Pubblicato l'indice Istat di settembre 2023

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice Istat di settembre 2023

Indice FOI in aumento dello 0,2%. Rallenta l'inflazione ma non secondo le attese a causa di nuove tensioni sui beni energetici.

Lunedi 16 Ottobre 2023

Nel mese di settembre l'indice Istat FOI aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente toccando quota 119,3 con un incremento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso del +5,1%.

Ricordiamo che l'indice FOI è l'indice dei prezzi al consumo per Famiglie di Operai e Impiegati ed è utilizzato per la rivalutazione degli affitti, delle pensioni, dell'assegno di mantenimento per il coniuge, del danno biologico e in generale per tutte le rivalutazioni di legge. 

Con questo nuovo aggiornamento l'adeguamento annuale degli affitti risulta pari al 3,825% per le rivalutazioni al 75% ed al 5,1% per le rivalutazioni al 100%.

Secondo il comunicato dell'Istat la lieve flessione del tasso di inflazione (+5,1% rispetto al +5,2% di agosto) è dovuta principalmente al rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati, che restano pur sempre alti (da +9,2% a +7,7%), degli alimentari lavorati (da +10,0% a +9,1%) e dei beni durevoli (da +4,6% a +4,0%).

Per contro, si registra un’accelerazione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da +5,7% a +7,6%) e una minore flessione di quelli regolamentati, oltre all’aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +1,2% a +3,8%), fattori questi che contribuiscono a mantenere ancora alta l'inflazione tendenziale.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI  119,3
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,2
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +5,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+14,2

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il

15 Novembre 2023

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato tutte le nostre applicazioni di calcolo con il valore del nuovo indice FOI.

Ricordiamo che, per quanto riguarda le variazioni annuali Istat, come ad esempio l'adeguamento del canone di locazione, non basta calcolare la differenza algebrica tra l'indice di quest'anno e quello dell'anno scorso, ma bisogna stabilire la variazione percentuale dei due indici, ossia quanto incide in termini percentuali tale differenza rispetto all'indice di un anno fa.

Riportiamo di seguito tutte le nostre applicazioni che utilizzano l'indice Istat FOI:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

A fine mese l'Istat pubblica sempre una stima provvisoria dell'andamento dei prezzi al consumo e fornisce un'indicazione sull'indice NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) da non confondere con l'indice FOI, pubblicato in via definitiva verso la metà del mese successivo.

Si ricorda che per le rivalutazioni monetarie di legge non va utilizzato l'indice NIC ma solamente l'indice FOI.

L'aggiornamento dell'indice Istat FOI definitivo nelle nostre applicazioni avviene nello stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI sul proprio sito istituzionale; il comunicato stampa è diffuso in mattinata, solitamente tra le 10 e le 10:30 e in alcuni casi tra le 11 e le 11:30.

Inoltre, in questa pagina e in quasi tutte le nostre applicazioni, pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che all'occorrenza possiate prenderne nota.

Titoli di Stato e Tassi

In leggero rialzo i rendimenti dei BOT che passano dal 3,83% al 3,95% (se ha necessità di calcolare i rendimenti in base al prezzo di acquisto puoi utilizzare questa applicazione).

Da segnalare il rendistato che supera per la prima volta dopo molti anni la soglia del 4% arrivando a toccare il 4,17% e riducendo a circa un punto percentuale il differenziale rispetto all'inflazione.

Ricordiamo che il rendistato è il rendimento medio lordo mensile dei BTP con vita residua superiore ad un anno quotati alla Borsa Italiana e si utilizza generalmente per il calcolo del maggior danno.

Comunicato ISTAT


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