Nell'applicazione per il calcolo degli interessi con acconti a scalare abbiamo aggiunto la possibilità di inserire uno o più crediti successivi rispetto a quello iniziale.
Il credito iniziale continuerà ad essere inserito nell'apposito campo "Credito" e, per facilitare la compilazione, l'inserimento di eventuali nuovi crediti avviene nella stessa sezione degli acconti che cambia nome in "ACCONTI e ULTERIORI CREDITI".
Poiché la sezione è unica bisogna specificare il tipo di movimento che si sta inserendo, motivo per cui si è introdotta una nuova colonna denominata "Tipo" che può assumere due valori: "acconto" o "credito".
Fig. 1
Ogni volta che si inserisce una nuova riga il tipo del movimento assume per default il valore "acconto" per cui, nel caso degli acconti, sostanzialmente non cambia nulla rispetto a prima.
L'unica differenza la troviamo quando si inserisce un nuovo credito: in questo caso bisogna semplicemente ricordarsi di cambiare il tipo del movimento in "credito".
Per quanto riguarda il contenuto del campo "Data" precisiamo che per gli acconti si riferisce al giorno in cui il debitore ha versato l'acconto, mentre per i nuovi crediti è la data dalla quale la nuova somma dovuta, che si aggiunge al credito preesistente, inizia a produrre interessi a favore del creditore (generalmente tale data è la scadenza del pagamento).
Infine, per rendere più chiaro lo sviluppo del calcolo, abbiamo aggiunto nel prospetto finale alcune righe di totalizzazione parziale, identificate dalla dicitura “residuo al...”, che riassumono la situazione del credito e degli interessi residui in seguito a ciascun evento.
Fig. 2
Questa modifica risulta particolarmente utile in ragione dell'art. 1194 c.c. il quale stabilisce che gli acconti siano utilizzati per decrementare in primis la quota interessi e successivamente la quota capitale, per cui non è sempre facile capire in che misura gli acconti versati dal debitore contribuiscano a ridurre il debito complessivo.
Rimane sempre valida infine la possibilità di inserire i singoli movimenti in qualsiasi ordine (ad esempio prima gli acconti e poi i crediti o viceversa), perché l'applicazione, prima di elaborare il prospetto, effettua sempre l'ordinamento in base alla data.
Ricordiamo infine che l'applicazione consente di utilizzare tre tipologie di interessi: legali, moratori e a tasso fisso.
Per quanto riguarda gli interessi moratori sono previste inoltre le stesse opzioni dell'applicazione principale, ossia l'applicazione della normativa previgente per le transazioni concluse entro il 31/12/2012 e la maggiorazione in caso di prodotti agroalimentari.