La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 635/2024 si pronincia in merito agli effetti di una notifica effettuata presso il difensore costituitoo anziché al difensore presso cui la parte ha eletto domicilio.
Il caso: La società Delta otteneva decreto ingiuntivo nei confronti della società Alfa Sas, per il pagamento del corrispettivo della fornitura di merci; Tizio, in proprio e quale ...
Con l’ordinanza n. 27540/2023, pubblicata il 28 settembre 2023, la Corte di Cassazione si è pronunciata sui presupposti affinchè possa essere considerata valida la notifica di un atto eseguita ai sensi dell’art. 140 c. p. c. , per compiuta giacenza, all’indirizzo di residenza del destinatario risultante dal certificato anagrafico.
Quando si deve notificare uno sfratto (per morosità o per finita locazione), può accadere di imbattersi in una difficoltà pratica piuttosto fastidiosa, che si presenta allorché il conduttore abbia omesso di regolarizzare la sua posizione anagrafica presso il Comune di dimora effettiva, lasciando la residenza formale presso un precedente indirizzo.
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 6457/2023 chiarisce in quale ipotesi può ritenersi valida la notificazione dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di merito, susseguente ad un procedimento cautelare, effettuata non alla parte personalmente, ma nel domicilio da questa eletto nel corso del procedimento cautelare presso il proprio difensore.
Con l'ordinanza n. 26963 del 14 settembre 2022 la Corte di Cassazione fa chiarezza in merito alle conseguenze processuali derivanti dalla notifica dell'atto di opposizione al decreto ingiuntivo effettuata presso la residenza personale dell'opposto e non presso il domicilio eletto.
Il caso: il giudice di pace, accogliendo l'eccezione sollevata in giudizio dall'opposto, dichiarava l'inammissibilità ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 15564 del 16 maggio 2022 torna ad occuparsi delle conseguenze derivanti dalla notifica di un atto di appello presso il vecchio indirizzo di studio del procuratore della controparte, pur ancora indicato nell'albo del locale Consiglio dell'ordine.
Il caso: Tizio conveniva in giudizio Mevio innanzi il Tribunale, invocando l’accertamento del suo inadempimento agli ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 9332/2022 fa chiarezza sulle conseguenze derivanti dalla notifica di un atto di appello nei confronti dell'originario difensore revocato dal cliente, in luogo del difensore nominato in sua sostituzione.
Il caso: La Corte d'appello di Cagliari dichiarava inammissibile l'appello promosso dalla Assicurazione Delta avverso la sentenza del Tribunale con la quale essa, quale ...
Con l’ordinanza n. 27412/2021, pubblicata l’8 ottobre 2021, la Corte di Cassazione si è occupata della questione relativa alla validità o meno, ai fini dell’interruzione della prescrizione, della notifica dell’atto di costituzione in mora al debitore presso il luogo di lavoro.
IL CASO: La vicenda sottoposta al vaglio della Suprema Corte di Cassazione nasce dal giudizio ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 22909 del 21 ottobre 2020 si pronuncia in merito alla validità o meno di una notifica di un appello effettuata presso il difensore di primo grado non domiciliatario.
Il caso: A. L. propone ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Sicilia, sez. dist. di Catania, che, in accoglimento dell'appello dell'Ufficio, ...
Con la sentenza n. 20866/2020, pubblicata il 30 settembre 2020, le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione hanno risolto il contrasto giurisprudenziale sorto all’interno delle Sezioni Civili in merito alla validità o meno della notifica della sentenza eseguita presso la sede della Pubblica Amministrazione priva dell’indicazione del difensore che ha seguito il giudizio di primo grado, ...
Con l'ordinanza n. 21657 del 5 settembre 2018 la Suprema Corte di Cassazione è tornata sulla questione delle conseguenze derivanti dalla notifica di una sentenza presso la cancelleria del Tribunale ove il destinatario ha eletto il domicilio.
Il caso: Il Tribunale dichiarava inammissibile, perché tardivo, l'appello proposto dall'Automobil Club d'Italia ACI avverso la sentenza con cui il ...
Con la sentenza n. 15056/2018, pubblicata l’11 giugno scorso, la Corte di Cassazione si è occupata delle conseguenze relative alla notifica di un atto eseguita con esito negativo per trasferimento del difensore domiciliatario della parte destinataria, distinguendo il caso in cui il difensore domiciliatario eserciti la sua attività professionale nel circondario del Tribunale in cui si svolge la ...
Nel nostro ordinamento giuridico non si rinvengono norme che limitano il numero dei difensori che ogni parte può nominare per essere rappresentata in un giudizio.
E’ quindi frequente che nei giudizi una parte affidi la rappresentanza processuale a due avvocati con domicilio in due studi distinti. In questi casi, una delle questioni affrontate dalla giurisprudenza riguarda le modalità di ...
Nell'ambito del processo in absentia dell'imputato, particolare importanza riveste il nuovo art. 162 bis comma 4 c. p. p. sull'elezione di domicilio dell'imputato presso il difensore.
Dal legislatore sordo al principio della conoscenza effettiva del processo alla disciplina del processo in absentia dell'imputato. Tempi difficili per chi rimarca le ragioni dello Stato di diritto. La gente cerca capri ...
La Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 24660 del 19 ottobre 2017 si pronuncia in merito alla ammissibilità o meno di un atto di appello notificato al domiciliatario, che nelle more ha mutato il proprio indirizzo di studio.
Il caso: la Corte d'Appello dichiarava inammissibile, perché tardivo, l'appello proposto dal Comune di Busnago avverso la sentenza del Tribunale di Monza: il Collegio ...