Decisione: Sentenza n. 24803/2016 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Martedi 16 Maggio 2017
Di Fulvio Graziotto.
Pur non potendo sindacare le scelte imprenditoriali, compete al giudice del merito verificare l'effettività della riorganizzazione addotta dal datore di lavoro per giustificare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Il caso.
Un impiegato amministrativo di una SRL impugnava il licenziamento per giustificato motivo oggettivo ritenendolo carente dei presupposti.
Con la sentenza n. 7924/2017, pubblicata il 28 marzo 2017, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro, ha chiarito i casi in cui il fondo di garanzia istituito presso l’INPS è tenuto a versare ai lavoratori dipendenti il trattamento di fine rapporto maturato nei confronti del datore di lavoro di quest’ultimi resosi inadempiente.
La legge 29 maggio 1982 n. 207 ha istituito presso ...
La Certificazione Unica (ex modello Cud), essendo documentazione di provenienza pubblica, e le buste paga sono documenti idonei a fornire la prova del credito da parte del lavoratore in sede fallimentare. Questo è quanto statuito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 10041/2017 pubblicata in data 20 aprile 2017.
IL CASO: un lavoratore a seguito della dichiarazione di fallimento del proprio ...
Sentenza n. 22322/2016 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Mercoledi 19 Aprile 2017
Di Fulvio Graziotto.
In caso di provvedimento disciplinare sfociato in licenziamento per giusta causa, i fatti non contestati tempestivamente possono comunque essere considerati quali elementi rafforzativi in relazione ad altri addebiti tempestivamente contestati, e può tenersi conto anche di precedenti disciplinari risalenti ad oltre due anni prima del licenziamento.
Il giudice tributario deve illustrare gli elementi fattuali e l'iter logico che hanno condotto a ritenere sussistenti i caratteri di gravità e sufficienza, tali da far ritenere l'intera contabilità complessivamente ed essenzialmente inattendibile, che giustifichino l'accertamento induttivo.
Il caso.
Una SRL, a seguito di ispezione congiunta della Direzione Provinciale del Lavoro e ...
Sentenza n. 1316/2017 Cassazione civile - Sezione Lavoro.
Giovedi 2 Marzo 2017
Di Fulvio Graziotto.
Ai fini dei rapporti di lavoro, per la configurabilità di un trasferimento d'azienda ai sensi dell'art. 2112 codice civile, non basta che la cessione di un ramo d'azienda comprenda beni organizzati e personale, ma deve trattarsi di un settore distinto idoneo a svolgere l'attività in modo autonomo.
Il caso.
Una società di telecomunicazioni cedeva un call center, qualificando ...
La Corte di Cassazione (Cass. 22 novembre 2016, n. 23738) ha ritenuto che la previsione di una pluralità di dirigenti a diversi livelli, con graduazione di compiti, sia ammissibile in organizzazioni aziendali complesse.
Ciò che rileva, infatti, è il riconoscimento anche al dirigente di un'ampia autonomia decisionale, circoscritta dal potere direttivo di massima del dirigente di livello ...
Se si assegnano mansioni al dirigente non consone alla sua professionalità, sono legittime le dimissioni per snaturamento della sua posizione nella scala gerarchica aziendale.
La Suprema Corte (Cass. 10 novembre 2016, n. 22938) ha avuto modo di pronunciarsi in tema di dimissioni del dirigente per mutamento sostanziale di posizione, con conseguente diritto all'indennità sostitutiva del preavviso. ...
Il Ministero del Lavoro ha comunicato che per il 2016 non sarà applicata alcuna rivalutazione delle prestazioni economiche inerenti il risarcimento per malattia professionale e infortunio per i lavoratori dei settori industria, agricoltura, per i medici radiologi e i tecnici di radiologia autonomi. Il Ministero ha pubblicato nel mese di settembre sul sito istituzionale quattro distinti decreti nei quali ...
L'art. 2087 c. c. non configura una forma di responsabilità oggettiva a carico del datore di lavoro; la responsabilità del datore di lavoro va collegata alla violazione degli obblighi di comportamento imposti da norme di legge o suggeriti dalle migliori conoscenze sperimentali o tecniche. Decisione: Cassazione - Sezione Lavoro: sentenza n. 12347/2016
Non sempre il superamento del periodo di comporto per malattia legittima il licenziamento del lavoratore. Sentenza n. 5310/2016 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Il caso.
