L'indice Istat di aprile 2013, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, è invariato rispetto al mese precedente (106,9).
La variazione annuale dell'indice rispetto al mese di aprile 2012, da utilizzare per le rivalutazioni annuali previste per legge, scende di mezzo punto rispetto al mese di marzo toccando il valore 1,1%
Tabella riepilogativa:
Indice generale FOI | 106,9 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | 0,0 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 1,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 4,4 |
Prossimo comunicato Istat
(relativo all'indice di maggio): 12 giugno 2013
Abbiamo aggiornato anche tutti i nostri servizi di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno saranno aggiornati non appena la Banca d'Italia provvederà alla pubblicazione dei rendimenti medi dei BOT e del Rendistato, operazione che normalmente avviene alcuni giorni dopo rispetto alla pubblicazione dell'indice Istat.
Visualizza anche l' andamento storico dell' indice Istat FOI e delle sue variazioni congiunturali a partire dal 1947.
Informativa Istat sull'andamento dei prezzi: (pubblicata il 14 maggio 2013)
Nel mese di aprile 2013, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e aumenta dell'1,1% nei confronti di aprile 2012 (la stima provvisoria era +1,2%), con una
decelerazione di cinque decimi di punto percentuale rispetto alla variazione tendenziale registrata a marzo (+1,6%).
Il forte rallentamento dell'inflazione ad aprile è principalmente imputabile alla frenata dei prezzi dei beni energetici che calano del 2,1% rispetto a marzo e registrano una diminuzione dello 0,9% su base annua (dal +3,4% di marzo). Questo andamento è il risultato di una dinamica comune a entrambe le componenti (regolamentata e non).
L'inflazione acquisita per il 2013 è pari all'1,0%.
Ad aprile l'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all'1,2% (era +1,4% a marzo).
Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo rallenta all'1,3% (dall'1,5% del mese precedente).
Rispetto ad aprile 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende ulteriormente, portandosi allo 0,9%, dall'1,7% di marzo e quello dei prezzi dei servizi si attesta all'1,4% (era +1,7% nel mese precedente). Pertanto, dopo essersi azzerato a marzo, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni sale a cinque decimi di punto percentuale, tornando positivo per la prima volta da ottobre 2010.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori diminuiscono dello 0,1% su base mensile e crescono dell'1,5% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,0% di marzo.
Ad aprile 2013, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell'1,3% su base annua (dall'1,8% di marzo), confermando le stime preliminari.
L'indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) aumenta dello 0,3% sul piano congiunturale e dell'1,1% su quello tendenziale.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e cresce dell'1,1% su base annua.