A cura della Redazione.
L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di dicembre 2020, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di legge, come ad esempio l'adeguamento del canone di locazione, la rivalutazione dell'assegno per il coniuge nelle separazioni e la rivalutazione delle pensioni, sale dello 0,3% portandosi a quota 102,3.
Le variazione congiunturale rispetto all'anno scorso rimane negativa (-0,2%) mentre torna con il segno più la variazione rispetto allo stesso mese di due anni fa (+0,2%).
Nell'anno della pandemia, i prezzi al consumo registrano una diminuzione media pari a -0,2% e l'inflazione resta negativa per l'ottavo mese consecutivo. Questo nonostante che i prezzi dei prodotti alimentari continuino a registrare alcuni aumenti, anche se in misura ridotta rispetto al primo lock-down, compensati dal calo dei beni energetici.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI |
102,3 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente |
+0,3 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente |
-0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+0,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
19 febbraio 2021
Applicazioni di Calcolo
Come di consueto, abbiamo aggiornato tutte le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FO, compresi gli indici di riferimento relativi ai titoli di stato per il calcolo del maggior danno:
Titoli di Stato
Si confermano sostanzialmente invariati i rendimenti dei BOT (-0,5 %) con il rendistato che scende ancora allo 0,25%, anche se è ragionevole attendersi un rialzo nei prossimi mesi, qualora lo spread dovesse confermare la tendenza al rialzo di questi ultimi giorni, dovuta principalmente alle incertezze sulla situazione a livello politico nel nostro Paese.
Ricordiamo che il rendistato, utilizzato come parametro principale per il calcolo del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie, è il rendimento medio lordo mensile dei BTP con durata residua superiore ad un anno quotati alla Borsa Italiana.
Paniere dei Prezzi
In data mercoledi 3 febbraio 2021 l'ISTAT pubblicherà, come ogni anno, il nuovo paniere dei prezzi al consumo utilizzato per il calcolo degli indici NIC e FOI.
La diffusione del comunicato sarà preceduta da un briefing riservato ai giornalisti delle agenzie di stampa accreditate.
Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI
L'aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI sul proprio sito.
Per agevolare la consultazione pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno relativo alla prossima diffusione.
Oltre che in questo articolo, la data di pubblicazione del prossimo indice istat è riportata anche in molte delle nostre applicazioni di calcolo.
Comunicato ISTAT
Nel mese di dicembre 2020, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% su base mensile e diminuisca dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente); la stima preliminare era -0,1%.
In media, nel 2020 i prezzi al consumo registrano una diminuzione pari a -0,2% (da +0,6% del 2019). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’“inflazione di fondo”), i prezzi crescono dello 0,5% (come nel 2019) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (da +0,6% del 2019).
L’inflazione rimane negativa per l’ottavo mese consecutivo, a causa dei prezzi dei Beni energetici (-7,7%, da -8,6% del mese precedente) il cui calo meno marcato, insieme con quello dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -1,6% a -0,7%), è però compensato dal rallentamento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,2% a +1,6%), determinando così la stabilità della flessione dell’indice NIC.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a +0,6% (da +0,4% di novembre) e quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,8%), solo in parte compensata dalla diminuzione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,0%).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona dimezzano la loro crescita su base annua a +0,6% (da +1,2%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto sono stabili a -0,3%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,3% su base annua (come a novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2020 è pari a -0,1% (era +0,6% nel 2019).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% rispetto a dicembre 2019. La variazione media annua del 2020 è pari a -0,3% (era +0,5% nel 2019).
Nell’approfondimento si analizza l’impatto che l’inflazione, misurata dall’IPCA, ha avuto nel 2020 sulle famiglie distinte per livelli di consumo, in particolare su quelle con minore e maggiore capacità di spesa.