A cura della Redazione.
L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di gennaio 2020, utilizzato per le rivalutazioni monetarie, tra cui l'adeguamento dell'affitto, dell'assegno di mantenimento per il coniuge, la rivalutazione delle pensioni ecc. aumenta di due decimi di punto, portandosi a quota 102,7.
La variazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente è pari allo 0,5% e le percentuali per l'adeguamento annuale degli affitti sono le seguenti:
+0,5 % al 100%
+0,375 % al 75%.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI |
102,7 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente |
+0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente |
+0,5 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
16 marzo 2020
con qualche giorno di ritardo rispetto al solito per la consueta revisione annuale del "paniere" dei prodotti.
Paniere Prodotti
Come di consueto, con la pubblicazione del primo indice dell'anno, l'Istat effettua una revisione del c.d. "paniere" dei prodotti utilizzati per determinare le variazioni degli indici dei prezzi al consumo.
L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie nel nostro Paese ed anche dell’evoluzione delle classificazioni dei prodotti stessi e delle leggi vigenti.
Tra i nuovi prodotti aggiunti al paniere segnaliamo: automobili elettriche e ibride elettriche, il monopattino elettrico, il sushi take away e gli apparecchi acustici. Per quanto riguarda i servizi entrano nel paniere il servizio di barba e baffi, i trattamenti estetici per uomo e la consegna dei pasti a domicilio.
Nessun prodotto/servizio è stato eliminato rispetto al 2019.
Questo il link al comunicato 2020.
Titoli di Stato
Si accentua il calo del rendimento dei BOT a 12 mesi (-0,24%) che raggiunge il livello più basso dal mese di maggio 2018.
Sostanzialmente stabile il rendistato che si conferma anche per questo mese intorno allo 0,8%.
Ricordiamo che il rendistato è il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno, utilizzato anche come riferimento per il calcolo del c.d. maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie.
Applicazioni di Calcolo
Come di consueto abbiamo aggiornato le applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:
Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI
L'aggiornamento delle nostre applicazioni avviene lo stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) sul proprio sito ufficiale.
Per comodità pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno di pubblicazione.
Oltre che in questo articolo, la data di pubblicazione del prossimo indice istat è riportata anche in alcune delle nostre applicazioni.
Comunicato dell'Istat
Nel mese di gennaio, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (come nel mese di dicembre); la stima preliminare era +0,6%.
La stabilità dell’inflazione è effetto di andamenti opposti: da un lato accelerano i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +1,6% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,1% a +2,6%); dall’altro si amplia la flessione dei Beni energetici regolamentati (da -7,8% a -9,6%) e rallentano la loro crescita i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,9%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si portano entrambe a +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%.
Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari, sia nella componente lavorata (+1,0%) che non (+0,8%), in parte bilanciata dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-0,4%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,5%).
L’inflazione accelera lievemente per i beni (da una variazione tendenziale nulla di dicembre a +0,1%), mentre rimane stabile la crescita dei prezzi dei servizi (+1,0%); il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +0,9 punti percentuali (era +1,0 a dicembre).
L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base annua (stabili rispetto al mese precedente) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dell’1,3% (da +1,0% di dicembre), registrando in entrambi i casi una crescita maggiore di quella riferita all’intero paniere.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,8% su base mensile, per effetto dei saldi invernali prevalentemente di Abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto. L’IPCA aumenta dello 0,4% su base annua, in lieve rallentamento rispetto al mese precedente. La stima preliminare era +0,5%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% rispetto a gennaio 2019.