Mercoledi 26 Giugno 2013 |
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto del 24 giugno 2013, ha emanato i tassi di interesse effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura n. 108 del 1996 in vigore per il periodo 1° luglio - 30 settembre 2013.
I tassi soglia sono stati calcolati secondo il meccanismo introdotto dal decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70 in vigore dal 14 maggio scorso.
Le segnalazioni sono inviate dagli intermediari alla Banca d’Italia e tengono conto delle Istruzioni per la rilevazione emanate nell’agosto 2009 e delle risposte ai quesiti pubblicate sul sito della Banca nonché dei chiarimenti forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nella nota metodologica al Decreto del 24 dicembre 2009.
Come previsto dall’art. 2 della legge 108/1996, si è tenuto conto delle decisioni di politica monetaria assunte dalla BCE per apportare sui tassi rilevati una correzione al ribasso pari alla media delle variazioni del tasso BCE negli ultimi due trimestri (-15 basis point).
I tassi effettivi globali medi (TEGM) registrati nel primo trimestre del 2013 evidenziano per la maggior parte delle categorie un decremento.
Le variazioni più consistenti segnalate dagli intermediari sono le seguenti:
- in diminuzione i tassi dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione fino a 5.000 (-68 bp), del leasing immobiliare a tasso fisso (-45 bp) e a tasso variabile (-28 bp), dei mutui a tasso fisso e variabile (per entrambi -33 bp);
- risultano invece in aumento i tassi del factoring fino a 50.000 (+71 bp).
Con riferimento ai compensi complessivamente pagati ai mediatori, comprensivi degli oneri direttamente a carico dei clienti (già inclusi nel calcolo del TEG) e di quelli sostenuti dagli intermediari, si riportano i dati medi di sistema per il primo trimestre 2013, aggregati in tre categorie di operazioni.
In proposito, si rammenta che la legge 108/1996 prevede il reato di mediazione usuraria nel caso in cui gli oneri sostenuti “avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto all'opera di mediazione”.
La rilevazione statistica evidenzia una notevole variabilità dei compensi percepiti, a volte determinata dalle differenti attività svolte dai mediatori per ciascuna tipologia di finanziamento.
Finanziamenti alle imprese |
1,09 % |
Finanziamenti alle famiglie |
4,63 % |
Mutui ipotecari |
2,08 % |
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