Licenziamento per giusta causa: è legittimo il licenziamento disciplinare per il venir meno del vincolo fiduciario qualora la dipendente compili per un apprezzabile lasso di tempo “report” infedeli relativi alle dichiarate visite ai clienti.
| Lunedi 30 Agosto 2021 |
La Suprema Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 22370 depositata il 5 agosto 2021, estremamente sintetica e precisa, ha sancito che, una volta che la Corte territoriale abbia ritenuto provato l'addebito contestato alla lavoratrice, e neppure da essa negato, consistente nel non aver effettuato “visite” a 24 clienti indicati nei 40 report consegnati alla azienda relativamente a 7 giorni lavorativi, il licenziamento per giusta cause diviene perfettamente legittimo.
Una simile condotta della lavoratrice, invero, integra una falsa attestazione dell'attività eseguita.
Da ciò è evidente che la condotta della ricorrente era preordinata a rappresentare un adempimento in realtà inesistente, volta, pertanto, dolosamente ad eludere il controllo datoriale e così connotata da quella gravità tale da pregiudicare l'affidabilità del datore sull'esatto adempimento delle prestazioni future ed idonea a sostenere l'invocata giusta causa.
Ne discende, la irrimediabile rottura del vincolo fiduciario con conseguente legittimità del licenziamento disciplinare per giusta causa e senza preavviso.