Nel mese di settembre l'indice Istat FOI scende dello 0,3% rispetto al mese precedente. Resta comunque superiore all'1% la variazione rispetto al 2016.
Venerdi 13 Ottobre 2017 |
L'indice Istat FOI relativo al mese di settembre 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari tra cui l'affitto, l'assegno di mantenimento per il coniuge e le pensioni, scende a quota 101,1 con una flessione dello 0,3% su base mensile.
La variazione annuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente resta positiva attestandosi all'1,1%.
Le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono pertanto: +1,1 % al 100% e +0,825 % al 75%.
Secondo l'aggiornamento mensile pubblicato dall'Istat la flessione mensile dell'indice è dovuta al sensibile calo dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,6%), flessione che, come avviene ogni anno, segue gli aumenti dei prezzi di questa categoria registrati durante le vacanze estive.
L'inflazione acquisita per il 2017 scende leggermente all'1,3% (era 1,4% ad agosto).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101,3 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,3 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +1,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
14 novembre 2017
Come di consueto, abbiamo aggiornato tutte le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e che riportiamo di seguito:
Le tempistiche di aggiornamento dell'indice Istat nelle nostre applicazioni dipendono dalla data in cui l'Istat pubblica i dati sul proprio portale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.
Questo dipende principalmente dalle tempistiche necessarie all'Istat per raccogliere ed elaborare tutti i dati sui prezzi al consumo provenienti dalle principali città e consolidare le stime preliminari che vengono fatte a fine mese.
Ad esempio, oggi (13 ottobre 2017) l'Istat ha pubblicato l'indice del mese di settembre, ma nelle applicazioni non si può fare la rivalutazione fino a ottobre 2017 perché l'indice di ottobre sarà pubblicato solo il 14 novembre prossimo.
Per questo motivo pubblichiamo sempre ad ogni aggiornamento la data di pubblicazione del prossimo indice Istat in modo che possiate appuntarvi la scadenza ed avere un promemoria sul prossimo aggiornamento.
Nel mese di settembre 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a settembre 2016 (era +1,2% ad agosto), confermando la stima preliminare.
La lieve frenata dell'inflazione è ascrivibile per lo più al rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%, da +4,4% di agosto) e di quelli dei Beni energetici regolamentati (+2,9% da +5,0%), in parte compensato dall'accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, la cui crescita si porta a +2,1% (da +0,7% del mese precedente).
L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende di tre decimi di punto percentuale (+0,7% da +1,0% di agosto), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +0,8% (era +0,9 nel mese precedente).
La diminuzione su base mensile dell'indice generale è dovuta principalmente al calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,6%) e, in misura minore, alla diminuzione di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,9%), il cui andamento in entrambi i casi è influenzato da fattori stagionali.
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni si attesta a +1,0% (come ad agosto), mentre rallenta quella dei servizi (+1,3% da +1,6%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma positivo e pari a +0,3 punti percentuali.
L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,3% per l'indice generale e +0,8% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% su base mensile e dell'1,1% su base annua (era +0,6% ad agosto).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,4% in termini congiunturali e dell'1,3% in termini tendenziali (in accelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto al mese precedente).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell'1,8% su base mensile – principalmente a causa della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto – e dell'1,3% su base annua (era +1,4% ad agosto), confermando la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a settembre 2016.