Per la Suprema Corte poiché l'art. 4, comma terzo, della L. n. 40/2004 vieta il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita all'estero, da parte di coppie dello stesso sesso, limitando l'uso di siffatte tecniche solo per le ipotesi di infertilità patologica, non può essere accolta la richiesta di correzione dell'atto di nascita, registrato con l'indicazione della sola madre ...
Nell'ipotesi di pronuncia di affidamento preadottivo, la madre biologica che al momento del parto si sia avvalsa della facoltà di non essere nominata nell'atto di nascita, perde il diritto di riconoscere il figlio. A seguito della richiesta di fissazione del termine per il riconoscimento, qualora non venga disposta la sospensione del procedimento e si giunga alla pronuncia dell'affidamento preadottivo, il ...
La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 4677 del 5 febbraio 2021 si è pronunciata in merito al diritto della madre collocataria di costituirsi parte civile nel procedimento penale contro il padre che non adempie all'obbligo di mantenimento.
Il caso: La Corte di appello di Brescia, in parziale riforma di quella del Tribunale di Crema, rideterminava la pena irrogata a ...
Con la sentenza n. 29977/2020 la Corte di Cassazione si pronuncia in merito alla possibilità per il genitore collocatario di chiedere l'aumento dell'assegno di mantenimento del figlio, studente fuori sede.
Il caso: Tizia chiedeva al Tribunale di Lecce l'aumento, da Euro 200 a Euro 450, dell'assegno di mantenimento a carico del padre Caio per il figlio maggiorenne, studente fuori sede; il Tribunale ...
La Corte Costituzionale con la recentissima sentenza n. 286 del 21/12/2016 ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di Appello di Genova in tema di attribuzione del cognome materno al figlio.
Il caso: il Tribunale ordinario di Genova respingeva il ricorso proposto da due genitori avverso il rigetto, da parte dall'ufficiale dello stato civile, della richiesta di ...
Ai primi di gennaio è stata data ampia risonanza alla notizia che la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per aver violato i diritti di una coppia di coniugi ai quali era stata negata la possibilità di attribuire alla figlia il cognome della madre anziché quello del padre. Nella sentenza, che diverrà definitiva tra 3 mesi, i giudici sottolineano che ...