Illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre.

Illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre.

La regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell'ordine dai medesimi concordato.

Lunedi 2 Maggio 2022

Con un comunicato del 27 aprile 2022 l'Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale ha reso noto il seguente testo:

“Riunita in camera di consiglio, la Corte Costituzionale ha esaminato le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell'ordinamento italiano, l'attribuzione del cognome ai figli. In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.

In attesa del deposito della sentenza, le norme censurate sono state dichiarate illegittime per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest'ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

La Corte ha ritenuto discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre.

Nel solco del principio di eguaglianza e nell'interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell'identità personale.

Pertanto, la regola diventa che il figlio assume il cognome di entrambi i genitori nell'ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano, di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due.

In mancanza di accordo sull'ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori, resta salvo l'intervento del giudice in conformità con quanto dispone l'ordinamento giuridico.

La Corte ha, dunque, dichiarato l'illegittimità costituzionale di tutte le norme che prevedono l'automatica attribuzione del cognome del padre, con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi.

È compito del legislatore regolare tutti gli aspetti connessi alla presente decisione.

La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane”.

Sulla scia della decisione della Consulta, si segnala la recentissima decisione del Tribunale di Pesaro che, primo in Italia, con decreto del 28 aprile, immediatamente esecutivo, in accoglimento dell'istanza della madre di una bambina, ha disposto l'aggiunta del cognome materno a quello del padre, nonostante il dissenso di quest'ultimo., affermando che l’aggiunta del cognome della madre è in linea con l’interesse del minore.

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