In seguito alle numerose richieste abbiamo apportato alcune modifiche alle applicazioni per il calcolo delle fatture e delle notule per avvocati e studi legali con particolare riguardo al regime fiscale forfettario, all'imposta di bollo ed alle spese generali.
Ma vediamo nel dettaglio le novità introdotte:
Tipologia di Regime Semplificato
Come noto, negli ultimi anni, si sono susseguite diverse norme che hanno introdotto regimi fiscali c.d. “forfettari” o “semplificati”, ciascuno con le proprie caratteristiche, tra le quali, ricordiamo, l'emissione di fatture non assoggettate a IVA.
In ogni caso, chi emette fatture in regime semplificato, deve inserire nella fattura un'apposita dicitura che colloca il documento in uno specifico regime e ne richiama sempre la normativa di riferimento.
Per questo scopo abbiamo aggiunto a tutte le maschere della fatturazione il campo "Tipo Regime" che compare dopo aver messo la spunta su "Regime Semplificato".
Una volta scelto il tipo di regime forfettario, in calce alla fattura comparirà automaticamente una delle seguenti diciture:
Operazione non soggetta a IVA effettuata ai sensi dell'art. 1, commi 54-75, L. 190/2014 (regime forfettario agevolato).
Operazione non soggetta a IVA effettuata ai sensi dell'art. 27, D.L. 98/2011 (regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile).
Operazione non soggetta a IVA effettuata ai sensi dell'art. 1, commi 96-117, L. 244/2007 (regime fiscale semplificato).
Il tipo di regime può essere salvato nel proprio computer tramite i “famosi” cookie del browser in modo da essere automaticamente selezionato ad ogni successivo utilizzo delle applicazioni.
L'informazione è condivisa inoltre tra tutte le applicazioni dell'area fatturazione, comprese le “vecchie” note spese basate sul tariffario forense 2004. Questo permette di utilizzare automaticamente lo stesso regime in tutte le applicazioni che lo prevedono, ferma restando la possibilità di modificarlo in qualunque momento.
Regime Semplificato e Ritenuta d'Acconto
Gli ultimi due regimi istituiti in ordine di tempo (nuovo regime 2014 e regime di vantaggio per l'imprenditoria giovanile) prevedono anche l'esclusione dal versamento della ritenuta d'acconto da parte del sostituto di imposta, ritenuta che in questo caso non deve essere indicata in fattura.
La norma prevede tuttavia che, se il documento è per sua natura soggetto a ritenuta, ad esempio una fattura emessa a una società, si debba inserire nel documento un'apposita dicitura che ne attesta l'esenzione in base alla relativa norma di riferimento.
Per ottenere questo, è sufficiente mettere la spunta su “Ritenuta d'Acconto” ed effettuare il calcolo normalmente.
Se avete specificato uno dei due regimi semplificati sopra indicati e inserito la spunta sul campo "Ritenuta d'Acconto", il programma effettuerà il calcolo della fattura senza detrarre la ritenuta d'acconto, ed inserirà automaticamente la dicitura corretta in base alla normativa di riferimento.
Regime Forfettario e Imposta di Bollo
Come noto, l'imposta di bollo è 'complementare' rispetto all'IVA, nel senso che va versata in tutti i casi in cui un documento non è soggetto a IVA.
Per le fatture emesse in regime semplificato, che non sono soggette a IVA, è necessario quindi versare l'imposta di bollo di 2 euro che può essere pagata acquistando la marca da apporre sul documento cartaceo, oppure versata a parte per fatture elettroniche.
Ricordiamo inoltre che l'imposta di bollo è dovuta per i documenti di importo superiore a € 77.47
Con la modifica introdotta, se l'imposta di bollo è dovuta, comparirà in calce alla fattura la dicitura:
"Imposta di bollo assolta sull'originale."
Ma vi è ancora un'altra modifica.
Poiché vi è la possibilità di addebitare l'imposta di bollo al Cliente (la c.d. rivalsa dell'imposta di bollo), abbiamo aggiunto il campo "Imposta di Bollo" che consente di inserire in fattura l'importo di 2 euro tra le spese non imponibili.
Mettendo la spunta sul campo, il costo dell'imposta di bollo andrà a sommarsi alle eventuali spese sostenute e, di conseguenza, all'importo totale da versare.
Spese Generali
Dal momento che il programma della “cara vecchia” nota spese (civile, penale e quella con modelli predefiniti) continua tutt'oggi ad essere utilizzato, (ad esempio per la predisposizione rapida di preventivi o di parcelle basate su attività più dettagliate rispetto a quelle dei parametri forensi), abbiamo deciso di introdurvi la possibilità di inserire o meno le spese generali, modificando eventualmente la percentuale che, ricordiamo, può variare tra il 10% e il 20%.
Per le stesse applicazioni abbiamo inoltre aggiunto la possibilità di specificare sia il tipo di regime forfettario che la rivalsa sull'imposta di bollo, con le stesse modalità descritte per la fattura semplice.
Di seguito le applicazioni modificate: