Pubblicato l'indice Istat di marzo 2018

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice Istat di marzo 2018

Indice FOI in leggero rialzo. Ripresa dell'inflazione.

Martedi 17 Aprile 2018

L'indice Istat FOI del mese di marzo 2018 sale di 2 decimi di punto arrivando a quota 101,7.

La variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente è pari allo 0,7% e le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono: +0,7 % al 100% e +0,525 % al 75%.

L'inflazione acquisita per il 2018 risulta attualmente pari allo 0,7%, in crescita rispetto allo 0,4% del mese scorso.

Secondo la rilevazione dell'Istat l'aumento dell'inflazione dipende dall'assestamento dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati, in calo nei mesi precedenti, accompagnato da un constestuale aumento dei tabacchi e dei servizi relativi ai trasporti.

Sempre fermi i rendimenti medi dei BOT (vedi grafico) che restano attorno al -0,4%, mentre il rendistato, ossia il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno, torna sotto la soglia dell' 1,2%.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 101,7
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,2
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,7
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+2,1

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 16 maggio 2018

 

Applicazioni di Calcolo

Abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato che riportiamo di seguito:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice

L'aggiornamento dell'indice Istat nelle nostre applicazioni segue quello ufficiale dell'Istat che pubblica i dati sul proprio sito istituzionale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.

Questo lasso di tempo serve all'Istat per raccogliere ed elaborare i dati definitivi sui prezzi al consumo provenienti da tutte le città italiane relativi ai prodotti che fanno parte del cosiddetto "paniere".

A fine mese l'Istat pubblica una stima preliminare sull'andamento degli indici ma per avere il dato definitivo e ufficiale a tutti gli effetti di legge per il calcolo della rivalutazione occorre aspettare qualche settimana in più.

Per questo motivo pubblichiamo sia negli articoli che nelle applicazioni, la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che possiate sempre sapere quando avverrà il prossimo aggiornamento.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

A marzo 2018, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,5% di febbraio). La stima preliminare era +0,9%.

La ripresa dell'inflazione si deve principalmente all’ampia riduzione della flessione degli Alimentari non lavorati (-0,4% da -3,2%), alla quale si aggiunge l'accelerazione della crescita dei prezzi dei Tabacchi (+2,2% da +0,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5% da +1,9%).

Con il rallentamento della crescita dei prezzi dei Beni energetici (+3,0% da +3,7%), soprattutto di quelli non regolamentati (+1,1% da +2,1%), l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di un solo decimo di punto (+0,7% da +0,6%) mentre quella al netto dei soli Beni energetici si porta a +0,5%, da +0,2% di febbraio.

L'aumento su base mensile dell'indice generale è dovuto principalmente al rialzo dei prezzi dei Tabacchi (+1,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,7%).

Su base annua accelera la crescita dei prezzi dei beni (+0,7%, da +0,3% di febbraio) come pure quella dei servizi, sebbene in misura più contenuta (+0,9% da +0,8%). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni resta positivo a +0,2 punti percentuali (era +0,5 ai febbraio).

L'inflazione acquisita per il 2018 è pari a +0,7% per l'indice generale e +0,2% per la componente di fondo.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% su base mensile e dello 0,4% su base annua, invertendo la tendenza da -0,6% di febbraio.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,8% in termini tendenziali (in accelerazione da +0,3% del mese precedente).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,3% su base congiunturale e dello 0,9% su base annua (da +0,5% di febbraio). La stima preliminare era +1,1%. Il marcato rialzo congiunturale è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali di abbigliamento e calzature, di cui il NIC non tiene conto.


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