L’avv. Matteo Luigi Riso del Foro di Reggio Calabria, titolare del blog matteoriso.it dedicato al diritto dell’informatica e delle nuove tecnologie, sarà il conduttore di questa nuova puntata. Un vero avvocato tecnologico.
La puntata prende spunto dalla mia domanda: «Esistono le password sicure oggi?». La sicurezza informatica assoluta non esiste più e forse non è mai esistita. Il 2016 e l'inizio del 2017 si stanno sempre più confermando come anni neri per la sicurezza dei nostri dati.
Sono stati registrati numerosi casi di violazione dati, furto di identità digitali, cyber attacchi. Nel suo intervento Matteo c’invita a un "cambio culturale” per la tutela dei nostri dati digitali. Sono lontani i tempi in cui il PC era un’isola felice scollegata con il Mondo: i dati viaggiavano solo tramite un floppy-disk, il cui unico rischio era lo smarrimento del supporto o che il contenuto si smagnetizzasse vicino a fonti di calore o si danneggiasse nel trasporto.
Oggi la grande diffusione della tecnologia alla portata di tutti, ha aumentato anche i rischio della nostra sicurezza. E i primi responsabili della nostra sicurezza siamo proprio noi, quali utenti, che non poniamo la giusta attenzione alle criticità di sistema.
Matteo mette in evidenza tutte le criticità di sistema verso dispotici mobili o servizi cloud. Parlerà anche di crittografia, social engineering, e delle brutte abitudini che hanno proprio gli utenti a registrare le password su post-it attaccati al monito del PC o salvati come “falsi contatti” nella rubrica del nostro telefono.
Nella seconda parte del podcast Matteo ci prospetta le soluzioni e fissare nuove concetti per la nostra tutela. Dobbiamo adottare tecniche di protezioni a strati: la crittografia dei file, le “passphrase”, pianificazioni pro-attive dei documenti digitali.
Marco Pennacchini nella sua rubrica Mondo Digitale ci parlerà di "CardioId", il dispositivo che trasforma il battito del cuore in una chiave d'accesso ai dati sensibili online, è stato sviluppato da Mattia Borgna, Andrea Domenico Mourglia e Filippo Pairotti, tre compagni di scuola uniti dalla passione per la bioingegneria.
E ricorda, viviamo il #futurodigitale