L'indice Istat FOI relativo al mese di Luglio 2014, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, scende dello 0, 1% tornando così a quota 107, 3, lo stesso valore che aveva nel mese di maggio.
L'inflazione acquisita per il 2014 resta stabile allo 0, 3%.
La variazione annuale calcolata al 75%, utilizzata solitamente per la rivalutazione del canone di locazione per le abitazioni, tocca uno dei livelli minimi degli ultimi anni arrivando allo 0, 075% (v. tabella).
Secondo le rilevazioni dell'Istat, come si legge nel comunicato, il rallentamento dell'inflazione è imputabile all'ampliarsi della flessione su base annua dei prezzi dei beni Energetici regolamentati (tariffe enel, gas ecc.) mentre è trascurabile il contributo di altre categorie di prodotti.
L'Istat rileva inoltre che il calo dei prezzi avrebbe potuto essere anche più marcato se non fosse per i prezzi dei carburanti e dei trasporti che, come al solito, tendono sempre ad aumentare in vista delle ferie estive.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107, 3 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | - 0, 1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 0, 1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 1, 3 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per
Venerdi 12 Settembre 2014.
Ricordiamo le nostre applicazioni di calcolo che usano l'indice FOI:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno vengono aggiornati quando la Banca d'Italia pubblica i rendimenti medi dei BOT ed il valore del "rendistato".
NOTA: per calcolare rapidamente l' adeguamento ISTAT del canone di locazione rispetto all'anno precedente è disponibile questa applicazione che richiede pochissimi dati in input, oppure, se preferisci il calcolo manuale, puoi utilizzare le variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% ed al 100%, che pubblichiamo ogni mese su questo sito.
Se ti interessa l'andamento storico dell'indice ISTAT FOI puoi consultare le tabelle interattive delle variazioni congiunturali dell'indice a partire dal 1947 utilizzando una delle opzioni seguenti:
- variazioni indice istat rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
- variazioni indice istat rispetto allo stesso mese di due anni prima
- variazioni indice istat mese su mese
- variazioni indice istat rispetto all'ultimo mese di rilevazione
- coefficienti di rivalutazione mensili tra due date
Data di pubblicazione: 12 agosto 2014.
Nel mese di luglio 2014, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0, 1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0, 1% nei confronti di luglio 2013 (era +0, 3% a giugno), confermando la stima preliminare.
Il rallentamento dell'inflazione è principalmente imputabile all'ampliarsi della flessione su base annua dei prezzi degli Energetici regolamentati. Il contributo di altri raggruppamenti di prodotto è marginale.
L'"inflazione di fondo", al netto dei beni energetici e degli alimentari non lavorati (la cui flessione si stabilizza a - 2, 9%), scende allo 0, 6% (dallo 0, 7% di giugno); al netto dei soli beni energetici si porta allo 0, 3% (da +0, 5% del mese precedente).
Il calo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente ai ribassi dei prezzi della Frutta fresca (-9, 0%) e dei Vegetali freschi (-3, 8%) - su cui incidono fattori di natura stagionale - e dei prezzi degli Energetici regolamentati (-3, 1%); a contenere questo calo sono i rialzi mensili dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+0, 8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1, 5%), anch'essi influenzati da fattori stagionali.
L'inflazione acquisita per il 2014 è stabile allo 0, 3%.
Rispetto a luglio 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0, 6% (era -0, 3% a giugno) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0, 7%, da +0, 8% del mese precedente). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a giugno.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0, 7% su base mensile e dello 0, 6% su base annua (da -0, 5% del mese precedente).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0, 3% rispetto al mese precedente e crescono dello 0, 2% nei confronti di luglio 2013 (dal +0, 3% registrato a giugno).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce del 2, 1% su base mensile - principalmente a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto - e fa registrare un tasso tendenziale nullo (era +0, 2% a giugno). Anche in questo caso, si conferma la stima preliminare.