Si avvicina il periodo delle prime scadenze fiscali, se da un lato molti possono tirare un sospiro di sollievo per la sospensione dell’acconto IMU per la prima casa, dall’altro bisogna fare i conti con i versamenti di giugno relativi ai redditi del 2012 (come risultano dal modello UNICO 2013).
In particolare vediamo quali sono gli adempimenti relativi all’IRPEF ed alla Cedolare Secca, l’imposta che dal 2011 sostituisce la tassazione ordinaria sui redditi da locazione, con alcuni esempi di calcolo.
Per quanto riguarda i pagamenti, ricordiamo che esiste la possibilità di versare ratealmente le imposte dovute, e a tale scopo abbiamo predisposto le tabelle con le scadenze con o senza maggiorazione utilizzate dalla nostra applicazione per la rateizzazione delle imposte.
LE SCADENZE per i VERSAMENTI
In generale, salvo diverse disposizioni, i versamenti a saldo risultanti dalla dichiarazione dei redditi e quelli relativi al primo acconto devono essere effettuati:
Se il giorno della scadenza cade di sabato o è un giorno festivo la scadenza è prorogata automaticamente al primo giorno lavorativo successivo.
Per il versamento delle imposte tutti i contribuenti devono utilizzare il modello di versamento F24.
I contribuenti titolari di partita Iva sono obbligati a effettuare i versamenti per via telematica tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate o quelli di home banking delle banche e di Poste italiane.
NOTA: gli importi derivanti direttamente dalla dichiarazione devono essere versati arrotondati all’unità di euro, così come inseriti nella dichiarazione stessa. Viceversa, per gli acconti e gli importi rateizzati, si applica la regola dell’arrotondamento al centesimo di euro.
AGGIORNAMENTO 13-giugno-2013
PROROGA VERSAMENTI PER I CONTRIBUENTI SOGGETTI AGLI STUDI di SETTORE.
Per approfondire leggi l'articolo.
ACCONTO IRPEF
L’IRPEF va versata sempre in saldo e acconto.
Per stabilire se è dovuto il versamento dell’acconto IRPEF per il 2013, occorre controllare il debito che risulta dalla dichiarazione (rigo RN33 “differenza”). Se tale debito non supera 51,65 euro, non è dovuto alcun acconto; se risulta superiore, occorre versare l’acconto, pari al 99% del suo ammontare.
NOTA: poichè gli importi indicati nella dichiarazione dei redditi vanno espressi in unità di euro l'acconto è dovuto solo se l'importo del rigo RN33 è maggiore o uguale a 52,00 euro.
L’acconto Irpef si versa con due modalità possibili:
a) in unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo da versare è inferiore a 257,52 euro
b) in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore a 257,52 euro
1) la prima rata, nella misura del 40%, entro il 17 giugno 2013 (il 16 è Domenica) oppure entro il 16 luglio 2013 con la maggiorazione dello 0,40%
2) la seconda rata, nella restante misura del 60%, entro il 2 dicembre 2013 (il 30 novembre è sabato).
Esempio di calcolo acconto IRPEF per un importo di € 2.300,00:
Codice tributo |
Importo |
Scadenza |
|
4033 |
Prima rata: |
€ 910,80 |
17 giugno 2013 |
4034 |
Seconda rata: |
€ 1.366,20 |
2 dicembre 2013 |
TOTALE: |
€ 2.277,00 |
||
E' possibile versare la prima rata entro il 16 luglio pagando una maggiorazione dello 0,4 % (la rata con la maggiorazione è pari a € 914,44) |
Prova l’applicazione per il Calcolo dell’Acconto Irpef
Si ricorda che la prima rata dell’acconto IRPEF, così come il saldo, può essere rateizzata con le modalità descritte più avanti.
ACCONTO CEDOLARE SECCA
Anche la cedolare secca deve essere versata in acconto e saldo.