Una dipendente di un supermercato veniva licenziata a seguito del superamento del periodo di comporto per malattia, ma il CCNL Cooperative di distribuzione non prevedeva, per tale caso, una causa di risoluzione del rapporto di ...
Il Ddl n. 2953, che è ora all'esame del Senato e che introduce importanti novità nell'ambito del processo civile, prevede modifiche al procedimento per decreto ingiuntivo, al regime delle impugnazioni e al rito del lavoro.
Vediamo nel dettaglio:
A) Quanto al procedimento di ingiunzione, il nuovo testo dell'art. 634 c. p. c. prevede che per richiedere ed ottenere il decreto ingiuntivo ...
La Cassazione con la sentenza n. 23793/2015 conferma l'orientamento già delineato dalla sentenza n. 11851/2015 in tema di risarcibilità in via autonoma del danno morale in caso di lesioni gravi.
Il caso: una dipendente delle Poste Italiane instaura una causa nei confronti della società datrice di lavoro per sentirla condannare al risarcimento dei danni dalla medesima patiti in occasione d'una rapina, ...
Per la Cassazione anche i dipendenti pubblici possono essere licenziati.
Giovedi 3 Dicembre 2015
Di Anna Andreani.
La sentenza n. 24157/2015 della Corte di Cassazione ha chiarito una questione che è stata oggetto di discussione e orientamenti giurisprudenziali contrastanti: quella della estensibilità anche al pubblico impiego dell'art. 18 dello St. Lav. , come modificato dalla legge Fornero e di recente dal Jobs Act.
Un dirigente di un Consorzio impugna il licenziamento disciplinare intimatogli con ...
Il caso riguarda la posizione previdenziale di un avvocato, che instaura una causa contro la Cassa di Previdenza ed Assistenza Forense per ottenere la condanna dell'Ente a far valere nella sua posizione assicurativa l'iscrizione per gli anni 1997, 1999 e 2000.
Sia in primo grado che in grado di appello i giudici accolgono la domanda del legale: in particolare la Corte territoriale ritiene che la L. n. ...
Il giudice di appello, confermando la sentenza di primo grado, respingeva l'impugnazione proposta dagli eredi (i fratelli del defunto) contro la sentenza del tribunale, che aveva rigettato le domande volte ad ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti, jure hereditatis e jure proprio (danno morale, biologico ed esistenziale), in conseguenza del decesso del proprio comune fratello avvenuto in seguito ad un ...
Abbiamo pubblicato su questo sito una nuova applicazione gratuita che consente di effettuare una simulazione del calcolo del risarcimento dovuto dall’ Inail in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale. Naturalmente, trattandosi di un nuovo sviluppo, raccomandiamo di controllare e verificare i risultati dei calcoli, e saremo a grati a tutti coloro che vorranno segnalare eventuali errori o ...
Cassazione civile Sez. lavoro: sentenza n. 26397 del 26/11/2013.
Lunedi 9 Dicembre 2013
Di Anna Andreani.
Il caso in esame riguarda il licenziamento disciplinare di un dipendente al quale la società datrice di lavoro aveva contestato un comportamento illecito che aveva minato irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra la società e il lavoratore: egli, in violazione delle direttive aziendali, aveva installato sul personal computer aziendale un software non autorizzato potenzialmente pericoloso per la ...
Cassazione sez. Lavoro, sentenza n. 23949 del 22/10/2013: causa di lavoro di una dipendente del Ministero del beni culturali e ambientali che assume di aver subito, da parte del suo datore di lavoro, comportamenti qualificabili come mobbing e volti alla dequalificazione della stessa, con conseguente richiesta di risarcimento danni conseguenti alla perdita dei compensi previsti nel contratto e alla perdita delle ...
Nel secondo trimestre 2013 si accentua la diminuzione su base annua del numero di occupati (-2,5%, pari a -585. 000 unità), soprattutto nel Mezzogiorno (-5,4%, pari a -335. 000 unità). La riduzione degli uomini (-3,0%, pari a -401. 000 unità) si associa a quella delle donne (-1,9%, pari a -184. 000 unità). Al persistente calo degli occupati più giovani e dei 35-49enni ...