L'indice Istat FOI relativo al mese di Luglio 2013, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, aumenta ancora rispetto al mese precedente (anche se di una percentuale inferiore pari allo 0,1%) e si attesta su un valore di 107,2 punti.
Resta costante invece la variazione annuale dell'indice rispetto al mese di luglio 2012, da utilizzare per le rivalutazioni monetarie annuali, che rimane ferma all' 1,2%
Tabella riepilogativa:
Indice generale FOI | 107,2 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | 0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 1,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 4,2 |
Prossimo comunicato Istat: 12 settembre 2013
(relativo all'indice di agosto)
Come di consueto sono stati aggiornati i nostri servizi di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno sono aggiornati quando la Banca d'Italia provvede alla pubblicazione dei rendimenti medi dei BOT e del Rendistato, operazione che normalmente avviene alcuni giorni dopo rispetto alla pubblicazione dell'indice Istat.
Per controllare l'andamento storico dell'indice ISTAT consulta anche le tabelle interattive delle variazioni congiunturali a partire dal 1947, con la possibilità di scegliere:
- le variazioni indici istat rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
- le variazione indici istat rispetto allo stesso mese di due anni prima
- le variazioni dell'indice istat mese su mese
- le variazioni dell'indice istat rispetto al mese finale
- coefficienti di rivalutazione mensili tra due date
Nel mese di luglio 2013, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e resta stabile all'1,2% su base annua (la stima provvisoria era +1,1%).
La stabilità dell'inflazione è la sintesi di spinte di segno opposto: da una parte, i rallentamenti delle dinamiche tendenziali dei prezzi di tutte le tipologie di servizi, dall'altra l'accelerazione della crescita su base annua dei prezzi di gran parte delle tipologie di beni e in particolare degli Energetici non regolamentati.
Contribuiscono al rialzo congiunturale dell'indice generale gli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2%), sui quali incidono fattori stagionali e dei Beni energetici non regolamentati (+0,8%). Questi aumenti sono in parte compensati dal calo dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-2,3%), per lo più dovuto ai Vegetali freschi (-7,2%) e alla Frutta fresca (-6,7%).
L'inflazione acquisita per il 2013 è pari all'1,2%. A luglio l'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, rallenta all'1,1% (era +1,2% a giugno).
Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo resta stabile all'1,3%.
Rispetto a luglio 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale allo 1,1%, dallo 0,9% di giugno, mentre quello dei prezzi dei servizi scende all'1,3% (era +1,6% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di cinque decimi di punto percentuale rispetto a giugno 2013.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e crescono del 2,0% nei confronti di luglio 2012 (era +1,7% a giugno).
A luglio 2013, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,8% su base mensile - principalmente a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto - e aumenta dell'1,2% su base annua, in rallentamento di due decimi di punto percentuale rispetto a giugno (+1,4%). I dati definitivi confermano le stime preliminari.
L'indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce dell'1,9% in termini congiunturali e aumenta dell'1,1% in termini tendenziali.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e dell'1,2% rispetto a luglio 2012.