POS e moneta elettronica al posto del contante

Dott. Luca De Franciscis.
POS e moneta elettronica al posto del contante
Venerdi 13 Ottobre 2017

POS e moneta elettronica al posto del contante

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 15 settembre scorso, lo schema decreto legislativo che concede nuovi diritti agli utenti che utilizzano la moneta elettronica.

Il decreto recepisce la direttiva dell’Unione europea sui servizi di pagamento nel mercato interno e adegua la normativa nazionale al regolamento UE relativo alle commissioni interbancarie di pagamento su carta.

Si amplieranno i diritti degli utenti e relativamente alle commissioni interbancarie per le sole “operazioni nazionali” i prestatori di servizi di pagamento saranno obbligati ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i piccoli pagamenti, come per quelli fino a 5 euro, così da diffondere l’utilizzo delle carte anche per piccoli acquisti, come per i giornali, il caffè ecc..

Nel comunicato del Consiglio dei Ministri si legge che il regolamento mira ad accrescere il livello di trasparenza, concorrenza e d’integrazione del mercato europeo delle carte di pagamento, fissando un limite alle commissioni interbancarie applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento: per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa; per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione.

Inoltre, detta requisiti tecnici e regole commerciali uniformi, allo scopo di rafforzare l’armonizzazione del settore e garantire una maggiore sicurezza, efficienza e competitività dei pagamenti elettronici, a vantaggio di esercenti e consumatori.

Inoltre per quanto riguarda i controlli, il decreto designa quali autorità nazionali competenti ad assicurare l’osservanza delle relative disposizioni di attuazione della direttiva e del Regolamento la Banca d’Italia e, per alcune specifiche disposizioni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Infine, è aggiornata l’entità delle sanzioni amministrative pecuniarie applicabili, distinguendo tra quelle applicabili alle società o agli enti e quelle applicabile alle persone fisiche.

Si avranno, quindi, nuovi tetti per le commissioni bancarie sui POS e sarà possibile utilizzare con più facilità, e minore costo, le carte di credito e il bancomat, così come già in uso in altri Paesi.

È stato previsto a buon diritto il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo della moneta elettronica, così da evitare abusi da parte del fornitore del bene o del servizio.

Che la moneta elettronica possa combattere l’evasione fiscale non c’è certezza, specialmente per i piccoli pagamenti, ma una cosa è certa che semplifica non poco la vita quotidiana e anche i pagamenti della spesa, con vantaggi anche per i costi sociali (furti, scippi, rapine).

L’Italia sarà un Paese senza contanti con uso di banconote e monete? È presto per dirlo, ma la strada è ora aperta e per percorrerla fino in fondo ci vorrà il tempo.

Una nota positiva per gli italiani la si legge sul sito del MEF: L’Italia si conferma tra i Paesi più sicuri per i pagamenti con moneta elettronica.

Un apposito studio in tal senso è contenuto nel “Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento” per leggerlo:

il Rapporto statistico MEF.

Luca De Franciscis

dottore commercialista

www.studiodefranciscis.it


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