Con l’ordinanza n. 14486/2019, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla necessità o meno, nell’ambito del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che il creditore opposto, ai fini del riconoscimento della pretesa creditoria, debba formulare espressa domanda di accertamento del credito o è sufficiente che richieda la conferma del decreto ingiuntivo opposto.
L’Inps ha sostenuto che la domanda amministrativa al fine di ottenere l'indennità di accompagnamento non sia validamente proposta allorquando non risulta flaggata una delle due opzioni sul certificato medico on line relative alle condizioni sanitarie necessarie per ottenere la prestazione assistenziale; l'Istituto, in data 08. 03. 2019, ha provveduto ad inviare un documento di indirizzo ai propri ...
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 14363 del 27 maggio 2019 si pronuncia in merito alla possibilità per il danneggiato di specificare in corso di causa il danno patrimoniale, senza che ciò costituisca domanda nuova.
Il caso: F. D. conveniva avanti al Tribunale l'UCI e il sig. R. B. G, deducendo di essere stato vittima di un sinistro stradale, causato dalla condotta di guida del G. : ...
La domanda giudiziale avente ad oggetto lo scioglimento della comunione ereditaria è atto idoneo ad interrompere l’usucapione? A questa domanda ha fornito la risposta la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 11476/2019, pubblicata il 30 aprile scorso. Secondo i giudici di legittimità, l’usucapione è interrotto tutte le volte che nella domanda giudiziale di scioglimento ...
Il coniuge assegnatario della casa coniugale in sede di separazione, al fine di mantenere il suo diritto dopo il giudizio di divorzio in presenza di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti, ha l’onere di riproporre la domanda nel suddetto giudizio, pena la decadenza.
Questo è quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 10204/2019, pubblicata l’11 ...
Con la sentenza n. 834/2019 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi della distinzione tra mutatio libelli ed emendatio libelli, individuando i casi in cui ricorre l'uno o l'altro istituto.
Il caso: nell'ambito di una controversia tra un lavoratore di una società N. e due società subappaltatrici, la Corte di Appello, confermando la sentenza di primo grado, rigettava il ricorso; nel rito la ...
Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, anche se relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi.
Se i suddetti diritti di credito, sono anche inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo di un possibile giudicato o comunque "fondati" sul medesimo fatto costitutivo, le relative domande possono essere proposte in separati ...
Decisione: Ordinanza n. 25631/2018 Cassazione Civile - Sezione VI.
Nei giudizi soggetti al rito del lavoro, costituisce implicita istanza di rimessione in termini il deposito, con le note conclusive, di documenti formati successivamente tanto alla domanda, quanto al maturare delle preclusioni istruttorie; il giudice deve valutare se ricorrano i presupposti di cui all'art. 153 c. p. c. , ed in caso affermativo ...
Decisione: Ordinanza n. 2262/2018 Cassazione Civile - Sezione V.
L'Amministrazione finanziaria che si avveda in corso di causa che una eccezione del contribuente è corretta e da accogliere, ha il potere - dovere di ridurre la domanda originaria e non per questo deve rinnovare l'intero procedimento amministrativo di accertamento.
Massima: Poiché anche nel processo tributario le parti ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 10788 del 04 maggio 2018 si pronuncia in merito alla questione della decorrenza dell'assegno di mantenimento in favore dei figli.
Il caso: In sede di separazione dei coniugi S. M. e P. P. il Tribunale determinava un contributo a carico del primo di Euro 300,00 mensili per il mantenimento di ciascuna delle due figlie della coppia, conviventi con la madre.
Ai fini di individuare il tipo di impugnazione di una decisione e determinare l’applicabilità o meno della sospensione feriale dei termini processuali, non si deve tener conto del rito che si sarebbe dovuto applicare ma della qualificazione che il giudice a quo ha dato all’azione proposta in giudizio. Questo è il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. ...
In tema di liquidazione delle spese giudiziali opera sempre il criterio del limite di valore della domanda? A tale quesito ha dato riscontro la Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 182 dell'8 gennaio 2018.
Il caso: La sig. ra M. L. proponeva opposizione avverso un'ordinanza ingiunzione avanti al Giudice di Pace di Lecco, che nel respingere il ricorso, disponeva tuttavia la riduzione della sanzione al ...
La Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 21569 del 18/09/2017 chiarisce, per quanto riguarda le spese processuali, in quali ipotesi è ravvisabile la reciproca soccombenza.
Il caso: Il Tribunale rigettava l'appello proposto da B. A. contro la sentenza con cui il Giudice di Pace, in contraddittorio con la Prefettura di Roma, il Comune di Monte Argentario e l'Equitalia Sud spa, aveva ritenuto valida ...
Qualora nel giudizio di primo grado il Giudice nel rigettare la domanda giudiziale trascritta ai sensi degli artt. 2652 e 2653 c. c non abbia ordinato la cancellazione della domanda medesima, la suddetta omissione deve essere dedotta dalla parte interessata nel giudizio di appello, essendo preclusa in sede di giudizio di legittimità.