POS obbligatorio: arrivano le sanzioni

POS obbligatorio: arrivano le sanzioni
Un DDL in discussione al senato prevede pesanti sanzioni per chi non è in regola e sgravi fiscali per chi si adegua (ma non per tutti).
Lunedi 9 Marzo 2015

Come sappiamo, il D.L. 179/2012, convertito nella L. 221/2012, ha introdotto l'obbligo  per professionisti, esercenti, commercianti ed aziende di dotarsi, a partire dal 30 giugno 2014, di POS, per dare modo ai propri clienti di pagare con carte di debito le prestazioni professionali che superino i 30 euro; successivamente il DM 24/01/2014 ha disciplinato nel dettaglio l’applicazione di questo tipo di pagamenti e il DM 14/02/2014 ha regolamentato le commissioni da applicare alle transazioni.

Dal momento che il mancato adeguamento alla predetta normativa non comportava (almeno fino ad oggi) alcuna sanzione a carico dei soggetti obbligati, il legislatore ha pensato bene di colmare questa lacuna.

 

Infatti il 22/01/2015 è stato presentato in Senato il DDL n. 1747, che prevede pesanti sanzioni a carico di chi non si è dotato di questo tipo di strumentazione elettronica, disciplinandone la relativa procedura di accertamento e irrogazione.

L'organo competente ad effettuare i controlli è la Guardia di Finanza, la quale, nel caso in cui accerti la violazione nel corso della sua ordinaria attività di controllo o a seguito della segnalazione da parte di un cliente, procede ad irrogare una (prima) sanzione di 500 euro.

Il trasgressore, quindi, ha trenta giorni (30 gg.) di tempo dall'irrogazione della sanzione per adeguarsi e installare il POS; nei successivi sessanta giorni (60 gg.) deve comunicare alla Guardia di Finanza l'avvenuta installazione dell'apparecchio.

In caso di mancato adeguamento o di omissione della comunicazione, scatta una (seconda) sanzione di 1.000 euro: quindi il trasgressore ha ancora ulteriori trenta giorni (30 gg.) di tempo per regolarizzare la sua posizione: se non ottempera nel predetto termine, la Guardia di Finanza dispone (sembra direttamente) la sospensione dell’attività professionale o commerciale sino “al completo adeguamento” alla normativa in materia.

In definitiva, sulla base di questa proposta di legge, il professionista dovrà in ogni caso installare il POS, a prescindere dalla richiesta del cliente.

 

A fronte delle sanzioni, per chi si adegua sono previsti benefici fiscali: l'art. 1 del DDL stabilisce che “i soggetti che utilizzano quale forma di pagamento gli strumenti elettronici di cui ai medesimi commi 4 e 5, hanno diritto ad agevolazioni fiscali consistenti nella detrazione dall’imponibile reddituale del costo percentuale di ciascuna transazione eseguita per il tramite dei suddetti strumenti di pagamento.”

Solitamente quando si parla di ridurre l'imponibile a fronte di sgravi fiscali si usa il termine deduzione e non detrazione (v. differenza tra detrazione e deduzione) ma, se di deduzione si tratta, allora è opportuno precisare che, in assenza di ulteriori chiarimenti, non potrà usufruire di questo beneficio chi aderisce al nuovo regime forfettario che, come noto, esclude la deducibilità dei costi di esercizio.

 

Leggi il testo del DDL

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