Confermata la tendenza al rialzo dell'indice Istat che sale di quasi mezzo punto.
Mercoledi 15 Marzo 2017 |
L'indice Istat FOI del mese di febbraio 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari tra cui ad esempio il canone di locazione, l'assegno di mantenimento per il coniuge e le pensioni, aumenta dello 0,4% portandosi a quota 101,0.
La variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente registra per la prima volta dal 2013 un incremento di oltre un punto percentuale (+ 1,5%); anche l'inflazione sale rispetto al mese precedente portandosi all'1,1%.
L'Istat ha rilevato che l'impennata dell'inflazione dipende principalmente dall'accelerazione dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati e dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (carburanti) .
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101,0 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +1,5 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,3 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
13 aprile 2017
Le applicazioni di calcolo gratuite del nostro sito che fanno uso dell'indice Istat FOI sono state aggiornate con l'ultima rilevazione pubblicata dall'Istat.
Ricordiamo anche che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.
Le tempistiche di aggiornamento dell'indice sul nostro sito dipendono essenzialmente dalla data di pubblicazione dell'indice FOI da parte dell'Istat.
A questo proposito è bene tenere presente che l'indice di un determinato mese viene pubblicato dall'Istat sempre verso la metà del mese successivo.
Nelle applicazioni per il calcolo della rivalutazione non è possibile indicare una data relativa ad un mese per il quale non sia stato ancora pubblicato l'indice Istat.
Ad esempio, alla data di pubblicazione del presente articolo non è possibile calcolare la rivalutazione di marzo 2017 poiché l'ultimo indice disponibile per il 2017 è quello di febbraio.
In questo caso bisognerà attendere la pubblicazione dell'indice di marzo che verrà comunicato dall'Istat il 13 aprile.
Sul nostro sito indichiamo sempre la data di pubblicazione del prossimo indice Istat per cui è possibile appuntarsi comodamente la scadenza.
Nel mese di febbraio 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell'1,6% nei confronti di febbraio 2016 (la stima preliminare era +1,5%), da +1,0% di gennaio.
L'accelerazione dell'inflazione a febbraio 2017, è da ascrivere principalmente all'accelerazione della crescita dei prezzi delle componenti maggiormente volatili, ossia gli Alimentari non lavorati (+8,8%, era +5,3% a gennaio) e i Beni energetici non regolamentati (+12,1%, da +9,0% del mese precedente) alla quale si sommano la dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,4%, in accelerazione dal +1,0% di gennaio) e l'attenuazione della flessione di quelli dei Beni energetici regolamentati (-1,6%, dal -2,8% del mese precedente).
Di conseguenza, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di appena un decimo di punto (+0,6%, da +0,5% del mese precedente) mentre quella al netto dei soli Beni energetici si porta a +1,3%, da +0,8% di gennaio.
L'aumento congiunturale dell'indice generale dei prezzi al consumo è principalmente dovuto ai rialzi dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,0%), dei Beni energetici regolamentati e non (rispettivamente +1,1% e +0,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0%).
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni (+2,0%, da +1,2% di gennaio) segna un'accelerazione più marcata rispetto a quella dei servizi (+0,9%, da +0,7% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a gennaio, il differenziale inflazionistico negativo tra servizi e beni si amplia, portandosi a meno 1,1 punti percentuali (da meno 0,5 di gennaio).
L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,1% per l’indice generale e +0,1% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell'1,1% su base mensile e del 3,1% su base annua (era +1,9% a gennaio).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,7% in termini congiunturali e del 3,2% su base annua, da +2,2% del mese precedente.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base congiunturale e dell'1,6% su base annua (da +1,0% di gennaio), confermando la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell'1,5% nei confronti di febbraio 2016.