L'indice Istat FOI del mese di agosto 2015, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, tra cui gli affitti, le pensioni o l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, cresce di qualche decimo di punto portandosi a quota 107,4.
Persiste il regime di deflazione anche per questo mese e la variazione annuale dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si conferma negativa (-0,1 %).
Inoltre, per la seconda volta nel 2015, si riscontra una variazione negativa anche rispetto all'indice di due anni fa (-0,2%).
L'inflazione acquisita per il 2015 sale allo 0,2% contro lo 0,1% di luglio.
L'incremento su base mensile dell'indice generale è da attribuire principalmente all'aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,9%) - su cui incidono fattori di natura stagionale - e dei servizi relativi alle comunicazioni (+1,8%); a contenere l'aumento è il ribasso dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-2,5%).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107,4 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | -0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
-0,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il giorno:
14 ottobre 2015
Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI:
Ricordiamo inoltre che per calcolare rapidamente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.
Se invece preferisci calcolare l'adeguamento del canone manualmente, senza usare l'applicazione, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.
NOTA:
In un periodo di deflazione come quello corrente, la variazione dell'indice rispetto all'anno precedente risulta spesso negativa; ne consegue che le applicazioni che calcolano la rivalutazione forniscono come risultato un valore più basso rispetto a quello di partenza.
E' bene precisare che non si tratta di un errore di calcolo ma è proprio la conseguenza della variazione negativa dell'indice ISTAT FOI che risulta più basso rispetto all'anno precedente, dovuta appunto alla situazione di deflazione in atto ormai da un anno.
Nel mese di agosto 2015 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base sia mensile sia annuale, facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio. La stima preliminare è confermata.
L'inflazione è stabile per la maggior parte delle tipologie di prodotto e i pochi movimenti che si registrano tendono a compensarsi. Tra questi, si segnalano l'ulteriore caduta dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-10,4%, da -8,7% di luglio), la flessione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,1%, da +0,7% del mese precedente) e la ripresa di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (+1,4%, da -0,3% di luglio).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende allo 0,7% (era +0,8% a luglio), mentre rimane stabile l'inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
L'incremento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,9%) - su cui incidono fattori di natura stagionale - e dei Servizi relativi alle comunicazioni (+1,8%); a contenere l'aumento è il ribasso dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,5%).
L'inflazione acquisita per il 2015 sale a +0,2% (era +0,1% a luglio).
Rispetto ad agosto 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari allo 0,4% (era -0,3% a luglio), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende allo 0,7% (da +0,8% di luglio). Di conseguenza, rispetto a luglio 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona crescono dello 0,1% su base mensile e sono stabili a +0,7% su base annua.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,3% nei confronti di agosto 2014 (da -0,1% di luglio).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua (la stima preliminare era +0,5%), in accelerazione dal +0,3% di luglio.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,1% rispetto ad agosto 2014