Giustizia riparativa: siglati i protocolli per gestire i Centri

Gnewsonline.it, 23 ottobre 2025.
Giustizia riparativa: siglati i protocolli per gestire i Centri

Il Ministero della Giustizia ha sottoscritto ieri i protocolli di intesa con Regioni, Province e Comuni, distribuiti su tutto il territorio nazionale, che istituiranno e gestiranno 36 Centri per la giustizia riparativa.

Lunedi 10 Novembre 2025

Il Ministero si è avvalso delle 26 Conferenze locali per la giustizia riparativa, operanti presso ciascun distretto di Corte d’Appello.

Dopo una accurata ricognizione delle esperienze esistenti, si sono formalmente impegnati i Comuni di Bari, Bologna, Reggio Emilia, Brescia, Bergamo, Cagliari, Caltanissetta, Catania, Firenze, L’Aquila, Genova, Taranto, Messina, Milano (per due centri), Monza, San Fermo della Battaglia, Lecco, Napoli, Palermo, Terni, Matera, Velletri, Roma, Salerno, Novara, Torino, Venezia, Verona e Padova; la Provincia di Latina e le Regioni Marche, Calabria (per entrambi i distretti giudiziari del territorio), Lazio e Trentino-Alto Adige/Südtirol; per complessivi 29 Comuni,1 Provincia e 4 Regioni.

Per l’istituzione dei Centri, tali enti attingeranno agli elenchi di soggetti idonei predisposti dalle Conferenze locali, così da garantire il rispetto dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) stabiliti in materia nel luglio scorso dal ministero della Giustizia in collaborazione con la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie.

Il percorso di attuazione della riforma prevede ora che gli enti territoriali preposti alla gestione dei Centri siano dotati delle risorse a ciò destinate dall’art. 67, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150.

I Centri per la giustizia riparativa sono infatti finanziati annualmente mediante le risorse, pari a 8,9 milioni di euro, stanziate nell’apposito capitolo di bilancio.

Il prossimo passo sarà pertanto la ripartizione di tali fondi, da effettuarsi con decreto del Ministro della Giustizia, adottato di concerto col Ministro dell’Economia e delle Finanze, acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all’art. 8, d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281, presieduta dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.

Dopo un lavoro complesso e articolato si avvicina la fase conclusiva di un percorso che ha richiesto quasi quattro anni di impegno.

Dalla legge delega del 2021 a oggi, sono stati adottati oltre dieci tra decreti legislativi, decreti ministeriali e intese in Conferenza unificata per dare forma a un innovativo modello, complementare a quello della giustizia tradizionale, radicato nelle comunità territoriali e capace di dialogare efficacemente con il sistema giudiziario.

Con spirito pragmatico e in collaborazione con gli enti territoriali e l’ANCI, si sono trovate soluzioni equilibrate che garantiscono il rispetto degli standard qualitativi senza penalizzare i territori.

L’obiettivo è assicurare a tutti i cittadini, ovunque risiedano, l’accesso alla giustizia riparativa.


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