Con l’ordinanza n. 23989/2020, pubblicata il 29 ottobre 2020, la Corte di Cassazione si è pronunciata sulla configurabilità o meno dell’accettazione tacita dell’eredità da parte dai chiamati tutte le volte in cui questi ultimi impugnano un avviso di accertamento notificatole dall’Agenzia delle Entrate per un obbligazione tributaria del de cuius.
Com’è noto l’eredità di una persona deceduta si acquista con l’accettazione, che può essere espressa o tacita. L’accettazione espressa può essere pura e semplice o con il beneficio d’inventario. L’accettazione tacita, invece, si ha quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua ...
Per i debiti ereditari chi eccepisce l’esistenza di altri coeredi, nonché la divisione "pro quota" del debito ereditario, ha l’onere di provarne l’esistenza, la consistenza numerica (agli effetti della eccepita divisione del debito in proporzione della rispettiva quota ereditaria), il titolo alla successione e la stessa qualifica di eredi. Questo è il principio ...
Il chiamato all’eredità non risponde dei debiti tributari del de cuius in quanto l’accettazione dell’eredità è una condizione imprescindibile affinchè possa configurarsi l’obbligo del suddetto chiamato al pagamento. Incombe sull’amministrazione finanziaria fornire la prova dell’avvenuta accettazione.
Questo è quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 17970/2018, pubblicata il 9 luglio scorso.
E’ legittima la notifica da parte dell’Inps della cartella di pagamento al chiamato all’eredità per debiti contributivi del defunto in pendenza della procedura di liquidazione dei beni ereditari nel caso in cui vi è accettazione dell’eredità con il beneficio dell’inventario.
Questo è quanto statuito dalla Corte di Cassazione con la sentenza ...