Legge di stabilità in discussione al Senato: ulteriore aumento dei diritti di notifica

La marca da 8 euro, sale a 27, due euro in più rispetto alla prima bozza del DDL. Confermati anche tutti i provvedimenti sul fronte giustizia e la sforbiciata alle detrazioni fiscali. Via libera a TARI e TASI, le nuove imposte comunali su gestione rifiuti e servizi indivisibili.
Legge di stabilità in discussione al Senato: ulteriore aumento dei diritti di notifica
Martedi 22 Ottobre 2013

Nonostante le smentite dei giorni scorsi, le prime bozze della legge di stabilità circolate tra gli organi di stampa non si discostano molto dalla versione del provvedimento approdata in Senato il 21 ottobre della quale pubblichiamo il testo integrale.

Ma vediamo in sintesi alcuni dei provvedimenti che saranno in discussione al Senato.

Sul fronte giustizia

La cosiddetta “marca da 8” per i diritti di notifica sale ulteriormente passando dai 25 euro della bozza (v. articolo pubblicato) ai 27 euro della versione presentata alle camere.

Siamo di fronte così ad un incremento del 237 % e continuando di questo passo chissà dove si arriverà.

Confermata la riduzione di 1/3 dei compensi spettanti al difensore, al CTP ed al CTU nel gratuito patrocinio penale e l’introduzione del contributo di 50 euro per l’esame di avvocato (gettito previsto poco più di 1.850.000 euro).

Confermato anche il contributo di euro 75 per gli aspiranti cassazionisti per un entrata prevista di 7.500 euro! (la cifra è esatta non abbiamo dimenticato nessuno zero).

Rimane sempre l’imposta di bollo di 16 euro per gli atti e i provvedimenti dell’amministrazione pubblica.

Fiscalità sui redditi

Sul fronte fiscale confermata la possibile riduzione delle detrazioni per oneri deducibili dal 19% al 18% per l’anno fiscale 2013 ed al 17% nel 2014 (v. articolo) se entro il 2014 non saranno adottati provvedimenti normativi di razionalizzazione in materia.

Confermato anche l’aumento dell’imposta di bollo del deposito sui conti titoli che salirà allo 0,2% dal 2014.

Il contributo di solidarietà del 3% per le pensioni superiori a 300.000 euro / anno è confermato fino al 2016 per un maggior gettito di circa 275 milioni di euro.

Sul piatto anche il blocco per i prossimi 3 anni dell’indicizzazione degli stipendi dei dipendenti pubblici, fermi già da diverso tempo.

Fiscalità sugli immobili

Prosegue senza intralci l’introduzione delle imposte comunali denominate TARI (per la gestione dei rifiuti) e TASI (per i c.d. servizi indivisibili), l’ultima delle quali sostituirà l’IMU sulla prima casa e andrà ad integrare l’IMU sulle altre abitazioni.

La base imponibile della TASI è quella prevista per l’applicazione dell’ IMU con un’aliquota di partenza pari all’1 per mille. I comuni potranno ridurre l’aliquota fino al suo azzeramento e in ogni caso, per il 2014, l’aliquota massima per l’abitazione principale non potrà superare il 2,5 per mille.

La TASI sarà versata anche dall’inquilino in una misura variabile, stabilita dal Comune, tra il 10 ed il 30%.

Scarica il testo del decreto.

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