Scende l'indice Istat ma la variazione rispetto all'anno precedente ha il segno più.
Venerdi 14 Ottobre 2016 |
L'indice Istat FOI relativo al mese di settembre 2016, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, tra cui il canone di locazione, l'assegno di mantenimento per i figli nelle separazioni o il punto base del danno biologico, scende di due decimi di punto tornando a quota 100,0.
L'inflazione acquisita per il 2016 torna negativa (-0,1% rispetto allo 0% di agosto) mentre è positiva la variazione dell'indice FOI rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+0,1%).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 100,0 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
0,0 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
14 novembre 2016
Le applicazioni di calcolo gratuite del nostro sito che utilizzano l'indice Istat FOI sono state aggiornate con l'ultimo indice pubblicato.
Ricordiamo inoltre che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.
Nel mese di settembre 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015 (era -0,1% ad agosto). La stima preliminare è confermata.
Dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a crescere seppur di poco. Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-3,8%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità.
L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (era nulla il mese precedente).
Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2% (era -0,5% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,4% (da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale.
La diminuzione su base mensile dell'indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile ai cali congiunturali, in larga parte dovuti a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-3,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano una variazione nulla su base annua (da +0,6% di agosto).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali (era +0,1% ad agosto).
L'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) aumenta dell'1,9% su base mensile e dello 0,1% su base annua, con un'inversione di tendenza dal -0,1% di agosto, confermando la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,1% nei confronti di settembre 2015.