In aumento l'indice Istat di luglio. Stabile l'inflazione ma sale ancora il carrello della spesa.
Domenica 10 Agosto 2025 |
Nel mese di luglio 2025 l'indice Istat FOI aumenta dello 0,4% raggiungendo il valore di 121,8.
Ricordiamo che l'indice FOI, ossia l'indice dei prezzi al consumo per Famiglie di Operai e Impiegati, è utilizzato per la rivalutazione annuale degli affitti, dell'assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni, e in generale per tutte le rivalutazioni previste dalla legge.
L’inflazione si conferma stabile all’1,7%, ma non si arresta la crescita dei prezzi degli alimentari che fanno salire ancora una volta il carrello della spesa a livelli record (+3,2%), condizione questa che va avanti ormai da diversi anni e che pesa in modo particolare sul bilancio delle famiglie in quanto colpisce i cosiddetti beni di prima necessità.
Dopo l'ultimo aggiornamento le percentuali da utilizzare per l'adeguamento annuale degli affitti, calcolate come variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, sono le seguenti:
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 121,8 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +1,5 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+2,6 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
L'indice FOI di agosto sarà pubblicato dall'Istat il:
16 settembre 2025
In seguito alla pubblicazione del nuovo indice Istat abbiamo aggiornato come di consueto tutte le nostre applicazioni di calcolo che lo utilizzano.
Ricordiamo ancora una volta che, per le variazioni annuali Istat, come ad esempio l'adeguamento del canone di locazione, è errato calcolare la differenza degli indici ma bisogna invece determinare la variazione percentuale dell'indice di quest'anno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, operazione che le nostre applicazioni eseguono automaticamente eliminando ogni possibilità di errore.
Il calcolo della variazione percentuale degli indici richiede qualche passaggio in più rispetto alla semplice differenza algebrica, e se desideri approfondire vai a questa pagina.
Ecco tutte le nostre applicazioni che fanno uso dell'indice Istat FOI:
A fine mese l'Istat pubblica una stima provvisoria dell'andamento dei prezzi al consumo e fornisce un'indicazione sull'andamento dell'indice NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) da non confondere con l'indice FOI, che invece viene sempre pubblicato verso la metà del mese successivo.
Si ricorda che per le rivalutazioni monetarie di legge bisogna utilizzare esclusivamente l'indice FOI (e non il NIC) il cui valore ufficiale, come detto, è pubblicato dell'Istat solo verso la metà del mese successivo a quello di riferimento; per questo motivo bisogna sempre attendere qualche settimana in più per poter calcolare la rivalutazione.
L'aggiornamento dell'indice Istat FOI nelle nostre applicazioni avviene nello stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice sul proprio sito istituzionale; il comunicato stampa è diffuso in mattinata e pubblicato sul sito istituzionale dell'Istat generalmente alle 10 e in alcuni casi alle 11.
Nel mese di luglio 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare.
La stabilità del tasso di variazione tendenziale dell’indice generale sintetizza andamenti differenziati dei diversi aggregati: accelerano i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,2% a +5,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,7% a +2,8%), dei Servizi vari (da +1,6% a +2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +3,3%); decelerano i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +22,6% a +17,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +2,7%); si accentua la flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -4,2% a -5,2%).
Nel mese di luglio l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta invariata (a +2,0%); quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +2,1% a +2,2%).
La crescita tendenziale dei prezzi si attenua moderatamente sia per i beni (da +0,9% a +0,8%) sia per i servizi (da +2,7% a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni resta invariato a +1,8 punti percentuali.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano una dinamica in accelerazione (da +2,8% a +3,2%), così come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,0% a +2,3%).
La variazione congiunturale positiva dell’indice generale è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+2,2%) e regolamentati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei Servizi vari (+0,6%), degli Alimentari lavorati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi); scendono invece su base mensile i prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,6%) e quelli dei Beni durevoli (-0,3%).
L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,7% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) a luglio 2025 registra una variazione pari a -1,0% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e a +1,7% su base annua (da +1,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale di +0,4% e una tendenziale del +1,5%.
Il commento.
A luglio 2025 l’inflazione è stabile all’1,7%, per effetto di dinamiche opposte dei prezzi dei diversi aggregati. Tra i beni, si accentua la flessione tendenziale dei prezzi degli Energetici (-3,4% da -2,1% di giugno) e accelerano i prezzi nel settore alimentare (+3,7% da +3,3%). Nel comparto dei servizi, si registrano tensioni sui prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,3% da +2,9%) e dei Servizi vari (+2,2% da +1,6%), mentre decelerano quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+2,7% da +3,2%). A luglio il tasso di variazione su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” sale (+3,2% da +2,8%). L’inflazione di fondo resta invariata a +2,0%.