La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 25131 del 19 settembre 2024 fa chiarezza in merito alla valenza probatoria di un messaggio di posta elettronica semplice a fronte della contestazione del destinatario della email circa la sua provenienza o il suo contenuto.
Il caso: Tizio, socio, amministratore e poi liquidatore della società Alfa s. r. l. conveniva in giudizio il commercialista della ...
Con la sentenza n. 2/2024 il CNF delinea la natura e l'ambito di operatività del divieto di produrre la corrispondenza del collega di cui all'art. 48 C. D. F.
Il caso: L'avv. Tizio veniva sottoposto a procedimento disciplinare per violazione degli artt. 9, 19 e 48 I comma del Codice Deontologico Forense, per essere venuto meno ai doveri di lealtà, correttezza, probità, dignità e ...
Con l'ordinanza n. 13366 del 15 maggio 2024 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla ammissibilità e validità di un accordo patrimoniale tra coniugi concluso anche prima della separazione avente ad oggetto la ripartizione delle spese quotidiane familiari.
Il caso:il giudice di pace di Roma rigettava la domanda proposta da Tizio nei confronti di Mevia per il pagamento della somma di ...
Si segnala la sentenza n. 1651/2023 della Corte d'Appello di Ancona che ha ritenuto valido l'avviso di convocazione inviato tramite email ordinaria, in difformità al dettato normativo dell'art. 66 disp. att c. c.
Il caso: Tizio e Mevia in qualità di condomini, convenivano in giudizio il Condominio Alfa al fine di far dichiarare nulla, annullabile o invalida, la delibera assembleare adottata in ...
La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 38144 del 18 settembre 2023 fa chiarezza in merito alla competenza a giudicare nel caso di diffamazione commessa a mezzo email.
Il caso: Il Tribunale di Palermo confermava la condanna, anche agli effetti civili, di Tizio per il reato di diffamazione ai danni di Caio, commesso inviando a plurimi destinatari un messaggio di posta elettronica ...
Con la sentenza n. 15345/2023 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla regolarità o meno di una notifica telematica inviata da una casella PEC ad una casella di posta elettronica ordinaria.
Il caso: Mevia, dirigente biologa presso l'Azienda Sanitaria, agiva davanti al Tribunale al fine di ottenere il riconoscimento delle differenze retributive per essere stata preposta, dapprima, alla ...
Con l'ordinanza n. 19155 del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione esamina il valore probatorio degli sms e delle email nell'ambito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per il rimborso di spese straordinarie in favore del figlio minore di ex conviventi.
Da più parti si ritiene che gli sms, le e-mail e possiamo aggiungere i WhatsApp, non possono essere portati come elementi di prova ...
Riprendendo il mio vecchio manuale di diritto costituzionale, mi sono soffermata su uno dei princìpi fondamentali che fanno della nostra Carta Costituzionale la più bella del mondo. Certo questa frase, questa affermazione è stata usata più volte quasi quanto quella che il nostro campionato di calcio è il più bello del mondo…. . ma non divaghiamo.
Decisione: Sentenza n. 29753/2017 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Per il licenziamento durante il periodo di prova non è richiesto per legge l'atto scritto.
Il requisito della comunicazione per iscritto del licenziamento deve ritenersi assolto, in assenza della previsione di modalità specifiche, con qualunque modalità che comporti la trasmissione al destinatario del documento ...
Con l’ordinanza n. 11606/2018, pubblicata il 14 maggio scorso, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa al valore probatorio dell’e-mail, affermando che la posta elettronica fa piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotta non ne disconosca la conformità ai fatti e alle cose medesime.
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 1822/2018 si pronuncia in merito alle modalità di acquisizione dei messaggi - sms, WhatsApp - e delle email e alla normativa applicabile.
Il caso: il Tribunale, in funzione di giudice del riesame, confermava il decreto di sequestro probatorio disposto dal Pubblico Ministero nell'ambito di un procedimento penale che vedeva l'odierna ricorrente, Tizia, indagata ...
Con la sentenza n. 52572 del 17 novembre 2017 la V Sezione Penale della Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla configurabilità del reato di cui all'art. 615 ter c. p. quando il responsabile sia a conoscenza della password di accesso.
Il caso: la Corte di Appello, in parziale riforma della sentenza con cui il Tribunale aveva condannato P. F. alla pena ritenuta di giustizia ed al risarcimento ...
Si segnala una interessante sentenza della Corte di Cassazione del 24 gennaio 2017 n. 1792, nella quale la Suprema Corte si pronuncia in tema di diritto del professionista al compenso su incarico conferito tramite email.
L'ingegnere G. P. otteneva un decreto ingiuntivo nei confronti di una società per l'importo di 8. 500,00, a titolo di compenso per le prestazioni professionali di consulenza ed ...
Benvenuti alla seconda puntata sul Portale Avvocatoandreani. it - Risorse legali di PCTfacile - Il primo Podcast Per Avvocati Tecnologici sul Processo Telematico e il Mondo Digitale.
Durante la pausa feriale Francesco Posati ha raccontato l'evoluzione professionale della comunicazione, sempre più “istantanea”. La posta elettronica oggi ci appare lenta e superata; non risponde più ...
Con provvedimento n. 303 del 13/07/2016 il Garante della Privacy ha dichiarato illegittimo il trattamento dei dati posto in essere dall'Università di Chieti e Pescara che tracciava e conservava diversi dati relativi all'utilizzo dei servizi internet e di posta elettronica da parte degli utenti dei propri sistemi.
La vicenda nasce dalle doglianze del personale dell'Ateneo che, rilevando profili di ...
La Sezione Penale della Corte di Appello di Taranto con la sentenza n. 24 dell'aprile 2016 si pronuncia su un caso di violazione della corrispondenza da parte di un coniuge mediante accesso alla casella di posta elettronica dell'altro coniuge.
Nel caso in esame il Tribunale di Taranto, in composizione monocratica, affermava la penale responsabilità della sig. ra Ma. in ordine al reato di cui all'art. 616 ...