Si ridimensiona leggermente l'indice Istat. Sempre positiva la variazione rispetto all'anno precedente.
Giovedi 15 Giugno 2017 |
L'indice Istat FOI del mese di maggio 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari tra cui, ad esempio, l'affitto, l'assegno di mantenimento per il coniuge e le pensioni, scende dello 0,2% tornando a quota 101,1.
Cala leggermente anche l'inflazione acquisita per il 2017 (+1,2% contro +1,4% di maggio) e rimane positiva la variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, anche se inferiore rispetto a quella di aprile (+ 1,4% contro + 1,7%).
Le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono quindi le seguenti: 1,4% al 100% e 1,05% al 75%.
La diminuzione dell'indice è attribuibile quasi esclusivamente al ridimensionamento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-2,2%) che risentono di fattori stagionali; tali prezzi avevano subito un'impennata nei mesi scorsi e ci si aspetta che tornino a salire, come di consueto, in concomitanza con le vacanze estive (luglio-agosto).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101,1 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +1,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,0 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
14 luglio 2017
Abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:
Da questo mese segnaliamo una nuova applicazione gratuita che fa uso dell'indice Istat.
Si tratta del calcolo degli interessi in caso di recupero crediti, come disciplinato dall'art. 1284 del Codice Civile modificato dal D.L. 12/09/2014, n. 132, che ha introdotto due nuovi commi i quali stabiliscono che si debba far ricorso agli interessi moratori (assai più alti degli interessi legali) a partire dal momento in cui il creditore ha iniziato un'azione legale per il recupero del credito.
La possibilità di rivalutazione del credito, principio di diritto enunciato nella nota sentenza della Cassazione Sez.Un. (n. 1712 del 1995) resta sempre valida, a prescindere dal tasso (legale o moratorio), motivo per cui si è mantenuta questa opzione anche nella nuova applicazione.
Le tempistiche di aggiornamento dell'indice Istat sul nostro sito dipendono dalla data in cui l'Istat pubblica i dati sul proprio portale.
Non tutti sanno che l'indice Istat riferito ad un determinato mese viene pubblicato dall'Istat sempre nel mese successivo (all'incirca verso la metà del mese) in quanto l'Istituto deve terminare la raccolta dei dati provenienti dalle varie città italiane ed effettuare tutte le elaborazioni del caso che coinvolgono i prodotti del "paniere".
Nelle applicazioni che calcolano la rivalutazione monetaria non è possibile indicare una data relativa ad un mese per il quale non è ancora disponibile l'indice FOI.
Ad esempio, fino a ieri (14 giugno 2017) l'ultimo indice istat disponibile risultava essere ancora quello di aprile per cui le date inserite nelle applicazioni potevano arrivare al massimo fino al 30 aprile.
In ogni caso a oggi non è possibile calcolare la rivalutazione di giugno 2017 poiché l'ultimo indice pubblicato oggi è quello di maggio e per avere l'indice di giugno dovremo aspettare il mese prossimo.
Per questo motivo riportiamo sempre la data di pubblicazione del prossimo indice Istat che potete appuntarvi comodamente.
Nel mese di maggio 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e registra un aumento dell'1,4% rispetto a maggio 2016 (+1,9% ad aprile), confermando la stima preliminare.
La frenata dell'inflazione è dovuta in particolare ai prezzi di talune tipologie di prodotto, la cui crescita si riduce di ampiezza pur rimanendo sostenuta: gli Energetici non regolamentati (+6,8%, da +9,1% di aprile), i Servizi relativi ai trasporti (+3,2% da +5,5%) e gli Alimentari non lavorati (+3,8% da +4,7%).
Il rallentamento della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti è la ragione prevalente del ridmensionamento dell'"inflazione di fondo", sia al netto degli energetici e degli alimentari freschi (+0,7% da +1,1% di aprile) sia al netto dei soli Beni energetici (+1,0% da +1,3%).
La diminuzione su base mensile dell'indice generale è dovuta quasi esclusivamente ai ribassi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-2,2%), che risentono dell'effetto di fattori stagionali di segno opposto a quelli che ne avevano determinato la forte crescita nel mese di aprile (festività pasquali e festa della Liberazione).
Su base annua rallenta la crescita dei prezzi sia dei beni che dei servizi: la prima si attesta a +1,6% e la seconda a +1,4% (entrambi da +1,8% del mese precedente). Di conseguenza, dopo essere stato nullo ad aprile, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna ad essere negativo e pari a -0,2 punti percentuali.
L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona salgono dello 0,1% su base mensile e dell'1,6% su base annua (era +1,8% ad aprile).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e dell'1,8% su base annua, in attenuazione da +2,2% del mese precedente.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e cresce dell'1,6% su base annua (la stima preliminare era +1,5%), da +2,0% di aprile.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dell'1,4% nei confronti di maggio 2016