A cura della Redazione.
L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di giugno 2021, utilizzato per la rivalutazione del canone di locazione, dell'assegno per il coniuge nelle separazioni, delle pensioni ecc., aumenta di due decimi di punto e raggiunge quota 103,8.
La variazione congiunturale rispetto allo scorso anno sale a +1,4% e in particolare, per calcolare l'aumento dell'affitto, le percentuali da utilizzare sono: +1,4% per la rivalutazione al 100% e +1,05% per la rivalutazione al 75%.
In base a quanto si legge nel comunicato dell'Istat, l'inflazione non accenna a diminuire soprattutto per la corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti e dei beni energetici in generale che salgono del 14,1%, cosa che si verifica ormai con una certa regolarità nel periodo estivo.
L'inflazione acquisita per il 2021 sale leggermente al 1,3% (era 1,2% a maggio).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI |
103,8 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente |
+0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente |
+1,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,1 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
11 agosto 2021
Applicazioni di Calcolo
Abbiamo aggiornato il nuovo valore dell'indice FOI in tutte le nostre applicazioni di calcolo che lo utilizzano, così come sono stati aggiornati i principali indici di riferimento relativi ai titoli di stato per il calcolo del maggior danno che mensilmente sono pubblicati dalla Banca d'Italia:
Titoli di Stato
Aggiornamento:
Tocca il minimo storico il rendimento medio dei BOT che raggiunge per la prima volta il mezzo punto percentuale in negativo (-0,5%).
Anche il rendistato conferma il calo dei rendimenti e inverte la tendenza rispetto all'andamento degli ultimi mesi tornando a quota 0,46%.
Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI
L'aggiornamento delle nostre applicazioni avviene sempre nello stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI sul proprio sito (il comunicato stampa avviene di solito in mattinata).
Per comodità di consultazione pubblichiamo in questa pagina e nelle nostre applicazioni la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno relativo alla prossima diffusione.
Comunicato ISTAT
Nel mese di giugno, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’inflazione continua a essere dovuta soprattutto alla crescita sostenuta dei prezzi dei beni energetici (che accelerano lievemente da +13,8% di maggio a +14,1%) sia della componente regolamentata (da +16,8% a +16,9%) sia di quella non regolamentata (da +12,6% a +12,8%). Sono poi da segnalare, da un lato, la ripresa della crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da una variazione tendenziale nulla a +1,0%) e l’attenuarsi della flessione di quelli degli alimentari lavorati (da -1,1% a -0,4%), e dall’altro i cali più marcati dei prezzi degli alimentari non lavorati (da -0,4% a -1,1%) e di quelli dei servizi relativi ai trasporti (da -0,2% a -1,4%).
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +0,2% di maggio a +0,3%.
Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei beni energetici non regolamentati e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7% per entrambi), solo in parte compensata dalla flessione dei prezzi degli alimentari non lavorati (-1,3%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (-0,5%).
L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,3% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una flessione meno ampia (da -0,9% a -0,7%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +1,4% a +1,6%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua (da +1,2% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,4% su base annua.
Nell’approfondimento si analizza l’impatto che l’inflazione, misurata dall’IPCA, ha avuto nell’ultimo semestre sulle famiglie distinte per livelli di consumo.