La Corte di Cassazione (Cass. civ. , sez. I, 05. 06. 2024, n. 15654) si è recentemente espressa su una questione che involge la pronuncia della Corte Costituzionale n. 131/2022 in materia di diritto al cognome, chiarendo che tale sentenza riguarda solo l’ipotesi di contemporaneo riconoscimento del figlio da parte dei genitori non coniugati, non estendendosi alla fattispecie di decisione giudiziale di ...
Si segnala la sentenza n. 2085/2022 con cui il Tribunale di Foggia, nall'ambito di un giudizio per la dichiarazione giudiziale di paternità, chiarisce i presupposti in presenza dei quali l'attore, ossia il figlio naturale, matura il diritto al risarcimento del danno nei confronti del padre biologico.
Il caso: Con ricorso M. M. (già D. V. M. ), conveniva in giudizio M. A. , per sentire accertare ...
La Corte di Cassazione, nell'ordinanza n. 22496/2021 chiarisce i presupposti in presenza dei quali è possibile configurare una responsabilità aquiliana da illecito endofamiliare in capo al genitore naturale nell'ipotesi in cui alla procreazione non segua il riconoscimento, con conseguente diritto del figlio al risarcimento dei danni non patrimoniali.
Con circolare n. 42 dello scorso 11 marzo1, l'Inps ha fornito alcuni chiarimenti circa la proroga del congedo obbligatorio e di quello facoltativo, per l'anno 2021, dei padri lavoratori dipendenti, recependo le novità introdotte dalla legge di bilancio 20212.
Quest'ultima, infatti, ha previsto una serie di misure in favore della famiglia ed in particolare, all'articolo 1, comma 363, lett. a), ha ...
Con l'ordinanza n. 16561 del 31/07/2020 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi della decorrenza della prescrizione del diritto del genitore adempiente di ottenere il rimborso pro quota, da parte dell'altro genitore, delle spese sostenute per il mantenimento del figlio naturale.
Il caso: A. L. , esponendo che la dichiarazione giudiziale di paternità del figlio M. era sopravvenuta a seguito della ...
Con la sentenza n. 8459 del 5 Maggio 2020, la Terza sezione della Corte di Cassazione ha stabilito che «l’omessa comunicazione all’altro genitore, da parte della madre, consapevole della paternità, dell’avvenuto concepimento di un figlio si traduce, ove non giustificata da un oggettivo apprezzabile interesse del nascituro e nonostante tale comunicazione non sia imposta da alcuna ...
Il rifiuto di sottoporsi all'esame del DNA può valere da solo come prova per l'affermazione della paternità.
Così ha deciso la Corte di Cassazione nell'ordinanza n. 28886/2019.
Il caso: Nel contesto di un procedimento per il riconoscimento di paternità il Tribunale di Bari dichiarava la paternità giudiziale di I. V. e accoglieva le conseguenti domande accessorie ...