Venerdi 14 Dicembre 2012 |
Sul fronte dell'innovazione il decreto promuove l'estensione graduale delle tecnologie digitali anche in quei settori notoriamente più lenti nell'adeguamento tecnologico, come ad esempio i pubblici servizi.
Per quanto riguarda i rapporti con la Pubblica Amministrazione i cittadini potranno indicare un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e l'obbligo di possedere un indirizzo PEC è esteso anche alle imprese individuali (era già obbligatorio per le società).
E' istituito inoltre il pubblico elenco degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti, elenco che sarà gestito presso il ministero dello sviluppo economico.
Nell'ambito della c.d. "giustizia digitale" è prevista la trasmissione per via telematica delle comunicazioni tra i tribunali e la possibilità di trasmettere le dichiarazioni di fallimento in via telematica.
A partire da giugno 2013 la pubblica amministrazione e i gestori di servizi pubblici saranno obbligati ad accettare pagamenti elettronici.
Sarà possibile pagare online multe e imposte tramite bonifico bancario o carta di credito ed anche le aziende di trasporto pubblico locale si doteranno di sistemi di ticketing elettronico.
A partire da gennaio 2014 scatta l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici.
Sul fronte della sanità, la cartella clinica sarà completamente digitale e i cittadini avranno a disposizione il loro fascicolo sanitario elettronico, sperimentato già in alcune regioni italiane.
Le ricette e le prescrizioni mediche in formato eletronico saranno valide a livello nazionale e le prescrizioni farmaceutiche dovranno sempre riportare il principio attivo (utile per individuare il farmaco generico o equivalente).
L'invio di certificati di malattia in formato elettronico, peraltro già attivo in diverse regioni, diventerà obbligatorio.
E' prevista anche l'introduzione nelle scuole di libri scolastici digitali (o misti) solo a partire dall'anno scolastico 2014-2015.
Per il potenziamento della banda larga sono stati stanziati 150 milioni di euro nel 2013 anche se, con tutta probabilità, non saranno sufficienti a colmare il divario con gli altri Paesi, se si considera che la quasi totalità del traffico internet in Italia viaggia ancora sul vecchio "doppino telefonico".