Pubblicato l'indice Istat di Aprile 2016

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice Istat di Aprile 2016

Invariato l'indice Istat FOI. Scende leggermente il NIC e cala l'inflazione acquisita per il 2016.

Venerdi 13 Maggio 2016

L'indice Istat FOI del mese di aprile 2016, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, tra cui gli affitti, le pensioni e l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, resta invariato a quota 99,6.

L'inflazione acquisita per il 2016 scende al -0,5% (era -0,4% a marzo).

La maggiore flessione tendenziale dell'indice va attribuita all'ulteriore calo dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-6,4%, da -2,7% registrato a marzo).

Ricordiamo infine che a partire da gennaio 2016 è cambiata la base di calcolo (2015 = 100) e che per questo motivo dall'inizio dell'anno il valore dell'indice FOI è ripartito da 100.

Il coefficiente di raccordo con la base precedente (2010=100) è 1,071.

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 99,6
Variazione percentuale rispetto al mese precedente 0,0
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,4
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

-0,7

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

14 giugno 2016

 

Le seguenti applicazioni di calcolo, che utilizzano l'indice Istat FOI, sono state aggiornate utilizzando il nuovo coefficiente di raccordo tra la precedente base e quella attuale pubblicato sul sito dell'Istat.

Ricordiamo inoltre che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.

Se preferisci calcolare manualmente l'adeguamento Istat del canone, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali già precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di aprile 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e registra una diminuzione su base annua pari a -0,5% (la stima preliminare era -0,4%), più ampia di tre decimi di punto percentuale rispetto a quella registrata a marzo (-0,2%).

La maggiore flessione tendenziale dell'indice generale è principalmente da attribuire all'accentuarsi del calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-6,4%, da -2,7% del mese precedente), cui contribuiscono sia il Gas naturale (-9,9%, da -5,7% a marzo) sia l'Energia elettrica, che segna un'inversione di tendenza (-1,9%, da +1,5% del mese precedente).

Pertanto, al netto dei soli beni energetici, l'inflazione rimane stabile a +0,4%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, scende a +0,5% (da +0,6% di marzo).

L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,5% (era -0,4% a marzo).

Rispetto ad aprile 2015, i prezzi dei beni registrano una lieve accentuazione della flessione (-1,1%, da -1,0% di marzo) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,4%, da +0,7% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a marzo 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di due decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% rispetto a marzo e diminuiscono dello 0,2% su base annua (da -0,3% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,2% in termini congiunturali e diminuiscono dello 0,9% in termini tendenziali (era -1,1% a marzo).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile mentre fa segnare una diminuzione dello 0,4% su base annua (la stima preliminare era -0,3%), più ampia di due decimi di punto percentuale rispetto al calo registrato a marzo (-0,2%). Il rialzo congiunturale è in larga parte dovuto al rientro definitivo dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,4% nei confronti di aprile 2015.

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