Per la quantificazione dell' assegno di mantenimento dei figli va tenuto in considerazione non soltanto il reddito, ma anche il patrimonio complessivo dei genitori.
La sentenza della Corte di Cassazione del 12/09/2011 n. 18618 affronta una tematica molto importante in materia di quantificazione dell'assegno di mantenimento dei figli.
Il caso in esame: un padre propone ricorso avverso la sentenza della Corte di Appello di Bologna, con la quale i giudici lo hanno condannato a versare, a titolo di mantenimento delle figlie e della moglie,…
Separazione - obblighi di mantenimento figlio maggiorenne autosufficiente - successiva disoccupazione - irrilevanza - esclusione.
Il diritto del coniuge separato di ottenere dall'altro coniuge un assegno per il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorchè allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato iniziato a svolgere un'attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un'adeguata capacità e determinando la cessazione del corrispondente obbligo di mantenimento da parte del genitore,…
Cass. civ. Sez. I, Sent.enza 15/07/2010, n. 16612.
Sabato 2 Ottobre 2010
Di Anna Andreani.
Lo precisa la sentenza 16612/10, emessa dalla prima sezione civile della Cassazione che conferma un orientamento ormai uniforme e consolidato in tema di obbligo dei genitori di provvedere al mantenimento dei figli, anche maggiorenni, senza alcuna distinzione tra figli, legittimi e naturali. Tuttavia, il figlio che raggiunge la maggiore età, deve comunque dimostrare di essere privo incolpevolmente dei mezzi di sussistenza. Di conseguenza, recita la sentenza,…
Cass. Civ. Sez. I, sentenza del 25/06/2010 n. 15333.
Lunedi 6 Settembre 2010
Di Anna Andreani.
In materia di separazione personale, ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento è legittimo tenere in considerazione il pagamento da parte del marito dell'intera rata del mutuo della casa coniugale, acquistata in regime di comunione e adibita ad abitazione della moglie. …
Ennesimo attacco all'avvocatura: ormai da diversi anni vi è il tentativo sistematico di ridurre l'ambito di operatività degli avvocati.
Giovedi 8 Luglio 2010
Di Anna Andreani.
Ecco la presa di posizione dell'OUA.
Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dai giornali, nel corso di una riunione del Consiglio Nazionale del Notariato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha lanciato la proposta di assegnare nuove competenze ai notai in materia di separazioni coniugali.
Per Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo Unitario dell'avvocatura (Oua) è grave che…
Famiglia – separazione dei coniugi - giudicato della relativa sentenza - condizione dell'azione della domanda di scioglimento della comunione legale dei beni - configurabilita' - conseguenze.
La Corte, mutando il proprio precedente indirizzo, ha ritenuto che il passaggio in giudicato della sentenza di separazione giudiziale (o di omologa di quella consensuale) non è condizione di procedibilità della domanda giudiziaria di scioglimento della comunione legale e relativa divisione dei beni, ma condizione dell'azione; di conseguenza, è sufficiente che tale condizione sussista al momento della pronuncia. …
Famiglia - matrimonio - separazione personale dei coniugi - giudiziale - con addebito - relazione di un coniuge con estranei - causa di addebitabilità - condizioni - effettività dell'adulterio - necessità - esclusione.
La relazione di un coniuge con estranei rende addebitabile la separazione ai sensi dell'art. 151 cod. civ. quando, in considerazione degli aspetti esteriori con cui è coltivata e dell'ambiente in cui i coniugi vivono, dia luogo a plausibili sospetti di infedeltà e quindi, anche se non si sostanzi in un adulterio, comporti offesa alla dignità e all'onore dell'altro coniuge.
Famiglia - Matrimonio - Separazione personale dei coniugi - Effetti - Provvedimenti per i figli - Affidamento dei figli - Affidamento condiviso - Deroghe - Motivazione - Necessità - Requisiti - Conflittualità tra i coniugi - Rilevanza - Esclusione.
In tema di separazione personale dei coniugi, alla regola dell'affidamento condiviso dei figli può derogarsi solo ove la sua applicazione risulti "pregiudizievole per l'interesse del minore", con la duplice conseguenza che l'eventuale pronuncia di affidamento esclusivo dovrà essere sorretta da una motivazione non solo più in positivo sulla idoneità del genitore affidatario, ma anche in negativo sulla inidoneità educativa ovvero manifesta carenza dell'altro genitore, e che l'affidamento condiviso non può ragionevolmente ritenersi precluso dalla mera conflittualità esistente tra i coniugi, poiché avrebbe altrimenti una applicazione solo residuale, finendo di fatto con il coincidere con il vecchio affidamento congiunto.
FATTO E DIRITTO
1. P. G. ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di Napoli in data 11 aprile 2007, confermativa di quella del Tribunale che, nel pronunciarne la separazione personale dal coniugo R. A. , con addebito esclusivo ad esso P. , ha affidato il figlio e assegnato la casa coniugale alla moglie e posto, altresì, a suo carico un assegno mensile di mantenimento di Euro 750,00 in favore della R. e di Euro 1. 200,00 per il figlio.
Roma, 23 mar. (Apcom) - La madre anoressica, in caso di separazione, può incontrare i propri figli soltanto una volta alla settimana e sotto la sorveglianza degli assistenti sociali. La Cassazione, confermando una sentenza della Corte d'appello di Bologna, ribadisce infatti che "la patologia di cui è affetta la madre" causa "difficoltà a rapportarsi con terzi". Tuttavia, precisa la Corte, il ...
Le ex mogli che nella causa di separazione sono state giudicate “colpevoli” del fallimento matrimoniale, e non hanno dunque alcun diritto all'assegno di mantenimento, possono ottenere la reversibilità della pensione dell'ex marito se l'uomo viene a mancare. …