Quando il datore di lavoro non ha obblighi di sicurezza e prevenzione

Decisione: Sentenza n. 146/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Quando il datore di lavoro non ha obblighi di sicurezza e prevenzione

Non è ipotizzabile un obbligo di sicurezza e prevenzione a carico del datore di lavoro per condotte del dipendente, poste in essere dopo il compimento della prestazione lavorativa richiesta, senza preventiva comunicazione secondo le direttive ricevute.

Mercoledi 28 Febbraio 2018

Principio: «Alla stregua dell'art.2087 c.c. non è ipotizzabile a carico dell'imprenditore un obbligo di sicurezza e prevenzione anche in relazione a condotte del dipendente che, pur non rientranti nella nozione di inopinabilità e di abnormità, siano state poste in essere successivamente al compimento della prestazione lavorativa richiesta, perché non rientranti nella suddetta prestazione e perché effettuate senza darne allo stesso preventiva comunicazione secondo le direttive impartite. Corollario di tale principio è che la parte datoriale non incorre nella responsabilità di cui alla norma codicistica per non avere fornito le attrezzature necessarie a tutelare l'integrità psico-fisica del lavoratore nello svolgimento della non prevista prestazione né di non avere esercitato il controllo sulla conseguente esecuzione nel rispetto dei paradigmi di sicurezza legislativamente richiesti.»

Osservazioni.

La Suprema Corte ha statuito il principio di diritto, col quale - in estrema sintesi - esclude la responsabilità del datore di lavoro anche nei casi in cui i lavoratori abbiamo svolto attività dopo quelle richieste e senza darne preventiva comunicazione secondo le direttive aziendali; ipotesi che si affianca a quelle già affermate in cui le condotte dei lavoratori fossero assolutamente inopinabili e/o abnormi, tali da escludere che il datore di lavoro potesse prevederle.

Nel caso oggetto di pronuncia, il datore di lavoro aveva: a) l'onere di provare la dipendenza del danno da causa a lui non imputabile; b) impartito direttive ai dipendenti di interpellare il datore di lavoro prima di svolgere attività non reviste rispetto alla prestazione richiesta.

Al fine dell'esclusione di responsabilità, è quindi importante che vengano impartite ai lavoratori le opportune direttive in tal senso.

Giurisprudenza rilevante.

Cass. 3788/2009

Cass. 3498/2004

Cass. 8855/2013

Disposizioni rilevanti.

Codice civile

Vigente al: 25-02-2018

Art. 1218 - Responsabilità del debitore

Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile.

Art. 2087 - Tutela delle condizioni di lavoro

L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

Allegato:

Cassazione civile Sez. lavoro Sentenza n. 146 del 05/01/2018


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