Le regole per il calcolo dell’acconto da versare per la cedolare secca sono pressoché identiche a quelle dell’acconto IRPEF.
L’unica differenza consiste nella percentuale su cui calcolare l’acconto.
Salvo diverse disposizioni, la percentuale per il 2013 è pari al 95% dell’importo calcolato nel modello UNICO, come risulta dal rigo RB11 (colonna 3).
Esempio di calcolo acconto Cedolare Secca per un importo di € 1.250,00:
Codice tributo acconto |
Importo |
Scadenza |
|
1840 |
Prima rata: |
€ 475,00 |
17 giugno 2013 |
1841 |
Seconda rata: |
€ 712,50 |
2 dicembre 2013 |
TOTALE: |
€ 1.187,50 |
||
E' possibile versare la prima rata entro il 16 luglio pagando una maggiorazione |
Prova l’applicazione per il Calcolo dell’Acconto sulla Cedolare Secca
Si ricorda che anche la prima rata dell’acconto sulla Cedolare Secca, così come il saldo, può essere rateizzata.
VERSAMENTI RATEALI
Ad eccezione dell’acconto di novembre, l’Agenzia delle Entrate prevede la possibilità di versare le somme dovute in rate mensili.
Le scadenze di ogni singola rata, tranne la prima, decorrono dalla fine del mese per i contribuenti che non sono titolari di partita IVA e dal 16 del mese per i titolari di partita IVA escluso il mese di agosto dove la scadenza slitta al 20.
Sugli importi rateizzati sono applicati gli interessi nella misura del 4% annuo, da calcolarsi secondo il “metodo commerciale” (anno composto da 12 mesi di 30 giorni per un totale di 360 giorni), tenendo conto del periodo decorrente dal giorno successivo a quello di scadenza della prima rata fino alla data di scadenza della seconda e così via per le altre.
In ogni caso, il pagamento rateale deve essere completato entro il mese di novembre.
La rateazione non deve necessariamente riguardare tutti gli importi. E’ possibile ad esempio rateizzare il primo acconto IRPEF e versare in un’unica soluzione il saldo, o viceversa.
Attenzione:
Gli interessi da rateazione non vanno cumulati all’imposta, ma devono essere indicati separatamente nel modello F24 utilizzando il codice tributo 1668.
I dati relativi alla rateazione devono essere inseriti nello spazio Rateazione/Regione/Provincia” del modello di versamento F24.
Calcola automaticamente le RATE
Riportiamo di seguito le tabelle per la rateazione delle imposte nel 2013.
NOTA: la parte sinistra della tabella (Senza Maggiorazione) si riferisce al piano di rateazione nel caso in cui la prima rata sia versata entro il 17 giugno 2013, la parte destra (Con Maggiorazione) si applica invece quando il pagamento della prima rata viene effettuato tra il 17 giugno ed il 16 luglio 2013, nel qual caso l'importo deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40%.
Contribuenti senza partita IVA:
|
SENZA MAGGIORAZIONE |
CON MAGGIORAZIONE (*) |
||
RATA |
SCADENZA |
INTERESSI % |
SCADENZA |
INTERESSI % |
1ª |
17 giugno |
0,00 |
17 luglio |
0,00 |
2ª |
1° luglio |
0,14 |
31 luglio |
0,14 |
3ª |
31 luglio |
0,47 |
2 settembre |
0,47 |
4ª |
2 settembre |
0,80 |
30 settembre |
0,80 |
5ª |
30 settembre |
1,13 |
31 ottobre |
1,13 |
6ª |
31 ottobre |
1,46 |
2 dicembre |
1,46 |
7ª |
2 dicembre |
1,79 |
-- |
-- |
(*) L’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.
