L'indice Istat FOI del mese di luglio 2016, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, tra cui il canone di locazione, l'assegno di mantenimento per i figli nelle separazioni o il punto base del danno biologico, aumenta di un decimo di puto portandosi a quota 100,00.
L'inflazione acquisita per il 2016 risale a -0,1% (era -0,2% a giugno) confermando comunque il perdurare della deflazione.
La variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno scorso rimane negativa a causa della fessione dei prezzi dei beni energetici mentre la risalita dell'indice è da attribuire ad un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati e dei trasporti che, come spesso accade nei periodi di vacanza, subiscono aumenti che l'Istat definisce "stagionali".
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 100,0 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | -0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
-0,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
14 settembre 2016
Le applicazioni di calcolo gratuite del nostro sito che utilizzano l'indice Istat FOI sono state aggiornate con l'ultimo indice pubblicato.
Ricordiamo inoltre che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.
In alternativa puoi calcolare manualmente l'adeguamento Istat del canone utilizzando la tabelle delle variazioni percentuali dell'indice Istat precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.
Nel mese di luglio 2016, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,4% a giugno), così come risultava dalla stima preliminare.
Il ridimensionamento della flessione su base annua dell'indice generale è principalmente dovuto all’accelerazione della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,5%, da +0,7% di giugno), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8% da +0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,7%, da +0,2%); inoltre, si riduce il calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-5,9% da -6,8%).
Il persistere della diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-7,0% rispetto a luglio 2015), sebbene meno ampia di quella registrata a giugno (-7,5%), continua a spiegare la seppur contenuta flessione tendenziale dei prezzi al consumo a luglio. Al netto di questi beni l'inflazione risulta positiva e accelera rispetto a giugno (+0,6%, da +0,4%).
Anche al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'"inflazione di fondo", accelera e si porta a +0,6% (da +0,5% di giugno).
L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,1% (era -0,2% a giugno).
L'aumento dell'indice generale dei prezzi al consumo rispetto a giugno è dovuto principalmente a fattori stagionali che determinano la crescita congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,7% su base mensile e aumentano dello 0,4% su base annua (da +0,2% di giugno).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,4% in termini congiunturali e registrano, in termini tendenziali, una flessione pari a -0,1% (era -0,2% a giugno).
L'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) diminuisce dell'1,9% su base mensile - principalmente a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto - e (come a giugno) dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era -0,1%).