La Suprema Corte con l’ordinanza n. 10725 del 17 aprile 2019 ribadisce alcuni principi ormai consolidati in giurisprudenza in tema di mobbing lavorativo.
Per mobbing si intende una condotta tenuta dal datore di lavoro, o da anche da un superiore gerarchico del prestatore di lavoro subordinato, sistematica e protratta nel tempo e che abbia il contenuto di comportamenti ostili e prevaricatori nei ...
Il datore di lavoro è tenuto ad evitare tali situazioni "stressogene" sul posto di lavoro, che incidano sul diritto alla salute anche in mancanza di un preciso intento persecutorio; e quindi a evitare che si manifestino azioni ostili, anche se numericamente limitate e in parte distanziate nel tempo, ma comunque tali da provocare una modificazione negativa, costante e permanente, della situazione lavorativa.
Decisione: Ordinanza n. 7844/2018 Cassazione Civile - Sezione Lavoro.
Il caso. Un funzionario bancario ricorreva al Tribunale ...
Cassazione sez. Lavoro, sentenza n. 23949 del 22/10/2013: causa di lavoro di una dipendente del Ministero del beni culturali e ambientali che assume di aver subito, da parte del suo datore di lavoro, comportamenti qualificabili come mobbing e volti alla dequalificazione della stessa, con conseguente richiesta di risarcimento danni conseguenti alla perdita dei compensi previsti nel contratto e alla ...