Contribuenti con partita IVA:
|
SENZA MAGGIORAZIONE |
CON MAGGIORAZIONE (*) |
||
RATA |
SCADENZA |
INTERESSI % |
SCADENZA |
INTERESSI % |
1ª |
17 giugno |
0,00 |
17 luglio |
0,00 |
2ª |
16 luglio |
0,32 |
20 agosto |
0,32 |
3ª |
20 agosto |
0,65 |
16 settembre |
0,65 |
4ª |
16 settembre |
0,98 |
16 ottobre |
0,98 |
5ª |
16 ottobre |
1,31 |
18 novembre |
1,31 |
6ª |
18 novembre |
1,64 |
-- |
-- |
(*) L’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.
Utilizzando l’applicazione Calcolo automatico delle RATE potete scegliere il numero di rate più adatto alle vostre esigenze e calcolare automaticamente gli importi di ciascuna rata con gli interessi dovuti.
Esempio di calcolo su 7 rate per un contribuente non titolare di partita IVA e prima rata versata entro il 17 giugno (senza maggiorazione):
Imposta da rateizzare |
€ 1.850,00 |
Numero rate |
7 |
Importo della singola rata |
€ 264,29 |
DETTAGLIO RATE e INTERESSI |
|||||
Rata |
Scadenza |
% interessi |
Capitale |
Interessi € |
|
1 |
17 giugno 2013 |
0% |
€ 264,26 |
€ 0,00 |
|
2 |
1 luglio 2013 |
0,14% |
€ 264,29 |
€ 0,37 |
(*) |
3 |
31 luglio 2013 |
0,47% |
€ 264,29 |
€ 1,24 |
|
4 |
2 settembre 2013 |
0,8% |
€ 264,29 |
€ 2,11 |
|
5 |
30 settembre 2013 |
1,13% |
€ 264,29 |
€ 2,99 |
|
6 |
31 ottobre 2013 |
1,46% |
€ 264,29 |
€ 3,86 |
|
7 |
2 dicembre 2013 |
1,79% |
€ 264,29 |
€ 4,73 |
|
TOTALE VERSAMENTI: |
€ 1.850,00 |
€ 14,93 |
(*) Interessi da non versare perché inferiori a € 1,03
NOTA: Nella prima riga sono stati tolti 3 centesimi affinché la somma delle rate, ciascuna delle quali è arrotondata al centesimo di euro, risulti esattamente uguale all'imposta totale da versare.
CODICI TRIBUTO
Riportiamo per completezza i principali codici tributo utilizzabili nella compilazione del modello F24 per il versamento delle imposte sopra descritte:
4001: Irpef – Saldo
4033: Irpef – Acconto prima rata
4034: Irpef – Acconto seconda rata o unica soluzione
6099: IVA annuale - Saldo
1668: Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sez. Erario
3801: Addizionale regionale
3844: Addizionale comunale
3843: Addizionale comunale - Acconto
1800: Imposta sostitutiva contribuenti minimi - Saldo
1798: Imposta sostitutiva contribuenti minimi - Acconto prima rata
1799: Imposta sostitutiva contribuenti minimi - Acconto seconda rata o unica soluzione
1842: Cedolare secca locazioni – Saldo
1840: Cedolare secca locazioni – Acconto prima rata
1841: Cedolare secca locazioni – Acconto seconda rata o unica soluzione
Qui trovate i codici tributo più ricorrenti.
SERVIZI di CALCOLO CORRELATI
Per agevolare i calcoli più frequenti che si possono presentare nella compilazione dei modelli di dichiarazione e di versamento abbiamo predisposto nel corso del tempo una serie di applicazioni, alcune delle quali di seguito elencate:
Avvertenza
Il software delle applicazioni è stato realizzato con la massima cura ed attenzione ma tuttavia non è possibile escludere errori nei calcoli.
Tali strumenti vanno intesi per un uso non professionale e l’utente è tenuto sempre a controllare i risultati.
Consigliamo inoltre di rivolgersi sempre al proprio consulente fiscale per un controllo formale delle dichiarazioni e dei calcoli effettuati.