Il difensore non ha più l'obbligo di indicare negli atti di parte l'indirizzo di posta elettronica certificata, né la facoltà di indicare uno diverso da quello comunicato al Consiglio dell'ordine o di restringerne l'operatività alle sole comunicazioni di cancelleria.
Il difensore deve indicare, piuttosto, il proprio codice fiscale. Ciò vale come criterio di univoca ...
Con l'ordinanza n. 7037/2020 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi della individuazione del soggetto obbligato al pagamento del compenso all'avvocato domiciliatario, in presenza di una procura alle liti conferita in forma congiunta.
Il caso: La Corte d'Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, in accoglimento del gravame dell'avvocato D. S. , dichiarava l'avvocato G. D. tenuto al pagamento del ...
Con l’ordinanza n. 19775/2019, pubblicata il 23 luglio scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla debenza o meno dell’IRAP da parte dell’avvocato che paga i compensi ai colleghi extradistretto e ai sostituti.
IL CASO: La vicenda esaminata dai Giudici di legittimità trae origine dal ricorso promosso da un avvocato avverso l’avviso di accertamento a ...
Con la sentenza n. 7674/2019, pubblicata il 19 marzo scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al giudice territorialmente competente a dirimere le controversie insorte tra avvocato dominus ed avvocato domiciliatario per il pagamento dei compensi professionali a quest’ultimo spettanti, affermando che la competenza spetta al giudice del luogo del domicilio del dominus tutte le volte in ...
Con la sentenza n. 6961/2019 la Corte di Cassazione interviene in materia di codice deontologico forense chiarendo quali obblighi sia tenuto ad osservare anche l'avvocato domiciliatario nei rapporti con il cliente del “dominus”.
Il caso: una società, la Alfa S. r. l. proponeva un esposto nei confronti dell'avv. A. G. dinanzi al Consiglio dell'Ordine competente, in cui lamentava la ...
Con l’ordinanza n. 24681/2018, pubblicata il 18 ottobre scorso, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alle conseguenze derivanti dalla notifica di un atto privo dell’indicazione del luogo di consegna nella relata, affermando che dovendo presumersi, in assenza di annotazioni contenute nella stessa relata, che la notificazione sia stata eseguita in uno dei luoghi prescritti ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 20946/201 si è pronunciata in merito alla invalidità di una notifica telematica effettuata all'indirizzo PEC, non indicato negli atti, del mero domiciliatario.
Il caso: Nell'ambito di un procedimento per il mantenimento e affidamento di un minore nato da genitori non uniti da matrimonio, promosso da D. M. nei confronti di A. R. , la Corte d'Appello, in ...
Con la sentenza n. 15056/2018, pubblicata l’11 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è occupata delle conseguenze relative alla notifica di un atto eseguita con esito negativo per trasferimento del difensore domiciliatario della parte destinataria, distinguendo il caso in cui il difensore domiciliatario eserciti la sua attività professionale nel circondario del Tribunale in cui si svolge la ...
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 12309/2018 torna a occuparsi di alcune problematiche afferenti la validità della notificazione tramite PEC al difensore domiciliatario dell'imputato/condannato.
Il caso:la Corte d'appello di Milano, in funzione di giudice dell'esecuzione, in accoglimento dell'istanza avanzata nell'interesse di V. M. rideterminava la pena in anni 6, mesi 1 e giorni 10 di ...
E’ nulla o inesistente la notifica dell’appello o del ricorso per cassazione al difensore costituito dalla parte appellata o del controricorrente esercente ex districtum e non all’altro procuratore anche domiciliatario?
A questa domanda ha fornito la risposta la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 1212/2018, pubblicata il 18 gennaio 2018, con la quale i giudici di legittimità ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 24660 del 19 ottobre 2017 si pronuncia in merito alla ammissibilità o meno di un atto di appello notificato al domiciliatario, che nelle more ha mutato il proprio indirizzo di studio.
Il caso: la Corte d'Appello dichiarava inammissibile, perché tardivo, l'appello proposto dal Comune di Busnago avverso la sentenza del Tribunale di Monza: il Collegio ...
Ai fini del riconoscimento del compenso professionale spettante all’avvocato domiciliatario è sufficiente il conferimento della procura alle liti e la sottoscrizione dell’atto, anche se quest’ultimo è stato redatto da un altro legale.
Questo è quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 3849/2017 del 2 maggio 2017, emessa dal Giudice di Pace di Milano.
La notifica di un atto alla pec del domiciliatario è valida anche se nell’elezione di domicilio non è stato indicato il suo indirizzo di posta elettronica certificata, non essendo necessaria la previa trascrizione dello stesso. La notifica al domiciliatario è condizionata solo dal fatto che l’indirizzo pec risulti da pubblici elenchi.