Pubblicato l'indice Istat di Giugno 2015

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice Istat di Giugno 2015
Aumenta di poco l'indice istat. Sale anche l'inflazione acquisita per il 2015 ma la variazione rispetto all'anno precedente è sempre negativa.
Martedi 14 Luglio 2015

L'indice Istat FOI del mese di Giugno 2015, utilizzato per le rivalutazioni di legge dei valori monetari, come ad esempio gli affitti, le pensioni o l'assegno di mantenimento dovuto al coniuge separato, sale di un decimo di punto portandosi a quota 107,3.

Anche per questo mese, la variazione annuale dell'indice è negativa, mentre l'inflazione acquisita per il 2015 sale allo 0,2%  (era + 0,1% a maggio).

La variazione rispetto al mese di giugno di due anni fa scende allo 0,2% contro lo 0,3% di maggio.

Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente contribuiscono al leggero rialzo dell'inflazione i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%, da +0,9% di maggio) e i beni durevoli (0% da -0,4% di maggio).

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 107,3
Variazione percentuale rispetto al mese precedente + 0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente - 0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

+ 0,2

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il giorno:

11 agosto 2015

 

Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI:

 

Ricordiamo inoltre che per calcolare rapidamente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.

Se preferisci calcolare l'adeguamento del canone senza usare l'applicazione puoi utilizzare le variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%, pubblicate in questa tabella.

NOTA BENE:

In un periodo di deflazione come quello attuale, la variazione dell'indice rispetto all'anno precedente può risultare negativa, e di conseguenza le applicazioni che calcolano la rivalutazione produrranno un valore più basso rispetto a quello di partenza.

E' bene precisare che non si tratta di un anomalia dell'applicazione o di un errore di calcolo ma è proprio la conseguenza della variazione negativa dell'indice ISTAT FOI che è più basso rispetto all'anno precedente, dovuta appunto alla situazione di deflazione che prosegue da diversi mesi.


 

Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di giugno 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di giugno 2014 (la stima preliminare era +0,1%), registrando una lieve accelerazione rispetto alla crescita tendenziale rilevata a maggio (+0,1%).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" è stabile allo 0,6%; stabile anche l'inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).

L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'aumento - in larga parte condizionato da fattori stagionali - dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%).

L'inflazione acquisita per il 2015 sale a +0,2% (era +0,1% a maggio).

Rispetto a giugno 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio (-0,3%) e quelli dei servizi una crescita stabile allo 0,7%. Di conseguenza, rispetto a maggio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.

Tra le diverse tipologie di prodotto che contribuiscono all'inflazione generale, segnali di accelerazione o di ripresa della dinamica tendenziale si rilevano in particolare per i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%, da +0,9% di maggio) e i Beni durevoli (variazione nulla, da -0,4% del mese precedente).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile allo 0,8%.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e aumentano dello 0,2% su base annua (da +0,3% di maggio).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e fa registrare una crescita su base annua stabile allo 0,2%, confermando la stima preliminare.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su maggio e diminuisce dello 0,1% rispetto a giugno 2014.

 


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