D. L. 50/2017) dalla legge di conversione del D. L. 87/2018 creano poche certezze e lasciano molti dubbi soprattutto per le novità introdotte nel comparto turistico.
La prima incertezza è la definizione non espressa nel testo di legge “delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive che opero nel ...
Con l’ordinanza n. 21734/2018, pubblicata il 6 settembre scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito ai presupposti necessari affinché possa intervenire il Fondo di Garanzia dell’INPS per il pagamento del trattamento di fine rapporto al lavoratore di una società quando quest’ultima è insolvente, ribadendo la necessità della preliminare verifica da ...
La questione di diritto in esame riguarda la normativa vigente in tema di concorrenza per l’ex dipendente che intende avviare una propria attività autonoma, avente un oggetto similare all’impresa con cui ha interrotto il rapporto di lavoro subordinato.
Ciò detto, occorre innanzitutto premettere che la disciplina applicabile è alquanto eterogenea e va selezionata in funzione ...
Con la sentenza emessa dal Tribunale di BARI, Sezione Lavoro, pubblicata il 26. 4. 2018, vengono riconosciuti i principi di parità di trattamento e divieto di discriminazione sanciti nella Direttiva 1999/70/CE.
FATTO. Una docente con oltre 10 anni di professione mediante contratti a tempo determinato chiede al Tribunale di Bari una serie di diritti e fra questi, l'assunzione a tempo indeterminato e la ...
Secondo la Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio, in composizione monocratica di Giudice Unico della Pensioni (sentenza n. 303 depositata il 15. 05. 2018), spettano al dipendente pubblico che svolga attività lavorativa e titolare di pensione privilegiata, l’indennità integrativa speciale e la tredicesima mensilità sul trattamento pensionistico per i periodi in cui ...
Decisione: Sentenza n. 29753/2017 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Per il licenziamento durante il periodo di prova non è richiesto per legge l'atto scritto.
Il requisito della comunicazione per iscritto del licenziamento deve ritenersi assolto, in assenza della previsione di modalità specifiche, con qualunque modalità che comporti la trasmissione al destinatario del documento ...
Le condizioni migliorative dei trattamenti contrattuali, concesse spontaneamente dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti dell’azienda (e reiteratesi per anni, in modo tale da originare un beneficio da cd. “uso aziendale”), non si inseriscono, ex articolo 1340 codice civile nei contratti individuali dei singoli (con l’effetto di divenire irrevocabili), ma acquisiscono ...
Occorre ricordare come, la Corte Costituzionale recentemente investita della questione di costituzionale sul Dl 95/2012 convertito dalla legge 135/2012 che, in piena spending review, ha vietato la monetizzazione delle ferie maturate e non godute dai dipendenti pubblici, ne ha dichiarato la piena legittimità costituzionale nei termini che seguono.
A mente del terzo comma dell’articolo 435 c. p. c, per la notifica dell’appello nelle controversie di lavoro, tra la data di notificazione del ricorso all’appellato e la data dell’udienza di discussione deve intercorrere un termine non minore di venticinque giorni.
L’appello notificato senza il rispetto del suddetto termine e’ improcedibile?
IL CASO: Un contribuente, nella fattispecie un datore di lavoro impugnava “estratti di ruolo” contenenti iscrizioni a ruolo di cartelle di pagamento relative a crediti vantati dall’INPS e che, a suo dire, non gli erano mai state notificate.
L’Ente Impositore (INPS) e la Riscossione Sicilia S. p. A. , si costituivano in giudizio chiedendo che il ricorso venisse rigettato per difetto ...